Cellamare: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il cantautore|Ron}}
A Cellamare abitano 4 gatti e 6 pecore
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cellamare
|Panorama = Castello Caracciolo in piazza.jpg
|Didascalia = Castello Caracciolo
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Stemma = Cellamare-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Bari
|Amministratore locale = Gianluca Vurchio<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito = [[lista civica]] Insieme per Cellamare
|Data elezione = 27-5-2019
|Data istituzione = [[Proclamazione del Regno d'Italia|17 marzo 1861]]
|Abitanti = 5727
|Note abitanti = {{Istat|072|18|2021}}
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2021
|Sottodivisioni = Cocevole
|Divisioni confinanti = [[Capurso]], [[Casamassima]], [[Noicattaro]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1339
|Diffusività =
|Nome abitanti = cellamaresi
|Patrono = [[Amatore di Cordova|sant'Amatore]]
|Festivo = 30 aprile
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Cellamare (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cellamare all'interno della città metropolitana di Bari
}}
 
'''Cellamare''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:5727}} abitanti della [[città metropolitana di Bari]] in [[Puglia]]. Vi si conserva il vecchio castello baronale di origine medievale (XIII secolo), ma ricostruito e riadattato da fortezza militare a residenza signorile nel XVI secolo. Nelle campagne, sulla via per [[Rutigliano]], si conserva un [[menhir]] di imprecisata datazione.
 
== Geografia fisica ==
Il centro abitato è 12&nbsp;km a sud-est della città di [[Bari]].
Il territorio comunale è posto ai margini meridionali della [[Terra di Bari (regione storica)|conca di Bari]]; confina con [[Capurso]], [[Casamassima]] e [[Noicattaro]], risultando il [[Comune (Italia)|comune]] meno esteso dell'intera città metropolitana<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/puglia/provincia-di-bari/23-comuni/superficie/|titolo=Comuni della Città Metr. di Bari per superficie territoriale|sito=TuttItalia.it|accesso=8 giugno 2020}}</ref>.
 
== Storia ==
=== Preistoria ===
Nel territorio di Cellamare non vi sono tracce di insediamenti risalenti all'[[età della pietra]]. Solo verso il [[XV secolo a.C.]], nell'[[età del bronzo]], la vita si affaccia nella zona detta ''Cocevole'', ad un paio di chilometri dal paese, sulla via vecchia per [[Casamassima]]. È qui che si sviluppò il primo insediamento nell'area dell'odierna Cellamare.
 
Dai numerosi reperti ritrovati nella zona è facile dedurre che si trattò di un insediamento di eccezionale importanza e che occupò una grande area di territorio. La posizione favorevole derivava dal fatto che l'avvallamento che oggi si osserva era un importante via canale (solco torrentizio) che partiva da [[Monte Sannace]], presso [[Gioia del Colle]], proseguendo in direzione della vicina Cellamare e di ''Azetium'', che si trovava tra [[Noicattaro]] e [[Rutigliano]], e passando dinanzi alla chiesetta rurale dell'Annunziata, nel territorio di Rutigliano, sfociava nell'[[Adriatico]] dove oggi è la baia di San Giorgio a sud di [[Bari]].
 
Le attività praticate erano la [[pastorizia]] e l'[[agricoltura]]. La maggior parte dei reperti, riportati in superficie durante i lavori di trasformazione delle colture, è andata persa. Non sono pochi i contadini, i più anziani, che possono testimoniare che gli [[Aratro|aratri]] meccanici hanno fatto riaffiorare decine di lastroni calcarei, cocci, anse ed oggetti di pietra. Nella stessa zona si trovano, come dicono i contadini, i "paretoni". Si tratta delle "muragge", ossia muri formati di pietre, poste le une sulle altre con bravura e perizia, senza [[Malta (materiale)|malta]], a secco.
 
Diversi storici ritengono si tratti di monumenti sepolcrali, i "[[dolmen]]". Esistono tre principali tipi di dolmen: il primo è costituito da una galleria con lastroni di pietra laterali, sormontati da altri lastroni, poi coperti da un cumulo di pietrame a forma ellittica; il secondo consiste in un sarcofago in pietra, ricoperto come il precedente da pietrame a forma ellittica; il terzo, più modesto, consta di un piccolo sarcofago monolitico coperto da un minuscolo cumulo di pietre. Quest'ultimo tipo è quello presente nel territorio di Cellamare, in agro Cocevole.
 
=== Medioevo ===
Le origini di Cellamare si fanno risalire al [[secolo XI]]; l'unico documento attendibile in tal senso può essere considerato uno statuto delle città e delle terre appartenenti all'[[Arcidiocesi di Bari]], compilato nel [[1171]] dall'[[arcivescovo]] Rainaldo nel quale per la prima volta si cita una località di nome Cellamare o Cellamarii.
 
