Stoccafisso: differenze tra le versioni

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L'essiccazione naturale è uno dei metodi di conservazione del cibo più antichi. Vi sono documenti che attestano questa pratica nei [[Mare del Nord|Mari del Nord]] sin dai tempi di [[Carlo Magno]] ([[IX secolo]]). Il pesce secco ottenuto in questo modo può conservarsi anche per anni ed è facilmente trasportabile e commercializzabile. Fu proprio questa facile conservazione a bordo delle navi a farlo diventare il principale alimento dei [[Vichinghi]]. Le prime notizie sull'arrivo in [[Italia]] dello ''stoccafisso'' risalgono proprio al tempo dei Normanni in [[Sicilia]]<ref>{{Cita libro|nome = Touring club italiano|cognome = |titolo = Sicilia: Palermo e la Conca d'Oro, Agrigento, Siracusa, Catania, Taormina, gli arcipelaghi e le isole|url = https://books.google.it/books?id=OVmRUPLUiHEC&pg=PA273&dq=stoccafisso+normanni+sicilia&hl=it&sa=X&ved=0CCAQ6AEwAGoVChMI7snsqcmPxgIVh4RyCh38zAM2#v=onepage&q=stoccafisso%2520normanni%2520sicilia&f=false|accesso = 13 luglio 2015|data = 2002|editore = Touring Editore|ISBN = 978-88-365-2482-2|p = 273}}</ref><ref>{{Cita libro|nome = Monica Cesari|cognome = Sartoni|titolo = Mangia italiano. Guida alle specialità regionali italiane|url = https://books.google.it/books?id=w8b6H7oCYDUC&pg=PA217&dq=stoccafisso+normanni+sicilia&hl=it&sa=X&ved=0CDAQ6AEwA2oVChMI7snsqcmPxgIVh4RyCh38zAM2#v=onepage|accesso = 13 luglio 2015|data = 2005|editore = Morellini|ISBN = 978-88-89550-05-2}}</ref><ref>{{Cita libro|nome = Annalisa|cognome = Barbagli|nome2 = Stefania|cognome2 = Barzini|titolo = Tipico italiano|url = https://books.google.it/books?id=QlhvbJLIp34C&pg=PA149&dq=stoccafisso+normanni+sicilia&hl=it&sa=X&ved=0CDoQ6AEwBWoVChMI7snsqcmPxgIVh4RyCh38zAM2|accesso = 13 luglio 2015|data = 2011-04-21T00:00:00+02:00|editore = Giunti Editore|ISBN = 978-88-09-76543-6|p = 149}}</ref>.
 
Agli inizi del [[XVI secolo|Cinquecento]] risale l'importazione del merluzzo secco in [[Calabria]] dal [[porto di Napoli]];<ref name=mammola>{{cita web|url=http://www.jblasa.com/mammola/stocco-mammola.htm|titolo=Stocco di Mammola|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071117140009/http://www.jblasa.com/mammola/stocco-mammola.htm|dataarchivio=17 novembre 2007|accesso=31 marzo 2018|sito=jblasa.com|editore=Ufficio Agriturismo - Comunità Montana della Limina}}</ref> le prime notizie documentate sono datate [[1561]]. Oltre a Napoli, veniva importato anche a [[Genova]] e [[Venezia]].<ref>{{cita news|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/a_tavola/2009/22-ottobre-2009/tra-veneto-campania-cibo-comune-baccala-1601906968102.shtml|città=Napoli|editore=''[[Corriere del Mezzogiorno]]''|autore=Vito Faenza|data=22 ottobre 2009|accesso=31 marzo 2018|titolo=Tra Veneto e Campania un cibo in comune: il baccalà|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130612021118/http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/a_tavola/2009/22-ottobre-2009/tra-veneto-campania-cibo-comune-baccala-1601906968102.shtml|dataarchivio=12 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
I [[Repubblica di Venezia|veneziani]] erano grandi navigatori e portavano in patria ogni novità: la più diffusa versione dei fatti sostiene che nel [[1432]] la spedizione agli ordini del capitano veneziano [[Pietro Querini]] naufragò in [[Norvegia]], sull'isola di [[Røst]], a sud delle [[Isole Lofoten]]. Per sopravvivere l'equipaggio superstite imparò a nutrirsi di questi grossi pesci, venendo ben presto in contatto con le popolazioni locali. Rientrando a casa il capitano Querini portò gli stoccafissi, che nel [[Tre Venezie|Triveneto]] e negli altri territori un tempo appartenenti alla Serenissima sono chiamati ''bacalà'' (mentre il [[baccalà]] nel resto d'[[Italia]], tranne nelle ''serenissime'' [[Brescia]] e [[Bergamo]], indica un merluzzo conservato sotto sale).
 
A metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] inizia la diffusione del merluzzo secco anche nella parte meridionale della penisola, come in [[Calabria]], importato dal [[porto di Napoli]];<ref name=mammola>{{cita web|url=http://www.jblasa.com/mammola/stocco-mammola.htm|titolo=Stocco di Mammola|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071117140009/http://www.jblasa.com/mammola/stocco-mammola.htm|dataarchivio=17 novembre 2007|accesso=31 marzo 2018|sito=jblasa.com|editore=Ufficio Agriturismo - Comunità Montana della Limina}}</ref> le prime notizie documentate sono datate [[1561]].
 
AgliLo inizistoccafisso delnell'Italia [[XVIrinascimentale secolo|Cinquecento]]era risalequindi l'importazioneampimante delconosciuto merluzzoe seccoconsumato innella [[Calabria]]Serenissima dal [[portoRepubblica di NapoliVenezia]];<ref name=mammola>{{citae web|url=http://www.jblasa.com/mammola/stocco-mammola.htm|titolo=Stoccoiniziava dia Mammola|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071117140009/http://www.jblasa.com/mammola/stocco-mammola.htm|dataarchivio=17 novembre 2007|accesso=31 marzo 2018|sito=jblasa.com|editore=Ufficio Agriturismo - Comunità Montana della Limina}}</ref> le prime notiziediffondersi, documentateoltre sonoche datatenel [[1561]].Regno Oltre adi Napoli]], veniva importato anche anella [[Genova]]Repubblica edi [[VeneziaGenova]].<ref>{{cita news|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/a_tavola/2009/22-ottobre-2009/tra-veneto-campania-cibo-comune-baccala-1601906968102.shtml|città=Napoli|editore=''[[Corriere del Mezzogiorno]]''|autore=Vito Faenza|data=22 ottobre 2009|accesso=31 marzo 2018|titolo=Tra Veneto e Campania un cibo in comune: il baccalà|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130612021118/http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/a_tavola/2009/22-ottobre-2009/tra-veneto-campania-cibo-comune-baccala-1601906968102.shtml|dataarchivio=12 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Conservazione ==