Norah Borges: differenze tra le versioni

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Artista versatile, è entrata in contatto fin dalla sua giovane età con le correnti artistiche più innovative, sperimentando l'[[Espressionismo tedesco (pittura)|espressionismo]] e il [[cubismo]] e dedicandosi dai primi anni ventiVenti a forme espressive più intime e soggettive. Ha prodotto decine di opere: incisioni, stampe, litografie, dipinti, acquarelli, arazzi, ritraendo per lo più soggetti femminili, bambini, paesaggi contadini e urbani.
 
Nel corso della sua vita ha illustrato circa ottanta libri, scritti dagli autori più rilevanti della [[letteratura argentina]] e [[Letteratura latinoamericana|latinoamericana]] a lei contemporanea, fra cui il fratello, [[Jorge Luis Borges]], [[Adolfo Bioy Casares]] e [[Victoria Ocampo]]. Sotto lo pseudonimo di Manuel Pinedo ha scritto numerosi articoli di critica d'arte negli ''Anales de Buenos Aires'' (1946-1948).
 
Posta all'ombra del fratello, Jorge Luis Borges, e del marito, il critico spagnolo Guillermo de Torre, vissuta per decenni ai margini della scena pubblica, specie dopo la morte di questi, Norah Borges ha goduto di una certa fama negli anni ventiVenti e trentaTrenta del Novecento, per poi scomparire del tutto dalla considerazione critica fino all'inizio degli anni novantaNovanta,<ref>{{Cita libro|curatore=May Lorenzo Alcalá e Sergio Baur|titolo=Norah Borges : mito y vanguardia|url=https://www.mnbaneuquen.gov.ar:8200/wp-content/uploads/NoraBorgesenMNBA.pdf|accesso=13 agosto 2021|anno=2006|editore=MNBA-Neuquén|città=Neuquén|lingua=es|p=9|ISBN=}}</ref> quando la sua figura viene riscoperta grazie ad una serie di mostre museali sull'[[ultraismo]] e sulle avanguardie artistiche spagnole e argentine<ref>{{Cita libro|curatore=Juan Manuel Bonet|altri=IVAM Centre Julio González, 27 junio-8 septiembre, 1996, Museo Nacional de Bellas Artes de Santiago de Chile, 6 noviembre-26 noviembre 1996, Museo Nacional de Bellas Artes de Buenos Aires, 9 diciembre-8 enero 1997|titolo=El ultraísmo y las artes plásticas|anno=2006|editore=IVAM Centre Julio González|città=Valencia|lingua=es|ISBN=9788448212537}}</ref> e alcuni studi pioneristici sulla sua vita e la sua produzione artistica.<ref>{{Cita libro|autore=Patricia Artundo|titolo=Norah Borges : obra gráfica, 1920-1930|anno=1994|editore=Fondo Nacional de las Artes|città=Buenos Aires|lingua=es|OCLC=948057504}}</ref>
 
La rilettura della sua opera la colloca fra le protagoniste dell'avanguardia artistica ispanoamericana.<ref>{{Cita libro|curatore=Baur, Sergio Alberto|altri=Catalogo della Mostra 17 dicembre 2019 - 1º marzo 2020, tenuta al Museo Nacional de Bellas Artes (MNBA) a Buenos Aires|titolo=Norah Borges: una mujer en la vanguardia|anno=2019|editore=Asociación Amigos del Museo Nacional de Bellas Artes,|città=Buenos Aires|lingua=es|ISBN=9789509864191}}</ref>
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Leonor Fanny Borges Acevedo nacque a Buenos Aires il 4 marzo 1901, figlia dell'avvocato Jorge Guillermo Borges e di Leonor Acevedo Suárez, traduttrice di [[David Herbert Lawrence|D.H. Lawrence]], [[William Faulkner|Faulkner]], [[Katherine Mansfield]] e [[William Saroyan]].<ref>{{Cita news|autore=Davide Brullo|url=https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/norah-vera-borges-pittrice-spavalda-era-maschio-casa-1808724.html|titolo=Norah, la vera Borges. Pittrice spavalda, era il maschio di casa|pubblicazione=Il Giornale|data=9 gennaio 2020|accesso=9 agosto 2021}}</ref> Il nome Norah le venne assegnato dal fratello maggiore, [[Jorge Luis Borges]], con cui avrebbe sempre mantenuto un rapporto sereno. Di lui disse:<ref>{{Cita news|lingua=es|autore=Rodolfo Braceli|url=https://www.lanacion.com.ar/espectaculos/borges-el-hermano-de-norah-nid738738/|titolo=Borges, el hermano de Norah|pubblicazione=La Nacion|data=18 settembre 2005|accesso=9 agosto 2021}}</ref>
 
