Aeroporto di Berlino-Brandeburgo: differenze tra le versioni
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Una volta terminati i lavori, l'aeroporto è stato ribattezzato ''Flughafen Berlin-Brandenburg International "Willy Brandt"''. Essendo la sigla BBI già utilizzata dall'aeroporto indiano di Biju Patnaik, in seguito è stato ufficializzato il [[Codice aeroportuale IATA|codice aeroportuale]] BER.
Il progetto iniziale prevedeva inizialmente di gestire un flusso annuo massimo di 21 milioni di passeggeri<ref name="Tagesspiegel" />, ma in seguito ha subito modifiche per poter accoglierne 27 milioni. Di fronte alla previsione di affrontare per il 2016 un traffico di oltre 30 milioni di passeggeri<ref name="Australian" />, il progetto fu rivisto ''[[in itinere]]'' nel 2014 con l'aggiunta di lavori d'ampliamento nella zona check-in, ai controlli di dogana e soprattutto al ritiro bagagli, portando i nastri trasportatori da 8 a 10<ref name="TheLocal2014">{{Cita web|titolo=Berlin's new airport is already too small |lingua=en |url=https://www.thelocal.de/20140502/berlins-new-airport-too-small |editore=The Local |data=2 maggio 2014 |accesso=30 maggio 2014}}</ref>. Nonostante tali contromisure, effettuate per ottemperare alle nuove normative dell'[[Unione europea]] sui nuovi sistemi di [[fluoroscopia]] per il controllo bagagli, nonché all'interesse sempre più crescente della società aeroportuale per nuovi spazi commerciali, saranno necessari ulteriori lavori d'ampliamento anche dopo l'inaugurazione<ref name="Tagesspiegel">{{Cita news |autore=Gerd Appenzeller |titolo=Der BER braucht ein zweites Terminal |lingua=de |url=http://www.tagesspiegel.de/berlin/ueberlastung-schon-beim-start-der-ber-braucht-ein-zweites-terminal/10729872.html |pubblicazione=[[Der Tagesspiegel]] |data=20 settembre 2014}}</ref>
== Ritardi nei lavori ==
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