Vincenzo Macchi di Cellere (diplomatico): differenze tra le versioni

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Qui sposò Dolores Josefa Cobo Salas, da cui ebbe [[Agnese Macchi]], divenuta poi imprenditrice industriale di fama in Argentina, e Stefano, ufficiale di cavalleria dell'[[Esercito Cobelligerante Italiano|Esercito italiano]]. In [[Argentina]], a cui rimase molto legato, si adoperò per il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini italiani immigrati, che avevano generato una vera e propria colonia: Macchi mise in discussione gli investimenti superficiali effettuati dai governi antecedenti, investendo in cultura e scuole. Durante l'epidemia di [[colera]] del 1910-11, Macchi protestò contro i metodi assunti dal governo contro gli immigrati italiani in arrivo, e le misure restrittive eccessive che secondo Macchi violavano la Convenzione sanitaria internazionale. Il governo italiano arrivò a sospendere il flusso migratorio con un decreto del luglio 1911, cosicché l'Argentina si vide costretta a rivalutare la posizione degli immigrati italiani nella società, ammettendone l'utilità e il contributo economico.
 
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{Cita web|url=https://timesmachine.nytimes.com/timesmachine/1913/10/08/100409649.pdf|titolo=Italy's New Ambassador. Count Macchi di Cellere Named to Succeed Confalioneri|lingua=en|formato=pdf}}</ref> s'impegnò per mantenere sicura la volontà di neutralità dell'Italia nella [[prima guerra mondiale]], smentendo le voci di un'entrata nel conflitto già nel [[1914]]; allo stesso tempo cercò di sminuire la propaganda tedesca dell'ambasciatore e del ministro che avevano conquistato le prime pagine dei giornali americani, tramite «una costante attività di contropropaganda che impegnò Macchi per tutto il periodo bellico, e per la quale attinse anche a risorse personali».<ref name=":0">Nicolosi, DIB, 2006{{cita|DBI}}</ref> Successivamente, curò i rapporti fra Italia e Stati Uniti, in prima persona, durante e dopo il conflitto, facendosi promotore di pace e di importanti accordi.<ref name=":0" />
 
Morì a causa di un'ischemia a [[Washington]].<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/1919/10/21/archives/count-di-cellere-retiring-italian-ambassador-dies-on-operating.html|titolo=Count di Cellere, Retiring Italian Ambassador, Dies on Operating Table in Washington|accesso=2018-11-02}}</ref>