Giulio Cesare (nave da battaglia): differenze tra le versioni

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La ''Cesare'' trascorse gran parte del 1941 in maniera inoperosa, visto che il progressivo scadimento della sua velocità massima dovuto all'usura del suo datato apparato motore non le consentiva più di operare al fianco delle corazzate classe Littorio nel contrasto alle formazioni da battaglia britanniche<ref name=Bagnasco2018-6 />. Solo il 16 dicembre 1941 la ''Cesare'' tornò a partecipare a un'azione operativa, quando lasciò Taranto in squadra con la ''Littorio'' e la ''Doria'' per scortare a distanza un convoglio di rifornimenti urgenti diretto a [[Tripoli]] (operazione M42); la ''Cesare'' e la ''Doria'' erano state richiamate in forza alla squadra dopo che la ''Vittorio Veneto'' ebbe riportato danni in un siluramento a opera di un [[sommergibile]] britannico il 14 dicembre precedente. La formazione italiana fu distaccata nel pomeriggio del 17 dicembre per intercettare una formazione britannica segnalata come in avvicinamento al convoglio, in realtà essa stessa un piccolo convoglio diretto a Malta: il contatto tra le due formazioni diede luogo a un breve scontro (la cosiddetta [[prima battaglia della Sirte]]) conclusosi senza risultati dopo pochi minuti per il sopraggiungere della notte. Completato il trasferimento del convoglio a Tripoli, le navi italiane rientrarono quindi senza danni alla base.<ref>{{Cita web |url=http://www.regiamarinaitaliana.it/Sirte1.html |titolo=La I battaglia della Sirte |accesso=19 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090912020612/http://www.regiamarinaitaliana.it/Sirte1.html |dataarchivio=12 settembre 2009 |urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.regiamarina.net/battles/sirte1/sirte1_it.htm |titolo=La prima battaglia della Sirte |accesso=19 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080304024050/http://www.regiamarina.net/battles/sirte1/sirte1_it.htm |dataarchivio=4 marzo 2008 |urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita|Bagnasco 2012|pp. 202-203}}.</ref>
 
Il 3 gennaio 1942 la ''Cesare'', sempre in squadra con la ''Littorio'' e la ''Doria'', lasciò Taranto per essere nuovamente impiegata come scorta a distanza per un grosso convoglio di rifornimenti diretto a Tripoli (operazione M43); l'operazione fu portata a termine il 6 gennaio seguente senza che si fosse registrato alcun contatto con il nemico, e la formazione rientrò quindi a Taranto.<ref>{{cita|Bagnasco 2012|pp. 209-210}}.</ref> L'azione rappresentò l'ultima missione di guerra per la ''Cesare'': in ragione della complessiva obsolescenza dell'unità e della sempre più grave carenza di carburante che affliggeva la flotta italiana, si decise quindi di ritirare la corazzata dalle operazioni di prima linea.<ref>{{cita|Bragadin|p. 251}}.</ref> Passata in "tabella di armamento ridotto", la ''Cesare'' rimase alla fonda a Taranto svolgendo unicamente attività di addestramento; il 30 dicembre 1942 la corazzata ricevette ordine di trasferirsi a [[Pola]] in vista di un turno di grandi lavori di modernizzazione da svolgersi nei cantieri di [[Trieste]]: questi lavori non iniziarono mai e nel gennaio 1943 la nave fu posta in riserva, rimanendo all'ancora a Pola e venendo impiegata unicamente come nave caserma e come nave di addestramento statico per gli allievi delle locali Scuole Equipaggi. Con l'entrata in servizio della terza e ultima corazzata della classe Littorio, la ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'', l'utilità bellica della ''Cesare'' era ormai venuta meno e gran parte del suo equipaggio fu sbarcata e destinata alle unità leggere per la scorta del traffico navale, di cui vi era maggiore necessità<ref name=Bagnasco2018-6 /><ref>{{cita|Bagnasco 2012|p. 341}}.</ref>
 
==== L'armistizio ====