{{Citazione|Non abbiamo mai litigato perché eravamo diversi. A lui piaceva una cosa e a me un'altra. Ci completavamo. A me piaceva giocare, a lui piaceva leggere e guardare le tigri. A Georgie piaceva parlare e a me piaceva il silenzio… Nei miei quadri ho dipinto giovani silenziosi che vivono aspettando l'amore. E l'amore non arriva nei miei quadri. Ma loro lo aspettano. Questo dipingo.|3=Nunca nos peleamos porque éramos contrarios. A él le gustaba una cosa y a mí otra. Nos complementábamos. A mí me gustaba jugar, a él le gustaba leer y mirar tigres. A Georgie le gustaba conversar y a mí me gustaba el silencio… En mis cuadros he pintado jovencitos silenciosos que viven esperando amor. Y el amor no les llega en mis cuadros. Pero ellos lo están esperando. Eso pinto.|lingua=es|lingua2=it}}Norah trascorse la prima infanzia nel quartiere [[Palermo (Buenos Aires)|Palermo]] a nord di Buenos Aires, allora quasi un sobborgo, in una casa di due piani con giardino e una grande biblioteca che apparteneva al padre. All'età di undici anni scrisse il suo primo libro, da lei intitolato ''Versos por Norah Borges titulados “Poesía”, 1 tomo,'', contenente quattro poesie (''Primavera, Adiós (me alejo), Patria y Los héroes'') e un disegno a matita, forse la rappresentazione della patria; ritraeva una donna vestita da una tunica, con in mano una palma d'alloro.<ref name="LorenzoAlcal">{{Cita|Lorenzo Alcalá, 2006|p. 15}}.</ref>
 
=== Primo soggiorno in Europa (1914-1921) ===
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Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] nella Svizzera neutrale si era rifugiato un gruppo di artisti [[Espressionismo tedesco (pittura)|espressionisti tedeschi]] come [[Ernst Ludwig Kirchner|Ernst Kirchner]] e [[Karl Schmidt-Rottluff]], appartenenti a [[Die Brücke]], che possedevano una conoscenza approfondita della tecnica xilografica: Kirchner nel 1918 tenne un'importante mostra al [[Kunsthaus di Zurigo|Kunsthaus]] di Zurigo, e [[Karl Schmidt-Rottluff]] tra il 1917 e 1919 produsse una serie di venti xilografie su temi del Nuovo Testamento, motivi sperimentati anche da Norah.
 
I fratelli Borges ebbero l'opportunità di entrare in contatto sia con questo movimento artistico sia con altre correnti innovative, come il [[cubismo]] e il [[futurismo]]. In particolare l'influenza dell'espressionismo tedesco caratterizzò a lungo l'opera di Norah, a partire dalla sua prima incisione su legno, ''La tempestad calmada'' (1918), e dalle opere a soggetto biblico prodotte nello stesso anno: ''La Verónica'' e ''Cristo apaciguando las aguas.''.<ref>{{Cita libro|autore=Eamon McCarthy|titolo=A Style of One's Own|anno=2020|editore=University of Wales Press|città=Cardiff|lingua=en|opera=Norah Borges : "A Smaller, More Perfect World"|ISBN=9781786836311}}</ref><ref>María Elena Babino'', Norah Borges en España y la influencia del expresionismo alemán: continuidades y rupturas,'', in ''El arte foráneo en España: presencia e influencia,'', coord. Miguel Cabañas Bravo, Madrid: CSIC, 2005, pp. 167-178</ref>
 
Fra gli undici e i quattordici anni Norah Borges scrisse e illustrò il suo secondo libro di poesie, ''Notas lejanas'', composte fra [[Buenos Aires]] e [[Ginevra]], cui il fratello, una volta concluso il lavoro nel 1915, aggiunse il prologo. Il soggiorno della famiglia in Svizzera, iniziato nel 1915, si concluse nel 1918, con la fine della guerra.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.lanacion.com.ar/cultura/norah-borges-ilustradora-nid215752/|titolo=Norah Borges, ilustradora|autore=May Lorenzo Alcalá|sito=La nación|data=21 febbraio 2001|lingua=es|accesso=9 agosto 2021}}</ref>
 
==== Maiorca ====
Dal 1919 i Borges si trasferirono in [[Spagna]], dove Norah approfondì i suoi studi e prese parte ai movimenti avanguardisti. Dopo aver visitato per la prima volta [[Barcellona]], da maggio a dicembre del 1919, e da giugno 1920 a marzo 1921 si stabilì con la famiglia a [[Palma di Maiorca]]. A [[Valldemossa]], comune situato a nord-ovest dell'isola, i Borges strinsero amicizia con il critico d'arte e mecenate [[Juan Sureda Bimet]], che li introdusse nel mondo dell'intellighenzia maioranamaiorchina.
 
