Grottesche con figure allegoriche: differenze tra le versioni
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[[File:Sala Tassiniana - Biblioteca Angelo Mai.jpg|thumb|Sala Tassiana - Scritta con lo stemma dai colori rosso e oro di Bergamo]]
Il Baschenis dipinse anche nella sala del cancelliere, poi dedicata al custode della biblioteca, una epigrafe con la firma e la data di esecuzione
La relazione del 10 aprile 1616 dei delegati alla destinazione d'uso dei locali riporta: «nel seguente piano sotto alli solari cinque luoghi. Quattro sono assegnati per la parte del m.co consiglio per habitatione del Cancelliere, cosina, due camere e camerino per studio»<ref name="Bandera">{{cita|Bandera}}</ref> Il Salvagni abitava in borgo San Leonardo, in prossimità dell'abitazione della famiglia Baschenis , forse la commissione riguardava il suo «camerino per studio». Queste inizialmente furono considerate opere del [[Gian Paolo Cavagna|Cavagna]], fu Pasino Fornoni ad assegnarle al Baschenis nel 1915.
== Descrizione ==
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La ''[[Benignità]]'' è raffigurata con a fianco animali che devono il latte che spilla dalle sue mammelle, e la ''[[Verità|Sincerità]]'' che tiene nella mano destra un cuore e nella sinistra una colomba, è la raffigurazione contraria di quanto riporta lo scritto del Ripa.<ref>Il testo del Ripa riporta: «E' la sincerità pure & senza finta apparente & artificio alcuno, però si rappresenta che tenghi la bianca colomba […] Il porgere il cuore, denota l'integrità sua, perché non bevendo l'huomo sincerio vitio alcuno di volontà non cela l'intrinseco del cuor suo, ma lo fa palese ad ogn'uno»</ref>
Il ''[[Silenzio]]'' è raffigurato con l'immagine di una donna “con una benda legata a traverso del viso, che le ricopra la bocca”. L'''[[Retorica|Eloquenza]]'' è raffigurata da una donna con “ghirlanda in capo d'herba chiamata iride, nella mano destra tiene una folgore
Il camerino del cancelliere presenta tre dipinti a fondo morale, come indicato sul cartiglio posto al centro della volta «BITLABOR MANET HONESTUM». I tre quadri raffigurano sono inseriti in una cornice che riporta scritte atte a aiutare l'osservante a comprendere il soggetto. Un dipinto rappresenta un paesaggio dove un giovane riposa e osserva alcune formiche operose che salgono sulla sua gamba, alle sue spalle un pastore, un cerco e una barca ferma in un piccolo lago. Questo riporta la scritta : «VADE AD FORMICAM PIGER-QUISQUIS INERS ABEAT», dedica ai pigri che devono imparare dalle formiche. Il secondo riquadro raffigura un paesaggio dove una giovane copia si diverte facendo musica, presso vi è un asino porta sulla groppa una bisaccia con mele e una fiasca. Intorno vi sono personaggi impegnati nella caccia o nella pesca. La didascalia riporta: «VANITAS VANIS. ET-TRAIT SUA QUEMQ VOLUNTAS».
Il terzo dipinto raffigura alcuni buoi che trainano un carro carico di botti su di una salita. Dietro un uomo genuflesso in preghiera. Intorno uomini in atteggiamento operoso. Le didascalie riportano: «OPERAI ACCINGARIS OPERT». Negli angoli vi sono raffigurazioni a grottesche.<ref
== Note ==
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