Leopoldo Marco Antonio Caldani: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Caldani - Institutiones pathologicae, 1776 - 3022971 V00170 00000004.tif |thumb|Frontespizio delle ''Institutiones pathologicae'']]
Dopo gli studi primari, si laureò in [[medicina]] e [[filosofia]] all'[[Università di Bologna]] il 12 ottobre [[1750]]. Lavorò inizialmente come assistente nell'ospedale di S. Maria della Morte, svolgendovi anche ricerche sperimentali di anatomia e fisiologia che lo imposero all'attenzione del mondo medico e scientifico. La sua reputazione di giovane e promettente scienziato si diffuse rapidamente tanto che fu ammesso all'[[Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna|Accademia dell'Istituto delle Scienze di Bologna]] e, nel [[1755]], il Senato Bolognese gli conferì la cattedra di ''medicina pratica'' all'Università di Bologna.
 
Il Caldani aveva richiamato subito l'attenzione del mondo scientifico per i suoi studi sperimentali sull'elettricità animale e per aver aderito alla dottrina fisiologica di [[Albrecht von Haller]] della ''irritabilità e sensibilità animale'', che tuttavia contribuì a rivedere criticamente. Proprio l'adesione alla teoria Halleriana lo coinvolse in aspre polemiche nel tradizionale mondo accademico bolognese, tanto che il Caldani, amareggiato per la dura ostilità dei colleghi, maturò la decisione di lasciare Bologna e nel [[1760]] si trasferì a [[Venezia]], dove esercitò la medicina, subito con grande successo.
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In questo periodo, numerose [[università]] italiane e europee gli offrirono cattedre. Nel [[1764]] infine accettò la cattedra di ''medicina teorica'' dell'[[Università degli Studi di Padova]] offertagli dai Riformatori dello Studio. All'Università di Padova il Caldani fu professore per oltre 40 anni, fino al [[1806]], succedendo a [[Giovanni Battista Morgagni]] sulla cattedra di anatomia nel [[1772]]. Nel [[1758]] si era già recato a Padova per ascoltare le lezioni di Morgagni e conoscerlo di persona.
 
Tuttavia nell'ambiente accademico e nei salotti era nota la sua rivalità e antipatia verso il Morgagni, della cui opera scientifica non comprese (o non volle riconoscere) del tutto l'importanza, e che, in pubblico, soleva chiamare ironicamente ''Sua MaestaMaestà Anatomica'' e in privato ''principe de' macellai''. Il Morgagni lo ricambiava in ugual misura, e anzi cercò di ostacolarne l'ascesa accademica, vedendo in lui un possibile successore in grado di eguagliarne la fama.
 
Caldani, figura di grande notorietà nell'ambiente biomedico italiano e europeo di fine Settecento, dal punto di vista scientifico fornì contributi originali in anatomia, fisiologia e patologia e fu anche stimatissimo anche come medico pratico, sebbene oggi il suo nome non sia tra i più ricordati del periodo (perlomeno non ai livelli di Spallanzani, Haller o dello stesso Morgagni). Ciò è dimostrato dai numerosi contatti epistolari costanti con tutti i maggiori scienziati europei a lui contemporanei e dall'appartenenza a svariate accademie scientifiche, tra cui l'Accademia Nazionale delle Scienze, la [[Royal Society]] di [[Londra]], l'Accademia delle Scienze di [[Berlino]] e la Società Reale delle Scienze di [[Gottinga]].