Alcuni storici sono invece concordi nel segnalare l'esistenza di questo sito o villaggio di pastori e contadini in concomitanza con le escursioni saracene. Si racconta infatti che nel [[988]] i [[Saraceni]] attuarono una delle più feroci incursioni nel territorio intorno a [[Bari]], depredando le popolazioni ed incendiando le loro abitazioni. Dopo aver distrutto [[Ceglie del Campo|Ceglie]] e [[Valenzano]] si trasferirono nel territorio di [[Capurso]], ma qui furono respinti ed uccisi dai capursesi e cellamaresi. La zona ancora oggi viene chiamata Massaracina per ricordare il massacro dei saraceni.
 
In quanto al toponimo "Cellamare" gli storici rimandano all'episodio riguardante l'arcivescovo di Bari Giovanni V, che a seguito della distruzione di [[Bari]] perpetrata dal sovrano [[Normanni|normanno]] [[Guglielmo il Malo]] si rifugiò col suo seguito nel territorio che da allora mutò il nome da Cella Amoris in Cella Amaris per sottolineare il dolore degli esuli.
 
Si ignora come e quando Cellamare si tramutò in [[feudo]]. Il primo signore di cui si hanno notizie è Roberto Venato. Gli successe il fratello Galeotto Venato, morto nel [[1294]]. Con la sua scomparsa il feudo di Cellamare passò al Regio Fisco, cioè allo Stato per mancanza di eredi. Trasformatosi nuovamente in feudo nel [[1407]], Cellamare fu appannaggio di diverse famiglie (Sandionigi, Di Sangro, Marra, Giudice Caracciolo), fino a quando con l'avvento di [[Gioacchino Murat|Murat]] passò al [[regno di Napoli]].
 
[[File:Cellamare - Statua di Sant'Amatore.JPG|thumb|Statua di Sant'Amatore]]
 
== Il santo patrono: sant'Amatore ==
[[Amatore di Cordova|Amatore]] nacque a Tucci, identificabile oggi con [[Martos]] in [[Andalusia]]. Apprese dai genitori ad amare Dio e il prossimo, specie i sofferenti. Perduta la madre, il padre prese Amatore e gli altri figli e si trasferì a [[Cordova]] per mandarli a scuola. Il suo maestro fu il dotto e santo [[vescovo]] [[Eulogio di Cordova|Eulogio]], anch'egli futuro [[martire]].
 
Infuriando la persecuzione [[Islam|musulmana]], si unì ad un [[monachesimo|monaco]] di nome Pietro, a Ludovico (fratello di Paolo, [[diacono]] e martire), entrambi cordovesi, e si lanciò con loro alla conquista delle anime. Furono catturati e trucidati, e i loro corpi furono gettati nel fiume [[Guadalquivir]] il 30 aprile [[855]]. Dopo alcuni giorni i tre cadaveri, trovati sulla spiaggia di Beta, furono raccolti da mani pietose.
 
Il [[papa Clemente X]] dava la [[reliquia]] insigne di sant'Amatore al [[Duca]] di [[Giovinazzo]], Domenico De Iudice, mossosi a [[Roma]] in missione di ubbidienza con Pietro di Aragona, [[luogotenente]] del [[Re di Napoli]]. Il Duca di Giovinazzo la donava a Cellamare verso l'anno [[1670]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa della Santissima Annunziata ===
L'attuale chiesa della Santissima Annunziata è costruita sulle fondamenta di un'altra antica chiesa, edificata dall'arcivescovo Rainaldo ([[1171]]-[[1188]]). La nuova chiesa fu costruita nel [[1854]] sotto l'arcivescovo di Bari Michele Basilio Clary, come si rileva dall'epigrafe posta sotto l'[[architrave]] della porta maggiore.
 
La pianta è ad una [[navata]] con tre cappelle per lato. All'interno è possibile ammirare un pregevole dipinto su tavola raffigurante lo "sposalizio di Santa Caterina". Il dipinto è attribuito alla scuola fiorentina del [[XII secolo]].
 
Sullo stesso piano della facciata si eleva la torre campanaria, costituita da grossi conci in pietra e divisa in due ordini. Quello inferiore ha una luce quadrilobata in cornice circolare; l'ordine superiore, che si sopraeleva dall'altezza della chiesa, è la cella campanaria con [[Lesena|lesene]] angolari e [[bifore]].
 
=== Torre dell'Orologio ===
La Torre Civica, comunemente chiamata Torre dell'Orologio, si erge in largo Don Bosco di fronte alla chiesa matrice. Realizzata nel [[1923]], è composta da un basamento trapezoidale. Una piccola scaletta interna conduce al piano del loggiato dotato di quattro bifore, una su ogni lato, costituite da tre colonnine in pietra locale. Il secondo piano è decorato da una scultura a [[bassorilievo]] che raffigura lo stemma comunale.
 