Norah conobbe il pittore svedese Sven Reinhold Westman, che forse collaborò con lei nella realizzazione del suo primo murale sulla facciata della pensione Nueva Continental, ''Las campesinas de Mallorca'', di cui rimane solo il nome. Sempre nel 1919 Norah realizzò un secondo murale, ''Virgen con niño,'', dipinto sui muri dell'Hotel de l'Artista de Valldemossa e acquisito nel 2004 dal Museu Es Baluard di Palma<ref>{{Cita news|lingua=es|autore=P. Giménez|url=https://www.ultimahora.es/noticias/cultura/2004/09/14/642429/el-museu-es-baluard-incorpora-a-su-fondo-un-mural-de-norah-borges.html|titolo=El Museu Es Baluard incorpora a su fondo un mural de Norah Borges|pubblicazione=Ultima hora|data=14 settembre 2004|accesso=13 agosto 2021}}</ref>; in quest'opera l'influenza dell'espressionismo tedesco, conosciuto durante il soggiorno a Ginevra e [[Lugano]], si combina con le forme primitive del primo cubismo.<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Francisca Lladó Pol|anno=2012|titolo=El viaje como generador del gusto. La respuesta de Norah Borges a la experiencia del viaje a Mallorca|rivista=Collección Actas|città=Zaragoza|pp=502-521|lingua=es}}</ref>
 
Norah conobbe il pittore svedese Sven Reinhold Westman, che forse collaborò con lei nella realizzazione del suo primo murale sulla facciata della pensione Nueva Continental, ''Las campesinas de Mallorca'', di cui rimane solo il nome. Sempre nel 1919 Norah realizzò un secondo murale, ''Virgen con niño,'' dipinto sui muri dell'Hotel de l'Artista de Valldemossa e acquisito nel 2004 dal Museu Es Baluard di Palma<ref>{{Cita news|lingua=es|autore=P. Giménez|url=https://www.ultimahora.es/noticias/cultura/2004/09/14/642429/el-museu-es-baluard-incorpora-a-su-fondo-un-mural-de-norah-borges.html|titolo=El Museu Es Baluard incorpora a su fondo un mural de Norah Borges|pubblicazione=Ultima hora|data=14 settembre 2004|accesso=13 agosto 2021}}</ref>; in quest'opera l'influenza dell'espressionismo tedesco, conosciuto durante il soggiorno a Ginevra e [[Lugano]], si combina con le forme primitive del primo cubismo.<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Francisca Lladó Pol|anno=2012|titolo=El viaje como generador del gusto. La respuesta de Norah Borges a la experiencia del viaje a Mallorca|rivista=Collección Actas|città=Zaragoza|pp=502-521|lingua=es}}</ref>
[[File:Balearic Islands map-de.svg|sinistra|miniatura|250x250px|Isole Baleari]]
 
Espressionismo e cubismo sono ugualmente presenti anche nell'incisione ''Músicos ciegos,'', la prima incisione di Norah pubblicata nel 1919 sulla rivista di attualità ''Baleares'', che ritrae tre musicisti: un violinista, un chitarrista con un occhio bendato, una chitarrista, posta al centro del trio<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Norah Borges|data=30 settembre 1919|titolo=Musicos ciegos|rivista=Baleares|volume=3|numero=96|lingua=es|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0004920950}}</ref>. Sempre su ''Baleares'', rivista alla quale collaborò anche il fratello, l'anno seguente vennero pubblicate altre due fotoincisioni su legno: la prima, ''España barroca,'', rappresenta uno spazio in cui convivono elementi religiosi e profani, come una croce che evidenzia l'influenza di [[El Greco]], e un nudo di donna con musicista, di influenza precubista.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Norah Borges|data=30 luglio 1920|titolo=España barroca|rivista=Baleares|volume=4|numero=118|lingua=es|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0004923726}}</ref> La seconda è un progetto di copertina di ''El jardín del centauro'', un libro di poesie di Adriano del Valle, mai pubblicato, in cui è ritratta, accanto ad una fontana, una donna che reca sulla testa un piatto di frutta.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Norah Borges|data=30 luglio 1920|titolo=El Jardin del Centauro|rivista=Baleares|volume=118|pp=|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0004923726}}</ref>
 
Durante il suo secondo soggiorno a Maiorca, iniziato nel giugno 1920, Norah approfondì la tecnica della [[xilografia]] e della [[linoleografia]]. Le sue incisioni di tema maiorchino (paesaggi, campi coltivati, vita contadina, abbigliamento popolare, ventagli e musicisti, ''pagesas''), affini ai metodi compositivi del pittore tedesco [[Heinrich Campendonk|Heinrich Campendonck]],<ref>{{Cita libro|autore=Patricia Artundo|titolo=Norah Borges: obra gráfica 1920-1930|anno=1939|editore=Secretaría de Cultura, Fondo Nacional de las Artes|città=Buenos Aires|lingua=es|p=94|OCLC=948057504}}</ref> ricevettero apprezzamenti dalla critica.
 
