Nefropatia da mezzo di contrasto: differenze tra le versioni
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{{disclaimer|medico}}
{{Malattia
|nome = Nefropatia da mezzo di contrasto
}}
La '''nefropatia da mezzo di contrasto''' è una condizione patologica caratterizzata da [[insufficienza renale acuta|danno renale acuto]] conseguente all'uso di [[mezzo di contrasto|mezzi di contrasto]] radiologici. Essa rappresenta una causa frequente di insufficienza renale acuta, nonché una possibile complicanza di molte procedure [[diagnostica per immagini|diagnostiche]] e interventistiche, in particolare le [[angioplastica coronarica|angioplastiche coronariche]].<ref name=Nash>{{cita pubblicazione |autore=Nash K, Hafeez A, Hou S |titolo=Hospital-acquired renal insufficiency |rivista=Am. J. Kidney Dis. |volume=39 |
== Definizione ==
La nefropatia da mezzo di contrasto si definisce come un aumento della [[creatinina]] sierica ≥25% o ≥0.5 mg/dl rispetto ai valori precedenti dopo 48 ore dalla somministrazione del mezzo di contrasto.<ref>{{cita pubblicazione |autore=Mehran R, Aymong ED, Nikolsky E |etal= sì |titolo= A simple risk score for prediction of contrast-induced nephropathy after percutaneous coronary intervention: development and initial validation |rivista=J. Am. Coll. Cardiol. |volume=44 |
== Epidemiologia ==
Nella popolazione generale il rischio, in termini di [[incidenza (epidemiologia)|incidenza]], di sviluppare una nefropatia da mezzo di contrasto è del 2%.<ref name="Ronco">{{cita pubblicazione |autore=Ronco C, Maioli M, Lorusso V, Cruz DN, Stacul F |titolo=[Contrast-induced nephropathy: the VIKISAFE study group statement] |rivista=G Ital Nefrol |volume=29 |
Nei pazienti con [[cardiopatia ischemica]], però, l'incidenza risulta superiore: uno studio pubblicato nel 2011 ha evidenziato un'incidenza di nefropatia acuta, dopo l'esposizione al mezzo di contrasto, pari al 12% nei pazienti sottoposti ad angioplastica urgente per [[infarto miocardico acuto]] di tipo [[STEMI]], 9.2% nei pazienti con angina instabile o infarto [[NSTEMI]] e 4.5% nei pazienti sottoposti ad angioplastica di elezione (non urgente); in tutti i gruppi i pazienti avevano funzionalità renale normale o lievemente ridotta.<ref name="Hogan">{{cita pubblicazione |autore=Hogan S, Gurm HS |titolo=Preventing contrast-induced nephropathy in patients undergoing primary PCI |rivista=J Invasive Cardiol |volume=23 |
== Patogenesi ==
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== Prevenzione ==
Il rischio di nefropatia è strettamente legato alla dose di mezzo di contrasto somministrata.<ref name="Mehran">{{cita pubblicazione |autore=Mehran R, Nikolsky E |titolo=Contrast-induced nephropathy: definition, epidemiology, and patients at risk |rivista=Kidney Int. Suppl. |
La maggior parte degli autori sono concordi nel ritenere che un'adeguata [[idratazione]] del paziente prima della procedura sia utile nel ridurre il rischio. Tra le [[soluzione (chimica)|soluzioni]] per infusione utilizzate allo scopo vi sono la [[soluzione fisiologica]] e varie preparazioni contenenti [[bicarbonato di sodio]]. Quest'ultimo è utilizzato in base all'ipotesi che l'alcalinizzazione delle urine protegga il rene dai radicali liberi dell'ossigeno; tuttavia non vi sono, al momento, evidenze sperimentali della sua efficacia.<ref name="Zoungas">{{cita pubblicazione |autore=Zoungas S, Ninomiya T, Huxley R, ''et al.'' |titolo=Systematic review: sodium bicarbonate treatment regimens for the prevention of contrast-induced nephropathy |rivista=Ann. Intern. Med. |volume=151 |
== Note ==
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{{Patologie dell'apparato urinario}}
{{Portale|
[[Categoria:Malattie dell'apparato urinario]]
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