Riforma protestante: differenze tra le versioni

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[[File:Ulrich-Zwingli-1.jpg|miniatura|sinistra|verticale|[[Ulrico Zwingli]], ritratto di [[Hans Asper]], Zwingli fu uno dei fondatori delle [[Chiese riformate]] [[svizzera|svizzere]]]]
 
In [[Svizzera]] e Germania meridionale le [[chiese riformate]] seguirono un percorso quasi parallelo da quelle luterane ma con aspetti peculiari e che portarono a comporre un mosaico composito di realtà diverse tra loro, tuttavia tutte affondano le loro radici nell'attività riformatrice di Ulrico Zwingli e Martin Bucer. Questi, a differenza di Lutero, non cercarono una Riforma della sola Chiesa ma di tutta la società. Infine, questi operarono in un contesto politico fatto di libere città, di fatto autonome dal [[Sacro Romano Impero]] e di conseguenza prive della forte presenza di quei Principi tedeschi che, a vantaggio o a svantaggio, influenzaronoinfluirono così tanto sul luteranesimo.<ref>{{cita|Filoramo e Menozzi, 2008|pp. 31-32}}.</ref>
 
[[Ulrico Zwingli]] iniziò la sua azione a [[Zurigo]] intorno al 1522 con lo scopo, come Lutero, di riformare la Chiesa e non di rifondarla ma differenziandosi dal teologo di Wittenberg per una accentuata critica verso gli abusi della società del tempo e una forte influenza proveniente dell'[[umanesimo]]. A seguito di una disputa tenutasi il 29 gennaio 1523 tra Zwingli e il vicario generale della [[diocesi di Costanza]], il consiglio cittadino di Zurigo determinò vincitore il primo dandogli il potere di riformare la città, cosa che portò a compimento nel 1525. La sua opera, incentrata sulla [[Bibbia]], portò all'abolizione della messa cattolica, alla rimozione delle immagini ritraenti la Madonna e i Santi e la proibizione del loro culto, venne favorita la predicazione in lingua volgare basata solo sulle Scrittura, venne abbandonato l'obbligo di celibato ecclesiastico e molti monasteri furono soppressi. Per Zwingli la presenza del corpo e del sangue di Cristo nell'[[eucarestia]] ([[transustanziazione]]) era solamente simbolica e rappresentava solamente una commemorazione del sacrifico di [[Gesù Cristo]]. Infine, la sua riforma, diffusasi in molte altre città svizzere e della Germania meridionale, fu caratterizzata anche da profondi connotati moralizzatori della società del tempo.<ref>{{cita|Filoramo e Menozzi, 2008|pp. 33-36}}.</ref><ref>{{cita|Smolinsky, 1995|pp. 60-63}}.</ref> Alla morte di Zwingli la guida della Chiesa riformata zurighese passò a [[Heinrich Bullinger]] orientandola verso una linea equilibrata e di compromesso con le altre correnti riformiste. Contribuì personalmente all'elaborazione delle ''[[Confessiones Helveticae]]'' che divennero le [[confessione di fede|confessioni di fede]] delle Chiese riformate svizzere.<ref>{{cita|Smolinsky, 1995|p. 63}}.</ref>