Spam: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichetta: Annullato
m Annullate le modifiche di 80.180.176.122 (discussione), riportata alla versione precedente di Potenza2021
Etichetta: Rollback
Riga 23:
Per definizione lo spam viene inviato senza il permesso del destinatario ed è un comportamento ampiamente considerato inaccettabile dagli [[Internet Service Provider]] (ISP) e dalla maggior parte degli utenti di Internet. Mentre questi ultimi trovano lo spam fastidioso e con contenuti spesso offensivi, gli ISP vi si oppongono anche per i costi del traffico generato dall'invio indiscriminato.
 
Sondaggi hanno indicato che al giorno d'oggi lo spam è considerato uno dei maggiori fastidi di Internet; l'invio di questi messaggi costituisce una violazione del contratto "''Acceptable Use Policy''" ("condotta d'uso accettabile") di molti ISP e pertanto può portare all'interruzione dell'abbonamento ([[account]]) del mittente. Un gran numero di spammer utilizza intenzionalmente la [[frode informatica|frode]] per inviare i messaggi, come l'uso di informazioni personali false (come nomi, indirizzi, numeri di telefono) per stabilire account disponibili presso vari ISP. Per fare questo vengono usate informazioni anagrafiche false o rubate, in modo da ridurre ulteriormente i costi. Questo permette di muoversi velocemente da un account a un altro appena questo viene scoperto e disattivato dall'ISP. Gli spammisti usano software creati per osservare connessioni Internet con scarsa sicurezza, che possono essere facilmente dirottate in modo da immettere i messaggi di spam direttamente nella connessione dell'obiettivo con il proprio ISP. Questo rende più difficile identificare la posizione dello spammista e l'ISP della vittima è spesso soggetto di aspre reazioni e rappresaglie da parte di attivisti che tentano di fermare lo spammista. Entrambe queste forme di spamming "nascosto" sono illegali, tuttavia sono raramente perseguite per l'impiego di queste tattiche (bruco mela).
 
I mittenti di posta elettronica pubblicitarie affermano che ciò che fanno non è spamming. Quale tipo di attività costituisca spamming è materia di dibattiti, e le definizioni divergono in base allo scopo per il quale è definito, oltre che dalle diverse legislazioni. Lo spamming è considerato un reato in vari paesi e in Italia l'invio di messaggi non sollecitati è soggetto a sanzioni. Di recente l'argomento è stato oggetto in Italia di un provvedimento generale del [[Garante per la protezione dei dati personali]] ([http://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-07-26&atto.codiceRedazionale=13A06417&tipoSerie=serie_generale&tipoVigenza=originario Gazz. Uff. 174/2013]).