Nel 1920, nel n. 118 di ''Baleares,'', Guillermo de Torre, che nel 1923 le affiderà la copertina del suo libro ''Hélices'' e diventerà diciotto anni dopo suo marito, scrisse un articolo su di lei intitolato ''El arte candoroso y torturado de Norah Borges,'', nel quale indicò che l'artista argentina riconosceva come suoi progenitori «[[El Greco]], [[Paul Cézanne|CezanneCézanne]], [[Henri Matisse|Matisse]] e i contemporanei espressionisti tedeschi e incisori russi».<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Guillermo de Torre|data=30 luglio 1920|titolo=El arte candoroso y torturado de Norah Borges|rivista=Baleares|volume=4|numero=118|lingua=es|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0004923726}}</ref>
 
==== Siviglia e Madrid ====
[[File:Vltra, de Barradas, 17 de marzo de 1921.jpg|miniatura|Copertina di ''Ultra'', la rivista cui collaborò Norah Borges. Questa illustrazione ( n. 5, 17 marzo 1921) è del pittore uruguaiano [[Rafael Barradas]]]]Da gennaio a giugno 1920 la famiglia Borges visse tra Siviglia e Madrid. A Siviglia Norah e Jorge Luis si unirono al movimento [[Ultraismo|ultraista]], rappresentato dal gruppo raccolto intorno alla rivista letteraria ''Grecia'' (1918-1920), nella quale Jorge Luis pubblicò la sua prima poesia, ''Himno al mar''. Nel numero 38 del gennaio 1920, Norah venne presentata in un articolo dal direttore del periodico, Isaac del Vando-Villar, come «la nostra pittrice ultraista», nata all'interno di questa nuova tendenza letteraria.<ref name=":11">{{Cita pubblicazione|autore=Isaac del Vando-Villar|data=20 gennaio 1920|titolo=Una pintora ultraísta|rivista=Grecia|numero=38|p=12|lingua=es|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0005419112}}</ref>
 
Nel numero 41 del 29 febbraio 1920 di ''Grecia'' Norah realizzò due illustrazioni, ''El pomar'' e ''El ángel del violoncelo'', e dal mese di luglio creò quattro copertine del periodico, fino ad allora rappresentato dal disegno di un'anfora greca. Quella di luglio ritraeva le figure stilizzate di due popolane con una brocca d'acqua in testa e una mano sul fianco. Nel corso dell'anno pubblicò alcuni disegni che avevano per tema la maternità, come ''La mujer de la mantilla,'',<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Norah Borges|data=1 giugno 1920|titolo=La mujer de la mantilla|rivista=Grecia|volume=3|numero=43|lingua=es|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0005419239}}</ref> ''Madonna''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Norah Borges|data=15 luglio 1920|titolo=Madonna|rivista=Grecia|volume=3|numero=46|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0005419314}}</ref> e ''Maternidad,'',<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Norah Borges|data=1 novembre 1920|titolo=Maternidad. Dedicado a Lucia Sánchez Saornil|rivista=Grecia|lingua=es|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0005419414}}</ref> la cui tecnica richiamava le incisioni espressioniste del gruppo di artisti [[Die Brücke]].<ref name="Llad">{{Cita|Lladó}}.</ref>
 
A Madrid Norah si iscrisse alla [[Real Academia de Bellas Artes de San Fernando]] e ricevette lezioni dal pittore [[Julio Romero de Torres]]. Negli ambienti letterari della nuova rivista ''Ultra'' (1921-1922), organo di diffusione del movimento ultraista, i due fratelli Borges rafforzarono il rapporto con gli intellettuali più innovativi del tempo.
 
