Venere nella fantascienza: differenze tra le versioni

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[[File:TerraformedVenus.jpg|thumb|Rappresentazione artistica di [[Terraformazione di Venere|Venere a seguito di un processo di terraformazione]]]]
 
* ''La grande pioggia'' (''The Big Rain'', [[1954]]) di [[Poul Anderson]] è un racconto che rovescia, in anticipo di un decennio, gli stereotipi sul clima venusiano: il secondo pianeta del nostro sistema solare è caldissimo, arido ed ha un'atmosfera velenosa. I coloni sono sempre impegnati nel ''[[terraformingterraformazione]]'', sotto gli ordini di un governo dispotico che controlla anche il carattere dei cittadini attraverso [[psicofarmaci]].
* Nel racconto ''L'inferno'' (''Becalmed in Hell'', [[1965]]) di [[Larry Niven]], un'astronave in esplorazione dell'atmosfera di Venere atterra per riparare un guasto. È una delle prime storie a riflettere le nuove conoscenze acquisite sull'alta temperatura della superficie di Venere.
* Nell'universo dei ''Weltraumpartisanen'' ("partigiani dello spazio"), una serie di romanzi di [[space opera]] pubblicati dal 1970 al 1987 dal tedesco Nikolai von Michalewski con lo pseudonimo di [[Mark Brandis]], l'umanità del tardo XXI secolo ha provveduto alla terraformazione di Venere per ospitarvi una colonia di città, ognuna coperta da una massiccia cupola trasparente che contiene atmosfera respirabile e protegge dal calore. La colonia possedeva un penitenziario stile [[gulag]] e le cupole sono state costruite dai detenuti.