Guglielmo II dei Paesi Bassi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Willem Frederik George Lodewijk nacque il 6 dicembre 1792 a all'[[Le HagueL'Aia|Aia]]. Egli eraEra il figlio primogenito di re [[Guglielmo I dei Paesi Bassi]] e di [[Guglielmina di Prussia (1774-1837)|Guglielmina di Prussia]]. Suoi nonni materni erano [[Federico Guglielmo II di Prussia]] e la sua seconda moglie, [[Federica Luisa d'Assia-Darmstadt]].
 
Quando Guglielmo aveva appena tre anni, lui e la sua famiglia furono costretti a fuggire in Inghilterra dopo che le truppe Angloanglo-Hannoverianehannoveriane ebbero decisodecisero di ritirarsi dai Paesi Bassi e lo Statostato fu abbandonato nelle mani delle truppe rivoluzionarie francesi e dei repubblicani anti-orangisti: Guglielmo passò la gioventù a [[Berlino]], alla corte prussiana, dove ricevette una preparazione militare, servendo nell'[[esercito prussiano]]; in seguito studiò all'[[Università di Oxford]] in Inghilterra.
 
===La carriera militare nell'esercito inglese===
[[ImageFile:YoungwilliamII.jpg|thumb|left|Il giovane principe Guglielmo nel 1815]]
Guglielmo entrò nel [[1811]] nel [[British Army]], a soli 19 anni, come aiutante di campo di [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington]]. Con tale incarico prese parte a diverse battaglie della [[guerra d'indipendenza spagnola]]. Non ancora ventenne, il giovane principe, secondo le tradizioni dell'epoca, venne creato [[Tenentetenente Colonnellocolonnello]] l'11 giugno 1811, poi [[Colonnellocolonnello]] il 21 ottobre di quello stesso anno e quindi l'8 settembre 1812 divenne [[aiutante di campo]] del [[Giorgio IV del Regno Unito|principe reggente]], venendo promosso al rango di [[Maggioremaggiore Generalegenerale]] il 14 dicembre 1813. Il suo coraggio e la sua buona natura lo resero molto popolare presso gli inglesi, che lo soprannominarono "Slander Billy". Nel [[1813]] tornò nei Paesi Bassi e nel maggio del [[1814]] sostituì [[Thomas Graham, I barone Lynedoch|Sir Thomas Graham]] come ufficiale comandante delle forze britanniche in loco, ma seppe cedere il passo al duca di Wellington quando questo'ultimo sbarcò poco dopo sulle coste olandesi con altri uomini.<ref>{{Cita web|autore=Andrew Bamford|url=http://www.napoleon-series.org/military/battles/1814/c_lowcountries1814.pdf|titolo=The British Army in the Low Countries, 1813-1814|data=2014|sito=The Napoleon Series|accesso=16 agosto 2015}}</ref> L'8 luglio di quello stesso anno venne promosso al rango di [[Tenente Generale]] nel British Army ed il 25 luglio successivo ottenne il massimo rango di [[Generale]].
 
Nel [[1815]] servì nell'esercito ''olandese'' schierato contro [[Napoleone Bonaparte]], dopo la fuga di quest'ultimo dall'[[isola d'Elba]]. Partecipò così alla [[battaglia di Quatre-Bras|battaglia di Quatre Bras]] e alla [[battaglia di Waterloo]], dove rimase ferito combattendo col I Corpo d'Armata di cui era stato posto al comando.<ref>Hofschröer, Peter, ''1815, The Waterloo Campaign, The German Victory'' p137, p200.</ref> Nelle due battaglie dimostrò coraggio ed energia, anche se diede prova di atroci errori militari che portarono alla morte di diversi uomini sotto il suo comando, attirandosi aspre critiche da storici come [[David Armine Howarth|David Howarth]].<ref>Howarth, David, Waterloo, Day of Battle, 1968.</ref> Il duca di Wellington attribuì questi errori più all'inesperienza militare del giovane ventitreenne generale, che al non al fatto di non essere un buon capo. Come segno di gratitudine, alla fine della guerra e dopo la vittoria di Waterloo, il popolo olandese gli offrì in dono il [[Palazzo Soestdijk]] come omaggio.<ref>{{Cita web |url=https://www.koninklijkhuis.nl/encyclopedie/geschiedenis/koningen-en-koninginnen/willem-ii-koning-(1792-1849)/ |titolo=Willem II, Koning (1792-1849) |sito=Het Koninklijk Huis |lingua=nl |accesso=15 dicembre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140824102128/http://www.koninklijkhuis.nl/encyclopedie/geschiedenis/koningen-en-koninginnen/willem-ii-koning-(1792-1849) |dataarchivio=24 agosto 2014 }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.paleissoestdijk.nl/het-paleis/geschiedenis-van-paleis-soestdijk.html|titolo=Geschiedenis van het Paleis Soestdijk|sito=Paleis Soestdijk|lingua=nl|accesso=16 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161210123327/https://www.paleissoestdijk.nl/het-paleis/geschiedenis-van-paleis-soestdijk.html|dataarchivio=10 dicembre 2016|urlmorto=sì}}</ref>