Sensori di gas: differenze tra le versioni

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Possono essere sintetizzati di seguito alcune caratteristiche dei sensori elettrochimici:
 
* per funzionare hanno necessità di una buona quantità di ossigeno. Questa caratteristica deriva dal tipo di reazioni che avvengono; infatti se per esempio consideriamo la seguente reazione sull'anodo: <kbd>CO + H<sub>2</sub>0O → CO<sub>2</sub> + 2 H<sup>+</sup> + 2 e<sup>-</sup><br /></kbd> contemporaneamente sul catodo deve avvenire la seguente reazione: <kbd>O<sub>2</sub> + 4 H<sup>+</sup> + 4 e<sup>-</sup> → 2 H<sub>2</sub>O </kbd> <br />Per questo la presenza dell'ossigeno è indispensabile per il corretto funzionamento del sensore. Se le quantità di ossigeno sono inferiori a quelle necessarie il sensore va incontro ad un progressivo deterioramento.
* Alcuni sensori hanno la necessità di avere applicata agli elettrodi una tensione di [[Bias (elettrotecnica)|bias]] costante. Se questa tensione varia o è assente il sensore può essere inutilizzabile.
* Questa tipologia di sensori è poco sensibile ad oscillazioni di [[temperatura]] e [[umidità]], operano tipicamente a temperature intorno a 25 °C e 65% di umidità relativa.