Il vivace ambiente letterario e artistico della capitale, caratterizzato dalla pressante richiesta di rinnovamento da parte delle giovani avanguardie, era in parte precluso alle donne: la stessa Norah avrebbe ricordato negli anni Novanta in un'intervista come esse allora fossero escluse dai caffè.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Juan Manuel Bonet|anno=1992|titolo=Hora y media con Norah Borges|rivista=Renacimiento|volume=8|p=6|pp=|lingua=es}}</ref> La sua collaborazione sulle riviste avvenne indirettamente attraverso la sua amicizia con [[Adriano del Valle]] e [[Guillermo de Torre]], incontrati grazie al fratello. Attraverso Guillermo de Torre, suo futuro marito, conobbe [[Pablo Picasso|Picasso]], [[Miguel de Unamuno|Unamuno]] e [[Federico García Lorca|García Lorca]]. Strinse amicizia con il poeta [[Juan Ramón Jiménez]], di cui illustrò alcuni libri; nel 1940 l'autore le dedicò un ritratto nel libro ''Españoles de tres mundos.''.<ref>{{Cita libro|autore=Juan Ramón Jiménez|titolo=Norah Borges (1939)|url=https://openlibrary.org/books/OL18372562M/Espa%C3%B1oles_de_tres_mundos|anno=1987|editore=Alianza Editorial|città=Madrid|lingua=es|p=125|opera=Españoles de tres mundos : viejo mundo, nuevo mundo, otro mundo (caricatura lírica), (1914-1940)|OCLC=1090990112}}</ref>
 
Le incisioni di NoraNorah, ormai identificata come pittrice dell'ultraismo, illustrarono le copertine e le pagine interne del numero unico di ''Reflector'' (1920) e di ''Ultra,'',<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Norah Borges|data=10 febbraio 1921|titolo=Senza titolo (Grabado en madura)|rivista=Ultras|volume=1|numero=2|accesso=13 agosto 2021|url=http://hemerotecadigital.bne.es/issue.vm?id=0003796125}}</ref> periodico di «poesía, crítica, arte», sempre più di respiro internazionale, insieme a quelle degli artisti polacchi Wladyslaw Jahl e Marian Paszkiewicz<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Emilio Quintana-Pareja, Ewa Palka|anno=1995|titolo=Jahl y Paszkiewicz en «Vltra» (1921-1922), dos polacos en el nacimiento de la vanguardia en España|rivista=Rilce|volume=11|numero=1|pp=120-138|lingua=es}}</ref> e del pittore uruguaiano [[Rafael Barradas|Rafel Barradas]], a dimostrazione dello stretto rapporto che allora univa poeti e artisti plastici, tratto caratterizzante delle avanguardie.<ref>{{Cita web|url=http://hemerotecadigital.bne.es/details.vm?q=id:0003796070&lang=en|titolo=Ultra, Madrid|sito=BNE, Hemeroteca digital|lingua=es|accesso=11 agosto 2021}}</ref>
 
Nello stile di Norah divenne evidente il contatto – diretto o indiretto – con il lavoro di artisti francesi o con sede a Parigi; l'impronta cubista, l'interesse per la scomposizione geometrica delle figure, convissero per un certo periodo con tratti espressionisti. Le due tecniche venivano impiegate anche alternativamente: l'incisione ''Circo'', copertina del numero 44 di ''Ultras,'', mostra chiare influenze picassiane; ''Teatro'', al suo interno, è di ispirazione espressionista.<ref name="LorenzoAlcal" />
 
=== Ritorno in Argentina (1921-1923) ===
Quando nel marzo 1921 fece ritorno in Argentina, all'età di vent'anni, Norah possedeva una formazione europea, acquisita principalmente in Svizzera, di impronta avanguardista, e un'esperienza maturata in Spagna nei più vivaci ambienti intellettuali, arricchita dalle suggestioni maiorchine, divenute parte del suo linguaggio artistico.''.<ref name=":1" />''
 
Collaborò alla rivista murale ''Prisma'' (1921), fondata dal fratello, con due contributi, ''Buenos Aires'' e ''Mujer con chelo y niño con cometa.''. Continuò a mantenere i contatti con le riviste spagnole ''Tableros'' (1921-1922), ''Horizonte'' (1922-1923) e ''Plura''l (1925). Con ''Paisaje de Buenos Aires'' (1921), incisione pubblicata sulla rivista ''Ultra'', Norah recuperò il passato perduto della città, coinvolta in un processo di modernizzazione, attraverso lo stile espressionista e violenti contrasti di bianco/nero.<ref>{{Cita|Artundo|p. 17}}.</ref>
 
