Chiesa di San Placido: differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
|Nome = Chiesa di San Placido
|Immagine = Chiesa di San Placido (Catania).JPG
|Didascalia = Parte alta della facciata della chiesa di San Placido
|Larghezza =
|NomeComune = [[Catania]]
|Regione = [[Sicilia]]
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|InizioCostr = [[1409]]
|FineCostr =
|Sito =
}}
 
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[[File: San Placido (Catania) 30 12 2019 03.jpg|thumb|Volta navata.]]
 
La '''chiesa di San Placido''' si trova a [[Catania]], nell'omonima piazza nel quartiere [[Civita (Catania)|Civita]], e nelle immediate vicinanze di [[palazzo Biscari]] e della [[cattedrale di Sant'Agata]].
 
== Cenni al culto ==
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=== Epoca aragonese ===
La prima fondazione risalirebbe, secondo il Rasà, al [[1409]], anno in cui la regina [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca]],<ref name="ReferenceFF111">{{Cita|Francesco Ferrara|pp. 111}}.</ref> figlia del [[Carlo III di Navarra|re di Navarra]], sposa di [[Martino I di Sicilia|re Martino]], alle sue seconde nozze, e vicaria del [[regnoRegno di Sicilia]], donò preziosi arredi sacri al monastero delle [[Ordine di San Benedetto|monache benedettine]], ancora da erigere, forse rimanendo a lungo ospite delle consorelle.
 
Inoltre, nel XV secolo anche Ximene e Paola di Lerida - "coniugi di gran pietà e di nobile e ricco casato catanese"<ref>Il Mugnos registra, per la verità, uno Ximenes de Lerida, assieme ad altri, fra i baroni di Sciacca nei "Raguagli historici del Vespro Siciliano" (1669).</ref> - contribuirono finanziariamente alla costruzione del monastero di San Placido, anche se l'atto di fondazione, datato 4 dicembre [[1420]],<ref name="ReferenceFF541">{{Cita|Francesco Ferrara|pp. 541}}.</ref> dimostra che fu donna Paola, ormai vedova, la sola ispiratrice della fondazione della casa religiosa.
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=== Epoca spagnola ===
La chiesa fu rasa al suolo dal catastrofico [[terremoto del Val di Noto]] del [[1693]], che distrusse la città di Catania e la Sicilia sud - orientale.
 
Su iniziativa delle uniche tre monache che scamparono alla morte, dalledopo macerie delil sisma, fu avviata la ricostruzione, riedificazione affidata all'[[architetto]] [[Stefano Ittar]], e la nuova chiesa venne consacrata nel [[1723]].
 
=== Epoca contemporanea ===
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* Gli edifici inglobano i resti del palazzo nobiliare "''alla marina''" della famiglia dei [[Platamone]].
 
Le strutture del monastero si incuneano tra l'odierna [[Via Vittorio Emanuele II (Catania)|via Vittorio Emanuele II]] e via Museo BiscariBìscari. Il grande chiostro, addossato alla parete destra del tempio, sviluppa la dimensione maggiore lungo l'asse E - W con porticati sorretti da pilastri (8 luci x 6). IlInoltre, il grande ambiente con cortile pavimentato si presta a sede di manifestazioni culturali ed esposizioni, con il nome di "Casa, o Palazzo, della Cultura".
 
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