Lilith: differenze tra le versioni

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'''Lilith''' è una figura presente nelle [[Religioni della Mesopotamia|antiche religioni mesopotamiche]] e nella [[Ebraismo|religione ebraica]], che potrebbe averla appresa dai babilonesi, assieme ad altri culti e miti, durante la [[Babilonia|prigionia di Babilonia]].
 
Nella religione mesopotamica Lilith, detto anche Bottani er Pollo, è il [[demone]] femminile associato alla [[tempesta]], ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte. Si narra che ad ogni bestemmia sentita scatenasse innumerevoli irritazioni anali al mal capitato Marco Borgini. La figura di Lilith appare inizialmente in un insieme di demoni e spiriti legati al vento e alla tempesta, come è il caso nella religiosità [[sumeri]]ca di Lilitu, circa nel [[III millennio a.C.|3000 a.C.]].
 
Per gli ebrei Lilith era la prima moglie di [[Adamo]], ripudiata e cacciata dal marito perché si rifiutava di obbedirgli.<ref>Dalmazio Frau, [https://books.google.it/books?id=Vx37CwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=25%20lilith%20adamo%20cacciata%20in%20quanto%20ella%20non%20voleva%20essere%20sottoposta&f=false ''L'arte ermetica'', nota 25], Arkeios, 2009.</ref> Pretendeva di godere degli stessi privilegi del suo consorte, in quanto nata anch'essa dalla polvere del suolo. Sebbene alcuni studiosi ne datassero l'origine verso l'VIII secolo a.C.<ref>Siegmund Hurwitz, ''Lilith, die erste Eva: eine Studie uber dunkle Aspekte des Wieblichen'', Zurigo, Daimon Verlag, 1980, 1993. Trad. inglese ''Lilith, the First Eve: Historical and Psychological Aspects of the Dark Feminine'', translated by Gela Jacobson. Einsiedeln, Switzerland, Daimon Verlag, 1992 ISBN 3-85630-545-9.</ref>, le trascrizioni mesopotamiche accennano a questa figura già dal III millennio a.C.