Ariano Irpino: differenze tra le versioni
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===Medioevo===
Le ripetute [[invasioni barbariche]] dei secoli V-VI determinano la rapida decadenza delle antiche ''villae'' e degli altri insediamenti sparsi. Le sanguinose guerre che l'[[Impero bizantino]] scatena contro [[Ostrogoti]] e [[Longobardi]] inducono infatti soldatesche e popolazione civile a rifugiarsi sul ''Tricolle'', luogo più elevato e dunque meglio difendibile<ref>{{cita|G. Muollo - P. Mele|p. 7.}}</ref>; in particolare, con l'affermarsi dei Longobardi nel [[ducato di Benevento]] vengono erette, entro i secoli VII-VIII, le prime strutture fortificate del [[castello normanno (Ariano Irpino)|castello]] a difesa dai domini bizantini<ref>{{cita testo|autore=Marcello Rotili|titolo=Ricerche archeologiche nel castello di Ariano Irpino|data=1988|città=Ariano Irpino}}</ref>.
A partire dalla metà del IX secolo il principato di Benevento entra però in crisi subendo dapprima
[[File:Sud Italia nel 1112.jpg|upright=1.1|thumb|L'Italia meridionale nel XII secolo, l'epoca di massimo splendore per la città di Ariano]]
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Grazie alla vittoriosa [[conquista normanna dell'Italia meridionale]] Ariano assume un ruolo di primaria rilevanza: il castello viene potenziato e la città, ormai a capo di una vasta [[Grancontea di Ariano|grancontea]], diventa uno dei centri più importanti del tempo<ref>{{cita|P. Massa|p. 8.}}</ref>. In quella stessa fase storica vive e opera [[Ottone Frangipane]] (morto nel 1127), poi santificato e prescelto come protettore<ref>{{cita libro|titolo=Santi e patroni|editore=De Agostini|p=326|isbn=9788851115708|url=https://books.google.it/books?id=7y7vt_pJoT4C&pg=PA326}}</ref>.
Re [[Ruggero II d'Altavilla]] elegge il castello appena ristrutturato a propria dimora; nel 1140 egli, dinanzi all'assemblea generale del [[ducato di Puglia e Calabria]], delibera il conio di una nuova moneta (il ''[[Ducale (moneta)|ducale]]'', meglio noto come ''ducato'') e promulga le [[Assise di Ariano]], ossia i nuovi statuti del [[regno di Sicilia]]; tale ''corpus'' legislativo, una sintesi di diverse insigni tradizioni giuridiche, sarà poi adottato con poche variazioni nelle [[costituzioni di Melfi]]<ref name=Norm/>.
Nel contempo, però, il rapido e disordinato sviluppo urbano lungo un crinale maestoso ma geologicamente fragile contribuisce al progressivo [[dissesto idrogeologico]] e alla conseguente formazione degli enormi burroni che circondano il centro storico; al 1180 risale infatti la prima attestazione della città "inghiottita da una voragine".<ref>È molto dubbio che tale evento possa essere stato causato da un terremoto.<br />{{cita testo|titolo=I terremoti d'Italia|autore=Mario Baratta|p=28|url=http://www.cftilab.it/file_repository/pdf_R/000010-000001_R.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201127161900/http://www.cftilab.it/file_repository/pdf_R/000010-000001_R.pdf|urlmorto=no}}</ref>
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