Murales di Satriano di Lucania: differenze tra le versioni

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== Le origini ==
[[File:Satriano di Lucania (PZ), 2008, i murales. (8273717957).jpg|thumb|left|Un ''Murale'' sul [[Carnevale di Satriano di Lucania|Carnevale]]]]
Era il 1983 quando Constantin Udroiu, dissidente politico romeno e massimo esponente della pittura espressionistica bizantina contemporanea -, avverso alla politica accentratrice del dittatore [[Nicolae Ceaușescu]] -, in esilio in Italia, arriva, a [[Satriano di Lucania]], su invito del Sindaco. Sono gli anni del post terremoto e l’Amministrazione Comunale dell’epoca, guidata dal Sindaco Vincenzo Giuliano (mandato 1980 – 2004), sentiva l'esigenza di ricostruire non solo le strutture distrutte dal sisma ma lo stesso tessuto sociale. Vi era la necessità di tornare a vivere e a ritrovare l'entusiasmo della quotidianità, l'entusiasmo del riscatto. L'amministrazione comunale, nel riaffermare l'onore, il prestigio e nel promuovere l’immagine dell'insigne compaesano [[Giovanni De Gregorio (pittore)|Giovanni De Gregorio]] - pittore tra i più brillanti del 1600 e protagonista del manierismo napoletano - e nel rilanciare l'attrattiva del borgo, dà vita ad una delle più belle esperienze artistiche, uniche in tutto il meridione d’Italia (vi erano già esempi di murales a [[Diamante (Italia)|Diamante (CS)]] ma di altra impostazione e di altra manifattura e non tematici).
 
Di fronte ad una parete di una nicchia posta in prossimità del centro storico, Udroiu stende la sua prima linea di colore e realizza il primo murale della storia di Satriano: un Cristo seminatore in stile bizantino immerso nel contesto del panorama delle campagne satrianesi. Un'iniziativa che ha visto sin da subito la collaborazione dell’ARPEC - Associazione Arte per comunicare - la cui coordinatrice, la critica d’arte Marisa Russo, venne chiamata per lo studio e l’attuazione. Un lavoro di sinergia ed appassionato tanto da ricevere riscontri anche dalle testate giornalistiche nazionali, come I Viaggi di Repubblica che, nel 1999, in Murales-Paesi Dipinti, definì Satriano di Lucania la capitale dei Murales del Mezzogiorno d’Italia. Una pratica che, sommate alle politiche di ricostruzione post-terremoto e di sviluppo socio-economico, ha permesso di inserire questo piccolo borgo tra i 33 Comuni d’Italia con il tasso più alto di qualità della vita (Venerdì di Repubblica 4/8-2000).
 
Un’iniziativa che ha visto sin da subito la collaborazione dell’ARPEC - Associazione Arte per comunicare - la cui coordinatrice, la critica d’arte Marisa Russo, venne chiamata per lo studio e l’attuazione. Un lavoro di sinergia ed appassionato tanto da ricevere riscontri anche dalle testate giornalistiche nazionali, come I Viaggi di Repubblica che, nel 1999, in Murales-Paesi Dipinti, definì Satriano di Lucania la capitale dei Murales del Mezzogiorno d’Italia.
 
Una pratica che, sommate alle politiche di ricostruzione post-terremoto e di sviluppo socio-economico, ha permesso di inserire questo piccolo borgo tra i 33 Comuni d’Italia con il tasso più alto di qualità della vita (Venerdì di Repubblica 4/8-2000).
 
== L'attualità ==