Gestore di rifugio: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:Refuge_du_Saut.jpeg|thumb|upright|Un rifugio sulle [[Alpi francesi]]]]
A seconda della struttura della quale è responsabile, vive e lavora in rifugio da un minimo di 90 giorni durante la stagione estiva, fino atutto 365 giornil'anno nei rifugi sempre aperti.
 
Solitamente viene affiancato da collaboratori per offrire il miglior servizio ai turisti, ospiti, che siano alpinisti ed escursionisti o semplici frequentatori di montagna. Nei rifugi vengono offerti principalmente servizi di pernottamento e servizi di ristorazione, che trovandosi ad alta quota in condizioni poco agevoli, sono spesso essenziali e spartani, con una attenzione particolare al servizio di accoglienza ad alpinisti ed escursionisti che sono gli ospiti cui dedicare le attenzioni più adeguate.
 
Il rifugista è un professionista della montagna che lavora in sinergia con altri: [[Guida alpina|Guide alpine]], [[Guida ambientale escursionistica|Guida ambientale]], [[maestro di sci]], soprattutto con il [[Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico|soccorso alpino]] per i casi di pericolo ed emergenza]. È di fondamentale importanza per chi frequenta la zona di montagna dove si trova il rifugio che gestisce, per chiedere consigli sulle condizioni meteo, sulle vie di accesso, sulle condizioni dei sentieri, sulle condizioni di neve e previsione valanghe nei periodi invernali e primaverili per lo [[Sci alpinismo|scialpinista]]. È la persona che vive il rifugio ed il territorio circostante, che sono per definizione presidi culturali che rispettano, proteggono e promuovono la montagna.
 
Il rifugista può essere il proprietario dell'immobile del rifugio, oppure può esserne gestore semplice affittuario per un proprietario privato. Nella maggior parte dei casi però la proprietà è di Enti pubblici, come amministrazioni comunali ed Enti regionali, Enti di aree protette oppure di soggetti privati senza scopo di lucro come le sezioni del [[Club Alpino Italiano]]. In tutti questi casi il gestore del rifugio diventa tale dopo aver partecipato ad un ''Bando di gestione''<ref>{{cita web | url = https://www.cai.it/wp-content/uploads/2020/12/Regolamento-strutture-ricettive-del-Club-Alpino-Italiano-20201.pdf | titolo = Regolamento strutture ricettive del Club Alpino Italiano | editore = [[Club Alpino Italiano|CAI]] | autore = Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CC) | data = 21 novembre 2020| accesso = 2021-09-23 }}</ref> , che è lo strumento dal quale vengono selezionati i candidati tramite l'esperienza maturata, il curriculum vitae personale, il progetto di gestione, l'offerta economica, il colloquio durante la visita del rifugio, l'eventuale certificazione di requisiti specifici.
È di fondamentale importanza per chi frequenta la zona di montagna dove si trova il rifugio che gestisce, per chiedere consigli sulle condizioni meteo, sulle vie di accesso, sulle condizioni dei sentieri, sulle condizioni di neve e previsione valanghe nei periodi invernali e primaverili per lo [[Sci alpinismo|scialpinista]].
 
È la persona che vive il rifugio ed il territorio circostante, che sono per definizione presidi culturali che rispettano, proteggono e promuovono la montagna.
 
Il rifugista può essere il proprietario dell'immobile del rifugio, oppure può esserne gestore semplice affittuario per un proprietario privato. Nella maggior parte dei casi però la proprietà è di Enti pubblici, come amministrazioni comunali ed Enti regionali, Enti di aree protette oppure di soggetti privati senza scopo di lucro come le sezioni del [[Club Alpino Italiano]].
 
In tutti questi casi il gestore del rifugio diventa tale dopo aver partecipato ad un ''Bando di gestione''<ref>{{cita web | url = https://www.cai.it/wp-content/uploads/2020/12/Regolamento-strutture-ricettive-del-Club-Alpino-Italiano-20201.pdf | titolo = Regolamento strutture ricettive del Club Alpino Italiano | editore = [[Club Alpino Italiano|CAI]] | autore = Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CC) | data = 21 novembre 2020| accesso = 2021-09-23 }}</ref> , che è lo strumento dal quale vengono selezionati i candidati tramite l'esperienza maturata, il curriculum vitae personale, il progetto di gestione, l'offerta economica, il colloquio durante la visita del rifugio, l'eventuale certificazione di requisiti specifici.
 
Il rifugista è un imprenditore autonomo a tutti gli effetti: considerato per le normative come un semplice commerciante che si occupa degli aspetti legati alla ristorazione, somministrazione di bevande e alimenti, e all'accoglienza turistica extra alberghiera. Nonostante la condizione "speciale" nella quale si trova a lavorare, non ha agevolazioni particolari per gli aspetti legati alla burocrazia e all'amministrazione della sua attività economica-commerciale.