Rita Atria: differenze tra le versioni

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Figlia di Vito Atria (1939-1985) e di Giovanna Canova (1939-2012), nel 1985, all'età di undici anni, Rita Atria perde il padre, pastore affiliato a [[Cosa nostra]], ucciso in un agguato. Alla morte del padre Rita si lega ancora di più al fratello Nicola ed alla cognata 18enne [[Piera Aiello]], che si era sposata nove giorni prima dell'omicidio del suocero. Da Nicola, anch'egli mafioso, Rita raccoglie le più intime confidenze sugli affari e sulle dinamiche mafiose a [[Partanna]]. Nel giugno 1991 Nicola Atria viene ucciso e sua moglie Piera Aiello, che era presente all'omicidio del marito, denuncia i due assassini e collabora con la polizia<ref>{{Cita web |url =http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/rita-atria/ |titolo = Rita Atria |autore = Gabriello Montemagno |editore = Enciclopedia delle donne |accesso = 9 maggio 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170730064542/http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/rita-atria/ |dataarchivio = 30 luglio 2017 |urlmorto = no }}</ref>.
 
Nel novembre 1991, a soli 17 anni, decide di seguire le orme della cognata, cercando nella magistratura giustizia per quegli omicidi. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni è il giudice [[Paolo Borsellino]] (all'epoca procuratore di [[Marsala]]), al quale si lega come ad un padre. Le deposizioni di Rita e di Piera, unitamente ad altre testimonianze, permettono di arrestare numerosi mafiosi di [[Partanna]], [[Sciacca]] e [[Marsala]] e di avviare un'indagine sull'onorevole [[Democrazia Cristiana|democristiano]] [[Vincenzino Culicchia]], per trent'anni sindaco di Partanna<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/08/la-mafia-uccise-il-marito-la-vedova.html |titolo=LA MAFIA UCCISE IL MARITO LA VEDOVA ORA SFIDA I CLAN - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=13 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150222205316/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/08/la-mafia-uccise-il-marito-la-vedova.html |dataarchivio=22 febbraio 2015 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/01/27/alla-sbarra-la-mafia-del-belice-grande.html?ref=search |titolo=ALLA SBARRA LA MAFIA DEL BELICE GRANDE ACCUSATRICE RITA ATRIA - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=13 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150222202526/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/01/27/alla-sbarra-la-mafia-del-belice-grande.html?ref=search |dataarchivio=22 febbraio 2015 |urlmorto=no }}</ref>.
 
Una settimana dopo la [[strage di via D'Amelio]], in cui perde la vita il giudice Borsellino, Rita si uccide a Roma, dove vive in segreto, lanciandosi dal settimo piano di un palazzo di viale Amelia 23<ref>{{Cita web |url =http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1501 |titolo =Mafia: una targa a Roma per Rita Atria |editore =[[Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie]] |data =25 luglio 2009 |accesso =27 luglio 2017 |urlarchivio =https://web.archive.org/web/20170724182443/http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1501 |dataarchivio =24 luglio 2017 |urlmorto =sì }}</ref><ref>{{Cita web |url = https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/la-picciridda-di-borsellino-tragedia-che-pu-dare-frutti |titolo = Il ricordo. Rita Atria, la picciridda di Borsellino che morì 25 anni fa |autore = Antonio Maria Mira |editore = [[Avvenire]] |data = 26 luglio 2017 |accesso = 27 luglio 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170726121726/https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/la-picciridda-di-borsellino-tragedia-che-pu-dare-frutti |dataarchivio = 26 luglio 2017 |urlmorto = no }}</ref>.