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E’ ricordato come [[Legatus Augusti pro praetore|legato]] della [[Spagna Ulteriore]] negli anni [[27 a.C.|27]]-[[22 a.C.]] sotto l'imperatore [[Augusto (impratore romano)|Augusto]]. Rimase, pertanto in [[Lusitania]] per 5 anni ed al principio del suo mandato, con una rapida marcia salvò l’esercito da un attacco a sorpresa ordito dal popolo degli [[Asturi]] ed ottenne una vittoria campale, un’eccezione per campagne di questo genere, occupando poi la loro capitale [[Lancia (Spagna)|Lancia]] e molti punti strategici<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', LIII, 25, 8.</ref>.
 
Al termine del primo biennio di campagne fondava la [[colonia romana|colonia]] di [[Merida|Emerita Augusta]] ([[25 a.C.]]) con i veterani delle legioni ''[[Legio V Alaudae|V Alaudae]]'' e ''[[Legio X Gemina|X Gemina]]''. Durante il suo mandato coniò un [[denario]] sul quale era rappresentato il viso di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] e sul retro era riportato il suo nome con la dicitura ''P. CARISIVS LEG AVGVSTI'', ma [[Cassio Dione Cocceiano|Dione]] lo accusò di sprechi e crudeltà<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], (''Storia di Roma'', LIV, 5, 1)<ref>.
 
Combattè nuovamente contro una sollevazione tra gli [[Asturi]] nel [[22 a.C.]], a fianco del nuovo legato della [[Tarraconense]], un certo [[Gaio Furnio]]<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia di Roma'', LIV, 5, 2.</ref> ([[console romano|console]] nel [[17 a.C.]]).
 
{{vedi anche|guerre cantabriche}}