Nel maggio 1922 Guillermo de Torre, legato sentimentalmente a Norah, le dedicò dalla Spagna l'articolo ''El Renacimiento xilográfico. Tres grabadores ultraístas'', pubblicato nella rivista ''Cosmópolis'', nel quale sottolineava la «sensibilità femminile» dell'artista e l'ingenuità che traspare dalle sue composizioni.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Guillermo de Torre|data=Maggio 1922|titolo=El Renacimiento xilográfico. Tres grabadores ultraístas|rivista=Cosmópolis|volume=1|numero=41|lingua=es}}</ref> [[File:Mallorca - Kathedrale von Palma6.jpg|miniatura|Cattedrale di Maiorca|sinistra]]
Nel 1922 nella rivista ''Tableros'' Norah pubblica un disegno a inchiostro intitolato ''Catedral'', ispirata alla [[Cattedrale di Santa Maria (Palma di Maiorca)|Cattedrale di Maiorca]] e ritenuta una delle incisioni più vicine alla poetica ultraista, in cui ritrasse contrafforti gotici, una palma, il sole. Tale opera venne interpretata come la corrispondenza plastica della poesia scritta dal fratello sullo stesso soggetto.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Jorge Luis Borges|data=15 febbraio 1921|titolo=Catedral|rivista=Baleares|volume=131|p=21}}</ref><ref name="Llad" />
 
I temi legati a Maiorca risultano presenti anche nella stampa ''La casa donde nací'' (1923), e nella linoleografia ''Salón'' ''(Federal)'', pubblicata nello stesso anno nella rivista spagnola ''Horizonte,'', che, come nel caso di ''Catedral'', viene ritenuta la versione pittorica della poesia del fratello ''Rosas'', pubblicata nel 1923 nel libro ''Fervor de Buenos Aires'' (1923)'','' di cui Norah illustrò la copertina.
 
Il disegno ritrae una stanza in cui due donne sono sedute una di fronte all'altra, ciascuna con un distinto stile di abbigliamento: quella a sinistra, con abiti tradizionali e ventaglio, ha sopra di sé il ritratto di un uomo e una bambina; quella a destra, con gonna corta e capelli a caschetto, stile tipico degli anni ventiVenti, si trova sotto uno specchio vuoto. Secondo May Lorenzo Alcalá il disegno farebbe riferimento a dei personaggi legati alla storia argentina: il Governatore della Provincia di Buenos Aires e per breve tempo della [[Confederazione Argentina|Confederazione argentina]] [[Juan Manuel de Rosas]] (1793-1877), considerato un tiranno, e sua figlia, [[Manuela Rosas|Manuelita de Rosas]] (1817-1898), che si diceva svolgesse un ruolo di mediazione per ottenere clemenza.<ref>{{Cita|Lorenzo Alcalà 2009|p. 77}}.</ref> Roberta Quance ritiene invece che le due donne siano emblematiche dei diversi ruoli femminili presenti nella società dell'epoca: la donna a sinistra, vestita tradizionalmente, rappresenterebbe la generazione più anziana, quella giovane, a destra, la "donna moderna".<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Roberta Quance|anno=2001|titolo=An Empty Mirror: On an Illustration di Norah Borges for Ultraism|rivista=Magazine of the West|volume=239|pp=134-147|lingua=en}}</ref>
 
Più in generale, secondo Eamon McCarthy, alla rappresentazione della "donna nuova" che sfidava le convenzioni sociali, come ad esempio le donne esuberanti e audaci dipinte dalla pittrice a lei contemporanea [[Maruja Mallo]], Norah avrebbe preferito ritrarre la lotta tra tradizione e modernità: «le sue figure non si allontanano mai dall'ambiente domestico e qualsiasi esterno – tipicamente un giardino o un balcone – tende a formare spazi liminali, tra vita privata (o domestica) e spazio pubblico (o cittadino)».<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Eamon McCarthy, Eamon|anno=2002|titolo=Images of the Mujer Moderna in the Works of Maruja Mallo and Norah Borges|rivista=Bulletin of Spanish Studies|volume=95|numero=5|pp=455-478|lingua=es}}</ref>
 
Nel 1923 Norah realizzò la copertina della ''Revista de la Casa América-Galicia'' (''Alfar,'', ''la Coruña'').'' Nello stesso anno illustrò il libro ''La calle de la tarde'' dell'amica scrittrice [[Norah Lange]]. Pubblicarono i suoi dipinti la rivista surrealista francese ''Manomètre'' (1922-1928) e ''La Vie des lettres'' (1913-1926).
 
=== Secondo soggiorno in Europa (1923-1924) ===
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Il 30 giugno 1924 i Borges rientrarono a Buenos Aires. Con il fratello, Norah si unì agli scrittori e artisti del [[gruppo Florida]], sostenitori delle correnti d'avanguardia europee dell'epoca, raccolti intorno alla rivista [[Martín Fierro (rivista)|''Martin Fierro'']] (1924-1927) "''periódico quincenal de arte y crítica libre''", indicata dalla storiografia letteraria come la principale rappresentante dell'avanguardia argentina.
 
