Bolla pontificia: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche ==
Il testo della bolla poteva iniziare con un solo rigo redatto a grandi lettere (''litterae elongatae''). In esso in genere sono contenuti due elementi: il nome del Papa (senza il numerale: quindi ''Pius'' e non ''Pius IX''), il titolo del Papa, ''episcopus'' (vescovo) seguito dalla ''formula humilitatis'' che suona ''servus servorum Dei'' (servo dei servi di Dio"). La prima frase (l'incipit), spesso una citazione biblica, in tempi recenti ha spesso indicato il documento stesso (come esempio, di un'enciclica, citiamo: ''Rerum novarum'').

Il corpo del testo non aveva alcun formato speciale e spesso aveva un'impostazione molto semplice. La parte conclusiva conteneva in genere una ''datatio'' in cui venivano indicati il luogo in cui il documento era stato scritto, il giorno, il mese e l'anno del pontificato del papa. Seguivano le firme ed infine il sigillo.
 
Il papa, per le bolle più solenni, usava firmare (almeno in parte) il documento di proprio pugno: in questo caso allora veniva usata la formula ''Ego [nome] Catholicae Ecclesiae Episcopus'' ("Io, [nome] Vescovo della Chiesa cattolica"). Alla firma del papa in questo caso seguivano alcuni segni di corroborazione (rota e benevalete), le firme dei testimoni e poi in ultimo il sigillo.