Dictatus papae: differenze tra le versioni

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[[File:Dictatus Papae complete.jpg|thumb|''Dictatus papae'' (Archivio Vaticano)]]
Il '''''Dictatus Papae''''' ("''Affermazioni di principio del Papa''") è una raccolta di 27 affermazioni, ciascuna delle quali enuncia uno specifico potere del pontefice romano. Vi sono elencati i principii della [[Riforma gregoriana]] avviata nella seconda metà dell'[[XI secolo]]. Redatto al tempo di [[Gregorio VII]] o poco dopo, negli [[Archivi Vaticani]] il documento è inserito fra due lettere datate marzo [[1075]]. Il ''Dictatus Papae'' non fu formalmente pubblicato, e non circolò al di fuori della [[Curia romana]].
 
== Contenuto ==
Gli assiomi del ''Dictatus Papae'' fissano i fondamenti del [[primato papale]]. L'assioma "Al Papa è permesso deporre gli imperatori" fa cadere la nozione alto-medievale di bilanciamento fra potere religioso e potere civile, espressa dal simbolo delle "due spade", quella spirituale e quella temporale. L'equilibrio fra ''potestas'' (o ''imperium'', l'[[Sacro Romano Impero|Impero]]) e ''auctoritas'' (la [[Chiesa Cattolica|Chiesa]]) aveva retto l'Occidente sin dai tempi dei [[Merovingi]]<ref>[[Franco Cardini]] e Marina Montesano, ''Storia Medievale'', Firenze, Le Monnier Università/Storia, 2006, p. 195 "Egli comprese ch'era giunto il momento di portare a fondo l'attacco. Nel 1075 vietò a tutti i laici, pena la scomunica, d'[[Investitura|investire]] un qualunque ecclesiastico. Nel 1078 formulò, in 27 proposizioni stringate, il ''dictatus papae'', la sua concezione secondo la quale il pontefice aveva in terra potere assoluto ed era in grado di deporre gli stessi sovrani laici."</ref>.
 
Il titolo ''Dictatus Papae'', propriamente, è l'intestazioneil titolo della raccolta di lettere personali della sezione che contiene il documento. L'inserzione degli assiomi sotto questa intestazione vuol dunque dire che il Papa compose il testo personalmente, se si accetta l'autenticità della datazione.
 
=== I 27 assiomi ===
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== Bibliografia ==
* Carlo Falconi, ''Storia dei papi e del papato'', III: ''I papi e il mito della cristianità nel Medioevo'', 1970, pag. 50.
Alcuni storici ritengono che il documento sia stato scritto da Gregorio VII stesso, mentre altri ritengono che esso sia stato scritto da altri, e inserito nel registro (falsificandolo) a posteriori. Il ''Dictatus Papae'' non fu formalmente pubblicato, e non circolò al di fuori della [[Curia romana]].
* {{en}} [http://www.fordham.edu/halsall/source/g7-dictpap.asp Medieval Sourcebook: ''Dictatus papae''] da Ernest F. Henderson, ''Select Historical Documents of the Middle Ages'', (London: George Bell and Sons, 1910), pp.&nbsp;366–367; ristampato in Brian Tierney, ed., ''The Middle Ages'', Vol. I: Sources of Medieval History, 4th ed., (New York: Alfred A. Knopf, 1983) pp.&nbsp;142–143.
* {{cita web|1=https://www.st-andrews.ac.uk/jfec/cal/papacy/comments/cd3com06.htm#doc1|2=(University of St Andrews) The papacy, religious change and church reform, 1049-1125|lingua=en|urlmorto=sì}}