Collaborò anche ad un'altra rivista di riferimento del gruppo, ''Proa'' (1924-1926), fondata da Jorge Luis Borges con un gruppo di amici, didei cui primi tre numeri illustrò le copertine dei primi tre numeri.
 
I contributi di Norah pubblicati nelle riviste d'avanguardia risultano spesso autonomi rispetto al testo al quale si accompagnavano. La sua arte complessa e il nuovo linguaggio sperimentato, il principio dell'arte per l'arte, opposto alla concezione dell'arte come impegno sociale sostenuta da molti altri artisti contemporanei, la resero pioniera di forme nuove e personali di espressione artistica.<ref>{{Cita|Lorenzo Alcalá, 2006|p. 12}}.</ref> Il fratello dirà di lei:
 
{{Citazione|Norah soffrì la sfortuna, che potrebbe benissimo essere una felicità, di non essere mai stata contemporanea.
Quando tornammo a Buenos Aires negli anni '20Venti, i critici la condannarono per essere stata audace; ora, astratto o concreto − le due parole sono curiosamente sinonimi − la condannano per essere rappresentativa|Jorge Luis Borges, ''Textos recobrados (1956-1986)''|Norah padeció la desdicha, que bien puede ser una felicidad, de no haber sido nunca contemporánea.
Cuando en la década del veinte regresamos a Buenos Aires, los críticos la condenaron por audaz; ahora, abstractos o concretos – las dos palabras son curiosamente sinónimas – la condenan por representativa|lingua=es|lingua2=it}}
 
Nel 1924 Norah creò una copertina xilografica per il giornale messicano ''Antena'' (1924). Nel 1925 inviò alcune sue opere alla mostra collettiva della Sociedad de Artistas Ibéricos a Madrid e l'anno seguente pubblicò due illustrazioni nella rivista peruviana ''Amauta,'', diretta da [[José Carlos Mariátegui]], e altre nella brasiliana ''Revista de Avance,'', nella cubana ''Claridad'' e nella rivista cilena ''La cruz del sur.''.
 
Norah illustrò i libri di diversi autori: le prime due raccolte di poesie del fratello, ''Fervor de Buenos Aires'' (1923) e ''Luna de Enfrente'' (1925), ''Hélices'' (1923) di Guillermo de Torre; nel 1926, ''Cuentos para una inglesa desesperada'' di [[Eduardo Mallea]] e ''La guitarra de los negros'' di Ildefonso Pereda Valdéz.
 
Nel 1926 ebbe luogo uno degli eventi più importanti per l'avanguardia argentina: la visita a Buenos Aires del padre del futurismo, [[Filippo Tommaso Marinetti]]. Durante uno dei suoi numerosi incontri e conferenze organizzati nella capitale, il 17 giugno il poeta e scrittore italiano prese parte all'inaugurazione di un'esposizione di pittura di [[Emilio Pettoruti]], [[Xul Solar]] e Norah Borges presso l'''Asociación Amigos del Arte.''.<ref>{{Cita pubblicazione|data=maggio-giugno 1995|titolo=Marinetti en Buenos Aires : entre la politica y el arte|rivista=Cuadernos hispanoamericanos|numero=539-540|p=166|pp=Sylvia Saitta|lingua=es|accesso=4 ottobre 2021|url=http://historiapolitica.com/datos/biblioteca/visitas%20culturales_saitta.pdf}}</ref><ref>{{Cita|Baur|p. 32}}.</ref> Nei suoi ''Taccuini'', Marinetti scriverà che quest'ultima è una pittrice debole, che imita [[Marie Laurencin]].<ref>{{Cita libro|autore=Filippo Tommaso Marinetti|curatore=Roberto Bertoni|titolo=Taccuini. 1915/1921|anno=1987|editore=Il Mulino|città=Bologna}}</ref>
 
==== 1927. La concezione estetica: un «mundo pequeño y más perfecto» ====
{{Citazione|La pittura è stata inventata per dare gioia al pittore e agli spettatori|Norah Borges, ''Un quadro sinóptico de la pintura'', in ''Martin Fierro'' (1927)|La pintura ha sido inventada para dar alegria al pintor y a los espectadores|lingua=es|lingua2=it}}
Nel 1927 Norah delineò la sua visione artistica nel manifesto ''Un cuadro sinóptico de la pintura'', pubblicato sul numero 39 della rivista d'avanguardia ''[[Martín Fierro (rivista)|Martin Fierro]].''. una delle riviste chiave nella storia della letteratura argentina nella prima metà del XX secolo. In esso, dichiarando che lo scopo della pittura era quello di dilettare l'artista e gli spettatori, indicò i quattro elementi che, se ben controllati e selezionati, potevano indurre gioia nello spettatore: colore, forma, tonalità e temi.
 
