Massimo Pilotti: differenze tra le versioni

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Nel [[1926]], intanto, era stato inserito nella Commissione per il contenzioso diplomatico e l'anno successivo, nel [[1927]], fu nominato Consigliere giuridico del Ministro degli Affari esteri<ref name=":0" />. Nel [[1924]], su suggerimento di [[Antonio Salandra]], era stato anche nominato Delegato supplente per l'Italia presso la [[Società delle Nazioni]] e nel [[1932]] fu nominato Sottosegretario generale della stessa col sostegno del Segretario generale [[James Eric Drummond]]<ref name=":0" />. L'anno successivo divenne Segretario generale aggiunto della Società delle Nazioni, carica che ricoprì fino all'uscita dell'Italia dall'organizzazione nel [[1937]] per conseguenze relativa all'[[Guerra d'Etiopia|invasione italiana dell'Etiopia del 1935]]<ref name=":0" />. Proprio nel contesto della guerra etiope Pilotti aveva fatto da guida alla Delegazione italiana impegnata nel [[patto Hoare-Laval]], riuscendo a portarlo a termine<ref name=":0" />. Motivi terzi portarono però al naufragio degli accordi e così nel 1937 l'Italia e Pilotti insieme a lei lasciarono l'organizzazione. Alcuni diplomatici italiani commentarono ch'egli fosse la "colonna portante dell'istituzione" considerando che "nel brain trust della Società delle Nazioni, il cervello che superava di gran lunga gli altri per preparazione, per scintillio, per acutezza; fornito di cultura eccezionale, con uno spiccatissimo senso giuridico, […] l’uomo che tutti i delegati andavano a consultare per averne un parere illuminato"<ref name=":0" />.
 
Nel [[1929]] aveva tenuto un corso dedicato alle unioni di stati (''"Les Unions d’Etats"'') presso l'[[Accademia del diritto internazionale dell'Aia]], di cui nel [[1946]] divenne membro del Curatorium<ref name=":2" />, per continuare successivamente a redigere pubblicazioni scientifiche sul [[Diritto internazionale|diritto]] e sulle [[Organizzazione internazionale|organizzazione internazionali]]<ref name=":0" />. Nel [[1944]] divenne Presidente dell'[[UNIDROIT|Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato]]<ref name=":2" />.
 
Nel [[1930]] era stato intanto designato primo presidente della Corte d'appello di [[Trieste]], ma solo nominalmente<ref name=":0" />, come poi sarebbe avvenuto con la sua designazione a presidente della Corte suprema di Lubiana dopo la [[Invasione della Jugoslavia|conquista italiana della Jugoslavia]], nel [[1940]]<ref name=":0" />.