=== Il menhir di Cellamare ===
In territorio di Cellamare, e precisamente al confine con il territorio di [[Noicattaro]], strada della Cappella, sulla via per [[Rutigliano]], è ubicato un [[menhir]]. Quel blocco di [[Roccia|pietra]], su cui è incisa la parola "NOJA", ha un grande valore archeologico ed ha millenni di vita.
 
Come i [[dolmen]], anche i menhir, per molto tempo, hanno stuzzicato la fantasia popolare. Il significato di questi [[Monolito|monoliti]] è tuttora oggetto di studi. Diversi sostengono che la loro funzione fosse quella di segnalare il confine tra territori. Non manca chi sostiene che fossero punti di riferimento per la viabilità dell'epoca.
 
Il termine proviene dal [[Lingua bretone|bretone]] e letteralmente significa "pietra lunga" ("men"=pietra, "hir"=lunga). Il menhir di Cellamare è un segno dimostrativo (forse unico) del sistema antico divisionale dei territori amministrativi.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Cellamare}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti nel comune al 31 dicembre 2016 erano 26<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2013/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2013 per sesso e cittadinanza}}</ref>.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
Cellamare dispone di una scuola materna, una scuola elementare e una scuola media.
 
=== Televisione ===
Nell'aprile del [[2015]] si sono svolte delle riprese nel centro storico di Cellamare per la sitcomedy ''I Comisastri 3'' di Piero Bagnardi, in onda sulla rete locale ''Antenna Sud''.
 
=== Eventi ===
L'ultima domenica di aprile per l'intera mattinata è presente il cosiddetto mercato generale. Nel pomeriggio c'è il [[rievocazione storica|corteo storico]] per rievocare la consegna delle reliquie di sant'Amatore alla chiesa matrice di Santa Maria Annunziata.
 
La domenica successiva, che è la prima di maggio, c'è la [[celebrazione eucaristica]] officiata nella chiesa di Santa Maria Annunziata, e la [[processione]]. In serata [[fuochi artificiali]] e concerto di [[musica classica]] in piazza Aldo Moro.
 
;Altri appuntamenti
* Pasqua: riti e processioni della [[Settimana Santa]]
* Natale: [[presepe]] artistico in piazza don Bosco; presepe vivente nel borgo antico del paese
* San Raffaele Arcangelo: seconda festa patronale del paese, si svolge la prima domenica di ottobre.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Strade provinciali della città metropolitana di Bari}}
 
Il principale asse viario che serve Cellamare è la [[Strada statale 100 di Gioia del Colle]] che corre a ovest del centro urbano.
 
La [[stazione ferroviaria]] più vicina è a 4&nbsp;km, nel comune di [[Capurso]], sulla linea ferroviaria delle [[Ferrovie del Sud-Est]]. Gli autobus delle [[Ferrovie del Sud-Est]] collegano, comunque, Cellamare con i comuni di Bari, Capurso, Triggiano, Noicattaro e Rutigliano.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicola Ronchi |Inizio = 24 giugno 1985 |Fine = 2 giugno 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicola Ronchi |Inizio = 2 giugno 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Marisa Santa Mariani |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[Lista civica|Coalizione civica]] di [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Marisa Santa Mariani |Inizio = 14 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[Alleanza Nazionale]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Laporta |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[Lista civica|Coalizione civica]] di [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Laporta |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 26 maggio 2014 |Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele De Santis |Inizio = 26 maggio 2014 |Fine = 27 maggio 2019 |Partito = [[Lista civica]]: Uniti per cellamare |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianluca Vurchio |Inizio = 27 maggio 2019 |Fine = ''in Carica'' |Partito = [[Lista civica]]: Insieme per Cellamare |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Spagna|Martos}}<ref>{{cita web|url=http://www.cellamare.org/index.php?option=com_content&view=article&id=317%3Atra-cellamare-e-martos-patto-di-gemellaggio-sabato-28-giugno-la-firma&Itemid=54|titolo= Tra Cellamare e Martos patto di gemellaggio|accesso=22 agosto 2011}}</ref>
 
== Sport ==
Le due squadre di calcio di Cellamare sono: l'A.S.D. Cellamare 2005, che milita nel girone A [[Puglia|pugliese]] di [[Promozione (calcio)|promozione]], e A.S.D. New Team Cellamare, fondata nel 2008, che ha disputato il campionato regionale di Seconda Categoria. Per la pallavolo, la Polisportiva Libertas ASD 1979 milita in prima e seconda divisione maschile.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.cellamare.ba.it|Sito comunale}}
 
{{Comuni della città metropolitana di Bari}}
 
{{Controllo di autorità}}
 
[[Categoria:Comuni della città metropolitana di Bari]]