Per ognuno di essi, in dieci punti, offrì precise indicazioni, accompagnate da esempi presi da opere dell'arte classica e contemporanea (ad esempio [[Francisco Goya|Goya]], [[El Greco]], [[Henri Rousseau|Rousseau]], [[Claude Monet|Monet]], [[Pablo Picasso|Picasso]]). I colori pastello − rosa, arancio, limone − erano a suo parere quelli maggiormente adatti a recare gioia all'occhio; spunti di ispirazione potevano essere le decorazioni del circo, i giochi dei bimbi, le stelle filanti, le giostre, il colore "mistico" vicino al cielo, mentre erano da evitare i toni della terra, il nero puro, i marroni e i grigi, la pittura come fotografia. Le forme definite e piene (esempi: chitarre, il cubo; donne, la piramide; case, il cono) erano quelle ritenute più vicine allo scopo da raggiungere; da bandire i contrasti di colore. Per quanto riguarda i temi: «Il mondo del dipinto deve essere un altro mondo piccolo e più perfetto, i personaggi felici, in abiti nuovi di zecca, le case e il cielo appena dipinti, e l'estate come stagione perenne».<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=[Norah Borges]|data=28 marzo 1927|anno=|titolo=Un cuadro sinóptico de la pintura|rivista=Martin Fierro|volume=4|numero=39|p=3|lingua=es|accesso=11 agosto 2021|url=https://ahira.com.ar/ejemplares/39/}}</ref><ref>{{Cita|Artundo|pp. 86-102}}.</ref>
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Secondo alcuni studi il mutamento di stile di Norah si sarebbe configurato fin dal 1923-1924, e avrebbe coinciso con il "ritorno all'ordine" che indusse molti artisti europei, nel periodo tra le due guerre, a riaffermare la centralità della tradizione e della storia, del classicismo e della fedeltà figurativa, rifiutando gli estremismi dell'avanguardia.<ref name=":5">{{Cita libro|autore=Elena Pontiggia|titolo=Modernità e classicità. Il ritorno all'ordine in Europa, dal primo dopoguerra agli anni Trenta|anno=2008|editore=Bruno Mondadori|città=Milano}}</ref>
 
Uno dei segni del cambiamento rilevato nell'opera dell'artista argentina è il ritorno alla pittura e il progressivo abbandono dell'incisione.<ref name=":6">{{Cita|Artundo|pp. 55-56}}.</ref> I tratti avanguardistici di Norah vennero progressivamente ammorbiditi, mentre prese sempre più vita il mondo dei sentimenti e dell'intimità,<ref name=":7">{{Cita|Artundo|p. 103}}.</ref> segno della fioritura di quello che [[Ramón Gómez de la Serna]] avrebbe chiamato ''lo cursi bueno,'', il gusto del sentimento e della nostalgia, e, più in generale, del favore riservato alla "riumanizzazione" dell’arte.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Roberta Quance|anno=2003|titolo=Norah Borges and Ramón Gómez de la Serna: Revisiones de lo cursi.|rivista=Revista canadiense de estudios hispánicos|volume=28|numero=1|pp=71-86|lingua=es}}</ref>
 
{{Citazione|Vorrei che ogni linea fosse come una fibra della mia sensibilità, per raggiungere una visione completamente ingenua e rinnovata|Norah Borges, 1922|Quisiera que cada línea fuese como una fibra de mi sensibilidad, para lograr una visión completamente ingenua y renovada|lingua=es|lingua2=it}}
[[File:BernardinPaul&Virginie01.jpg|sinistra|miniatura|Illustrazione di ''Paul and Virginie'' (1787), romanzo di [[Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre|Bernardin de Saint-Pierre]] (1737-1814)]]
Ne costituirebbero un esempio le coppie di innamorati che Norah dipinse durante il periodo del suo fidanzamento con Guillermo (1923-1928), adolescenti di manifesta ispirazione letteraria, come ''Urbano y Simona'' (xilografia, 1923-24, dipinto 1930), ispirata al romanzo di [[Ramón Pérez de Ayala]] che aveva per tema il contrasto tra l'innocenza idealistica e le realtà dell'amore romantico, e ''Pablo y Virginia'', eroi dell'[[Paolo e Virginia|omonimo romanzo]] di [[Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre]], con protagonisti due amici d'infanzia che si innamorano innocentemente ma finiscono per morire tragicamente.<ref name=":4">{{Cita pubblicazione|autore=Roberta Quance|anno=2003|titolo=Norah Borges y Ramón Gómez de la Serna: revisiones de lo cursi|rivista=Revista Canadiense de Estudios Hispánicos|volume=28|numero=1|p=76|lingua=es}}</ref> