Simon Fraser, XV Lord Lovat: differenze tra le versioni

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Ritiratosi dal servizio di riserva nel 1937 fece domanda per rientrarvi nel 1939, quando ormai lo scontro bellico con la Germania sembrava ormai inevitabile, ottenendo il grado di [[capitano]] delle Guardie Scozzesi.<ref name=":0" /> Nel 1940 si arruolò come volontario nei neonati [[British Commandos]], prendendo parte l'anno successivo all'[[operazione Claymore]] presso le isole Lofoten.<ref name=":0" />
 
Nel 1942, promosso [[maggiore]], partecipò assieme Commando n°4 ad un raid presso il villaggio di [[Neufchâtel-Hardelot|Hardelot]], sulla costa francese.<ref name=":0" /> Divenuto [[Tenente colonnello|tenente colonellocolonnello]] e posto alla guida del medesimo Commando, prese parte al [[raid su Dieppe]], dove la sua unità distrusse una batteria di cannoni da 150 millimetri, divenendo poi l'unica durante l'intera operazione a portare a termine il compito assegnato.<ref>{{Cita libro|nome=Narayan|cognome=Sengupta|titolo=Disaster at Dieppe: World War II's Little D-Day|url=https://books.google.it/books?id=5yZBDwAAQBAJ&pg=PA56&lpg=PA56&dq=lovat+150+mm+guns&source=bl&ots=sghRtqnEsF&sig=ACfU3U18xfGO3dfaMEhYuZdt4gu1lG7uCQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj5o9Wlisb0AhUN3qQKHSJ1CroQ6AF6BAgREAM#v=onepage&q=lovat%20150%20mm%20guns&f=false|accesso=2021-12-02|data=2017-11-16|editore=Lulu.com|lingua=en|ISBN=978-1-387-37414-4}}</ref>
 
Nel 1944 ottenne la promozione a [[brigadiere]], e venne messo a capo nella neoformata 1st Special Service Brigade, un'unità mista formata da membri dei British Commandos e dei [[Royal Marines]].<ref name=":1" /> Durante lo [[sbarco in Normandia]] guidò personalmente la sua unità durante l'assalto a [[Sword Beach]], accompagnato dal suo assistente e suonatore di [[Cornamusa scozzese|cornamusa]] [[Bill Millin]], a cui assegnò il compito di suonare per accompagnare gli uomini durante lo sbarco.<ref name=":1" /><ref>{{Cita news|url=https://www.economist.com/obituary/2010/08/26/bill-millin?story_id=16885894|titolo=Bill Millin|pubblicazione=The Economist|data=2010-08-26|accesso=2021-12-02}}</ref> Quando Millin gli fece notare che le direttive del Comando dell'esercito vietavano di suonare strumenti sul campo di battaglia, Lovat rispose: "Ah, ma quello è il Comando inglese, mentre io e te siamo scozzesi!".<ref>{{Cita libro|nome=Spencer|cognome=Tucker|titolo=D-Day : the essential reference guide|url=https://www.worldcat.org/oclc/983796236|accesso=2021-12-02|data=2018|OCLC=983796236|ISBN=978-1-4408-4975-6}}</ref> Dopo lo sbarco, le forze di Lovat (sempre anticipate dalla cornamusa di Millin) raggiunsero il [[ponte Pegasus]], in aiuto delle forze della [[6th Airborne Division]] che lo avevano conquistato dopo ore di combattimento notturno.<ref>{{Cita libro|nome=Stephen E.|cognome=Ambrose|titolo=Pegasus Bridge|url=https://books.google.com/books?id=rORO5qZfOEMC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA146&dq=lovat+pegasus+bridge&hl=it|accesso=2021-12-02|data=1988-11-15|editore=Simon and Schuster|lingua=en|ISBN=978-0-671-67156-3}}</ref> Il 12 giugno Lovat venne gravemente ferito dallo scoppio di una granata durante un'assalto a [[Bréville-les-Monts|Breville]],<ref>{{Cita libro|nome=Valmai|cognome=Holt|titolo=Major & Mrs Holt's definitive battlefield guide to the D-Day Normandy landing beaches|url=https://www.worldcat.org/oclc/855219712|accesso=2021-12-02|edizione=6th ed|data=2012|editore=Pen & Sword Military|OCLC=855219712|ISBN=978-1-78346-157-8}}</ref> venendo quindi evacuato e portato in madrepatria.<ref name=":1" />