Primo Riccitelli: differenze tra le versioni

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Ai primi di gennaio del [[1896]], Riccitelli viene ricevuto dal già famoso [[Pietro Mascagni]], da poco nominato direttore del Conservatorio di [[Pesaro]], il quale lo accoglie quale allievo. Dai dati reperiti in epoca recente, non si sono trovate tracce di un'iscrizione regolare di Riccitelli in conservatorio, ed è pertanto assai probabile che Mascagni abbia impartito le proprie lezioni di armonia al ragazzo privatamente, avendo egli superato ampiamente i limiti d'età. Tra i compagni di studio coi quali Riccitelli condividerà gli anni pesaresi si conta un altro celebre operista, [[Riccardo Zandonai]].
 
La stima di Mascagni è testimoniata dal rilascio di un diploma autografo, andato perduto, e dall'intermediazione che egli curò con la [[Sonzogno (editore musicale)|Casa Musicale Sonzogno]] di [[Milano]], tra le più importanti e antiche del paese. Da questo contatto nasceranno, su commissione dell'editore, una "Madonnetta", su libretto di [[Luigi Illica]] ambientato a [[Roma]] in epoca [[Risorgimento|risorgimentale]], mai rappresentata per divergenze di vedute interne alla casa editrice, e in seguito, nel [[1911]], "'''Maria sul Monte'''", che andrà in scena con buon successo a conclusione della Stagione Lirica del [[Teatro Carcano]] di [[Milano]] l'8 luglio [[1916]] e, in replica, la sera seguente, ma che non sarà mai ripresa.
 
Richiamato alle armi per lo scoppiare della guerra, Riccitelli si congeda nel [[1919]] con il grado di sottotenente. A fine giugno, Mascagni lo mette in contatto con [[Augusto Laganà]] della Società del [[Teatro Lirico di Milano|Teatro Lirico]] Italiano, e da quest'ultimo viene impegnato a scrivere un'opera in un atto su libretto di [[Giovacchino Forzano]]. Quest'opera sarà "'''I Compagnacci'''", la più fortunata ed eseguita delle creazioni di Riccitelli. Melodramma in un atto d'ambiente medievale toscano, che per certi versi può essere accostato al ''[[Gianni Schicchi]]'' di [[Giacomo Puccini]].