Appunti di viaggio su moda e città: differenze tra le versioni

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Wim Wenders conversa con lo stilista giapponese [[Yohji Yamamoto]] sul processo creativo e sul rapporto fra moda e cinema. Si interroga su quali possano essere i metodi di lavoro e le fonti di ispirazione di un designer visionario. Yamamoto riflette sulla bellezza dell'asimmetria, fa osservazioni sartoriali sul libro di [[August Sander]] "Uomini del ventesimo secolo" e prepara ciò che Wenders descrive come il “ montaggio” delle sue sfilate. Il film è un'indagine sul linguaggio mutevole del cinema di Wenders - la celluloide e l'elettronica - e il linguaggio mutevole della moda di Yamamoto - "il fluido e il solido, il fugace e il permanente, il fuggitivo e lo stabile". Lo spunto narrativo è il dono fatto al regista da parte dell'attrice [[Solveig Dommartin]] di una giacca e di una camicia disegnate dallo stilista.<ref>https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/appunti-di-viaggio-su-moda-e-citt-/27001/</ref>
 
<ref></ref>== Produzione ==
Il film è liberamente incentrato su una serie di interviste con Yamamoto, intervallate da filmati del suo atelier, dei lavori precedenti e del suo spettacolo imminente.<ref>https://wimwendersstiftung.de/en/film/notebook-on-cities-and-clothes/</ref>
 
== Distribuzione ==