Blade Runner: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
riordino sezioni
Riga 14:
|genere 3 = Noir
|produttore = [[Michael Deeley]]
|produttore esecutivo = [[Hampton Fancher]], [[Brian Kelly (attore)|Brian Kelly]], [[Jerry Perenchio]], [[Bud Yorkin]]
|casa produzione = [[The Ladd Company]], [[Run Run Shaw|Shaw Brothers]], [[Tandem Productions]]
|casa distribuzione italiana = [[Warner Bros.]]
Riga 65:
|truccatore = [[Marvin Westmore]], [[Michael Mills]]
}}
'''''Blade Runner''''' è un [[film di fantascienza]] del [[1982,]] diretto da [[Ridley Scott]].

[[Cinema edi interpretatofantascienza|Film dadi fantascienza]] con protagonisti [[Harrison Ford]], [[Rutger Hauer]], [[Sean Young]], [[Edward James Olmos]] e [[Daryl Hannah]]. La [[sceneggiatura]], scritta da [[Hampton Fancher]] e [[David Webb Peoples]], è liberamente ispirata al romanzo del 1968 ''[[Il cacciatore di androidi]]'' (''Do Androids Dream of Electric Sheep?'') di [[Philip K. Dick]].
 
Il [[lungometraggio]] è ambientato nel 2019 in una [[Los Angeles]] [[Distopia|distopica]], dove [[Androide|replicanti]] dalle stesse sembianze dell'uomo vengono abitualmente fabbricati e utilizzati come forza lavoro nelle [[Colonizzazione dello spazio|colonie extra-terrestri]]. I replicanti che si danno alla fuga o tornano illegalmente sulla [[Terra]] vengono cacciati e "ritirati dal servizio", cioè eliminati fisicamente, da agenti speciali chiamati ''"blade runner"''. La [[Trama (narratologia)|trama]] ruota attorno a un gruppo di androidi recentemente evasi e nascostisi a [[Los Angeles]], e al [[Polizia|poliziotto]] Rick Deckard, ormai fuori servizio ma che accetta un'ultima missione per dare loro la caccia.
Line 99 ⟶ 101:
Poco dopo arriva Gaff che si complimenta con Deckard per il lavoro svolto, aggiungendo prima di andare via «Peccato però che lei non vivrà! Sempre che questo sia vivere...», riferendosi a Rachael. Deckard corre a casa per salvare Rachael, e mentre fuggono dall'appartamento, Rachael urta col tacco della scarpa un piccolo [[origami]] per terra, a forma di [[unicorno]], ultimo di una serie di origami che Gaff aveva creato, mostrando che il collega di Deckard era già stato lì e insinuando il dubbio che anche lo stesso Deckard sia un replicante con ricordi innestati.<ref>In precedenza Gaff aveva lasciato nell'ufficio di Bryant l'origami di una [[gallina]], e nell'appartamento di Leon l'origami di un uomo con un'[[erezione]]: secondo alcuni, la gallina simboleggia la paura di Deckard di andare a caccia dei replicanti, mentre l'uomo con l'erezione simboleggia la nascente attrazione di Deckard per Rachael; l'unicorno, invece, rappresenterebbe qui i sogni di Deckard.</ref><ref>Nella versione del 1982 era stato inserito un lieto fine che mostra Deckard e Rachael, all'interno di uno ''spinner'', volare sopra un paesaggio idilliaco, mentre la voce fuori campo racconta che Gaff aveva concesso a Deckard di fuggire con la sua amata e che questa era un modello di replicante speciale, non avendo una data di termine. Questo finale è stato eliminato nel ''Director's Cut'', che termina con le porte dell'ascensore che si chiudono dietro alle figure di Deckard e Rachael in fuga.</ref>
 
=== Ambientazione ===
Il film è interamente ambientato a [[Los Angeles]], nel novembre del 2019. Il pianeta [[Terra]], a causa dell'[[inquinamento]] e del sovraffollamento, è diventato invivibile. Chi può si trasferisce nelle colonie extramondo, mentre sulla Terra rimangono coloro che sono stati scartati, perché malati, alla [[visita medica]] preliminare al trasferimento nello spazio (come J. F. Sebastian, affetto da [[invecchiamento precoce]]), o coloro che non possono permettersi il viaggio. La vita [[Animalia|animale]] e [[Plantae|vegetale]] è pressoché scomparsa: quasi tutti gli animali in circolazione sono sintetici, ed è proibito uccidere quelli veri sopravvissuti.
 
Line 106 ⟶ 108:
I moderni [[Grattacielo|grattacieli]] e le [[Industria|industrie]] sorgono accanto ai palazzi più antichi, per lo più fatiscenti e adattati alle "nuove tecnologie" facendo passare le tubazioni sulle facciate esterne. L'assenza totale del "bello" contribuisce a trasmettere allo spettatore la sensazione di [[claustrofobia]].
 
==== I replicanti ====
I replicanti sono [[androide|androidi]] [[Organismo vivente|organici]] creati dalla Tyrell Corporation con avanzate tecniche di [[ingegneria genetica]]. I replicanti protagonisti del film appartengono alla serie Nexus 6; sono stati progettati per essere il più possibile simili agli umani (lo slogan della Tyrell è "più umano dell'umano"), sono superiori all'uomo in quanto a capacità fisiche e hanno un'intelligenza pari a quella degli ingegneri genetici che li hanno creati. Gli ingegneri della Tyrell ipotizzarono che i Nexus 6 potessero nel tempo sviluppare [[Emozione|emozioni]] proprie (rabbia, amore, paura, sospetto, ecc.) e li dotarono di una vita limitata, della durata di circa quattro anni<ref>In realtà Roy Batty al momento della morte ha 3 anni e 10 mesi (la sua data di immissione è 8 gennaio 2016), il che vuol dire che non esiste un vero e proprio dispositivo che ne determina la morte, ma piuttosto un deperimento dei tessuti, come spiegato nel dialogo tra Roy Batty e il dott. Tyrell.</ref>. Per garantire una maggiore stabilità mentale ai replicanti erano innestati artificialmente dei [[Ricordo|ricordi]] di infanzia, che ovviamente non potevano mai aver vissuto.
 
Line 322 ⟶ 324:
{{Colonne fine}}
 
== AltriInfluenza mediaculturale ==
=== Romanzi e fumetti ===
Philip K. Dick rifiutò un'offerta di 400.000 $ per scrivere una [[trasposizione letteraria]] del film:
{{Citazione|Mi dissero che la trasposizione letteraria scadente avrebbe dovuto essere mirata a un pubblico di dodicenni [...] sarebbe stata probabilmente disastrosa per me a livello artistico. [...] L'insistenza da parte mia nel riproporre il romanzo originale e non fare la trasposizione: erano semplicemente furiosi. Infine riconobbero che c'era una ragione legittima per ripubblicare il romanzo, anche se sarebbe costato loro dei soldi. Fu una vittoria non solo di obblighi contrattuali ma anche di principi teorici.|Philip K. Dick<ref>{{cita web|url=http://www.philipkdickfans.com/literary-criticism/frank-views-archive/philip-k-dicks-final-interview/|titolo=A final interview with science fiction's boldest visionary, who talks candidly about Blade Runner, inner voices and the temptations of Hollywood|autore=John Boonstra|accesso=23 settembre 2014|lingua=en}}</ref>|[I was] told the cheapo novelization would have to appeal to the twelve-year-old audience [...] [it] would have probably been disastrous to me artistically. [...] That insistence on my part of bringing out the original novel and not doing the novelization – they were just furious. They finally recognized that there was a legitimate reason for reissuing the novel, even though it cost them money. It was a victory not just of contractual obligations but of theoretical principles.|lingua=en}}
Tuttavia una versione letteraria del film, intitolata ''Blade Runner: a Story of the Future'' fu scritta da [[Les Martin]] e pubblicata nel 1982. ''Il cacciatore di androidi'' venne infine ristampato nel 1987 come ''[[tie-in]]'' al film, con la locandina della pellicola come copertina e il titolo originale tra parentesi sotto al titolo ''Blade Runner''<ref>{{cita web|url=https://www.randomhouse.com/book/40612/blade-runner-movie-tie-in-edition-by-philip-k-dick|titolo=Blade Runner (Movie-Tie-In Edition)|editore=Random House|accesso=23 settembre 2014|lingua=en}}</ref>. La [[Marvel Comics]] ha pubblicato nel settembre 1982 un adattamento a fumetti del film intitolato ''A Marvel Comics Super Special: Blade Runner'', sceneggiato da [[Archie Goodwin (fumettista)|Archie Goodwin]].
 
