Battaglia di capo Teulada: differenze tra le versioni

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La notte dell'11 novembre la flotta britannica aveva in pratica distrutto metà della potenza bellica della flotta italiana con l'attacco della [[Notte di Taranto]]. Fino a questo punto gli italiani si erano accontentati di lasciare la propria flotta in porto e di usarla come una minaccia contro il naviglio britannico (la cosiddetta ''[[Fleet in being]]''<ref name="nota_Fleet">''Fleet in Being'', letteralmente "Flotta in Essere", in italiano corrente "Flotta in potenza", definisce l'uso di una forza navale come potenziale minaccia per esercitare un'influenza, senza lasciare in realtà il porto. Una flotta in potenza non viene portata in battaglia, ma per il solo fatto di esistere e di poter agire obbliga il nemico a distaccare forze per il solo scopo di controllarla.</ref>). Dopo l'attacco gli italiani compresero che la loro flotta non era più al sicuro nei porti rispetto al combattimento in mare ed iniziarono ad usare le unità in azioni di guerra.
 
La notte del 17 novembre una task force italiana che comprendeva le due [[nave da battaglia|navi da battaglia]] ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]'' e ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'', insieme ad altre unità, tentò di intercettare le navi britanniche dirette a consegnare 14 [[aeroplano|aeroplani]] ''[[Hawker Hurricane]]'' e ''[[Fairey Fulmar]]'' a [[Malta]]. Il [[Convoglio navale|convoglio]] britannico ([[operazione Collar (convoglio)|operazione CollarWhite]]) venne avvertito del loro avvicinarsi ed invertì prematuramente la rotta per tornare a [[Gibilterra]]. Per questo motivo le forze britanniche persero nove aerei e sette piloti per mancanza di carburante prima di raggiungere Malta.
 
Questo semi-incontro rovinò considerevolmente i piani britannici per un ulteriore convoglio di rifornimenti all'isola. Il convoglio venne ripianificato con difese significativamente migliorate, incluse navi provenienti sia da Gibilterra (''[[Force H]]''), che da [[Alessandria d'Egitto]] (''Force D''). Il convoglio proveniente da Gibilterra venne avvistato dagli italiani che uscirono nuovamente in mare per intercettarlo.