Palazzo dei Domenicani: differenze tra le versioni
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Il '''palazzo dei Domenicani''',
==Storia==
{{vedi anche|Chiesa di Santa Caterina (Livorno)}}
Sul finire del [[XVII secolo]] i [[Ordine dei Frati Predicatori|frati domenicani]] aprirono a Livorno una prima struttura religiosa nei pressi dell'attuale [[piazza Guerrazzi]]; pochi anni dopo si trasferirono nella cappella posta all'interno della [[Fortezza Nuova]] e all'inizio del [[XVIII secolo|Settecento]] realizzarono una piccola chiesa vicino al cimitero della [[Venezia Nuova]] (dove in seguito sorse il [[
Infine, a partire dal [[1720]], fu innalzata la maestosa [[Chiesa di Santa Caterina (Livorno)|chiesa di Santa Caterina]], che ancor oggi, con la sua cupola, che raggiunge quasi 50 metri di altezza, caratterizza fortemente il panorama del quartiere [[Venezia Nuova]].
Sul retro della chiesa i Domenicani costruirono anche un vasto edificio adibito a convento (l'odierno
Le carceri furono ampliate nel [[1871]] e mantennero questa funzione fino agli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo|Novecento]], quando furono definitivamente chiuse e trasferite alla periferia della città, ai margini del quartiere [[Salviano]].
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Il palazzo dei Domenicani sorge lungo l'antico [[Fosso Reale (Livorno)|fossato]] che nel [[XVII secolo]] delimitava l'area della [[Fortezza Nuova]] e che, successivamente alla riduzione di quest'ultima, ha assunto una vocazione più commerciale, con l'apertura di alcuni magazzini (le cosiddette ''cantine'') al di sotto del piano stradale.
Esternamente l'ex convento presenta una mole severa e compatta, caratterizzata solo da alcune finestre semicircolari che risalgono a successive modifiche del palazzo; anche l'ultimo piano è frutto di una sopraelevazione attuata nel [[XIX secolo]].
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