Un amico di Dick, [[K. W. Jeter]], scrisse tre romanzi ufficialmente autorizzati come seguito della storia di Deckard, cercando di risolvere le differenze tra il film e il libro originale. I tre volumi sono:
*''Blade Runner 2'' (''Blade Runner 2: The Edge of Human'', 1995), traduzione di Sergio Mancini, I Romanzi Sonzogno, Sonzogno, 1997, ISBN 8845409686<ref>{{Catalogo SF|1041167|nome=Blade Runner 2}}</ref>
*''Blade Runner. La notte dei replicanti'' (''Blade Runner 3: Replicant Night'', 1996), traduzione di [[Gianni Montanari]], Il Libro d'Oro 94, Fanucci Editore, 1997, ISBN 8834705572<ref>{{Catalogo SF|1041166|nome=Blade Runner. La notte dei replicanti}}</ref>
*''Blade Runner 4: Eye and Talon'', 2000<ref>{{cita|Brooker|Christy Gray, ''Originals and Copies: The Fans of Philip K. Dick, Blade Runner and K. W. Jeter''|pp. 142-156}}.</ref>.
 
=== Videogiochi ===
Esistono due [[videogioco d'avventura|videogiochi d'avventura]] basati ufficialmente sul film:
*''[[Blade Runner (videogioco 1985)|Blade Runner]]'', sviluppato da [[CRL Group]] nel 1985 per [[Commodore 64]], [[Sinclair ZX Spectrum]] e [[Amstrad CPC]], presenta delle musiche ispirate a Vangelis.
*''[[Blade Runner (videogioco 1997)|Blade Runner]]'', prodotto da [[Westwood Studios]] e pubblicato nel 1997 per [[PC]]<ref>{{cita web|url=http://www.brmovie.com/BR_Game_MW01.htm|titolo=The Blade Runner Game|accesso=23 settembre 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080714055512/http://www.brmovie.com/BR_Game_MW01.htm|data=14 luglio 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Eredità culturale ==
[[File:Replicants.jpg|thumb|Da sinistra: ''[[cosplay]]er'' nei panni dei replicanti Rachael, Roy Batty e Zhora Salome al [[San Diego Comic-Con International]] del 2007]]
 
Line 375 ⟶ 361:
* 2014 - 11º in ''The 301 Greatest Movies Of All Time'' di ''Empire''<ref>{{cita web|url=http://www.empireonline.com/301/list.asp?page=28|titolo=The 301 Greatest Movies Of All Time|accesso=1º ottobre 2014|lingua=en}}</ref>
{{div col end}}
 
