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Nel 1814 pubblicò l'opera intitolata ''Ricerche storico-critiche intorno alla tolleranza religiosa degli antichi romani''.
Rientrato alla Casanatense nel [[1816]], fu promosso teologo della stessa istituzione; in questo periodo guadagnò la stima di importanti figure religiose, in primis di papa Pio VII ma anche dei cardinali Cacciapiatti e Naro dei quali divenne teologo, e quella di membri delle famiglie regnanti come l'imperatore d'Austria, Maria Luigia di Borbone e del re di Sardegna Vittorio Emanuele I che, avendo diritto di scegliere i vescovi delle sedi afferenti al ducato di Genova, il 24 giugno 1920 lo nominò vescovo di Savona e Noli.
Ricevuta la conferma pontificia il successivo
Prese possesso delle sedi, nel frattempo unite ''aeque principaliter'' (la diocesi di Noli, vacante da alcuni anni, era già amministrata dai vescovi di Savona), nella successiva domenica di sessagesima (febbraio 1821).
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
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