== Altri media ==
=== Romanzi e fumetti ===
Philip K. Dick rifiutò un'offerta di 400.000 $ per scrivere una [[trasposizione letteraria]] del film:
{{Citazione|Mi dissero che la trasposizione letteraria scadente avrebbe dovuto essere mirata a un pubblico di dodicenni [...] sarebbe stata probabilmente disastrosa per me a livello artistico. [...] L'insistenza da parte mia nel riproporre il romanzo originale e non fare la trasposizione: erano semplicemente furiosi. Infine riconobbero che c'era una ragione legittima per ripubblicare il romanzo, anche se sarebbe costato loro dei soldi. Fu una vittoria non solo di obblighi contrattuali ma anche di principi teorici.|Philip K. Dick<ref>{{cita web|url=http://www.philipkdickfans.com/literary-criticism/frank-views-archive/philip-k-dicks-final-interview/|titolo=A final interview with science fiction's boldest visionary, who talks candidly about Blade Runner, inner voices and the temptations of Hollywood|autore=John Boonstra|accesso=23 settembre 2014|lingua=en}}</ref>|[I was] told the cheapo novelization would have to appeal to the twelve-year-old audience [...] [it] would have probably been disastrous to me artistically. [...] That insistence on my part of bringing out the original novel and not doing the novelization – they were just furious. They finally recognized that there was a legitimate reason for reissuing the novel, even though it cost them money. It was a victory not just of contractual obligations but of theoretical principles.|lingua=en}}
Tuttavia una versione letteraria del film, intitolata ''Blade Runner: a Story of the Future'' fu scritta da [[Les Martin]] e pubblicata nel 1982. ''Il cacciatore di androidi'' venne infine ristampato nel 1987 come ''[[tie-in]]'' al film, con la locandina della pellicola come copertina e il titolo originale tra parentesi sotto al titolo ''Blade Runner''<ref>{{cita web|url=https://www.randomhouse.com/book/40612/blade-runner-movie-tie-in-edition-by-philip-k-dick|titolo=Blade Runner (Movie-Tie-In Edition)|editore=Random House|accesso=23 settembre 2014|lingua=en}}</ref>. La [[Marvel Comics]] ha pubblicato nel settembre 1982 un adattamento a fumetti del film intitolato ''A Marvel Comics Super Special: Blade Runner'', sceneggiato da [[Archie Goodwin (fumettista)|Archie Goodwin]].
 
Un amico di Dick, [[K. W. Jeter]], scrisse tre romanzi ufficialmente autorizzati come seguito della storia di Deckard, cercando di risolvere le differenze tra il film e il libro originale. I tre volumi sono:
*''Blade Runner 2'' (''Blade Runner 2: The Edge of Human'', 1995), traduzione di Sergio Mancini, I Romanzi Sonzogno, Sonzogno, 1997, ISBN 8845409686<ref>{{Catalogo SF|1041167|nome=Blade Runner 2}}</ref>
*''Blade Runner. La notte dei replicanti'' (''Blade Runner 3: Replicant Night'', 1996), traduzione di [[Gianni Montanari]], Il Libro d'Oro 94, Fanucci Editore, 1997, ISBN 8834705572<ref>{{Catalogo SF|1041166|nome=Blade Runner. La notte dei replicanti}}</ref>
*''Blade Runner 4: Eye and Talon'', 2000<ref>{{cita|Brooker|Christy Gray, ''Originals and Copies: The Fans of Philip K. Dick, Blade Runner and K. W. Jeter''|pp. 142-156}}.</ref>.
 
=== Videogiochi ===
Esistono due [[videogioco d'avventura|videogiochi d'avventura]] basati ufficialmente sul film:
*''[[Blade Runner (videogioco 1985)|Blade Runner]]'', sviluppato da [[CRL Group]] nel 1985 per [[Commodore 64]], [[Sinclair ZX Spectrum]] e [[Amstrad CPC]], presenta delle musiche ispirate a Vangelis.
*''[[Blade Runner (videogioco 1997)|Blade Runner]]'', prodotto da [[Westwood Studios]] e pubblicato nel 1997 per [[PC]]<ref>{{cita web|url=http://www.brmovie.com/BR_Game_MW01.htm|titolo=The Blade Runner Game|accesso=23 settembre 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080714055512/http://www.brmovie.com/BR_Game_MW01.htm|data=14 luglio 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Sequel ==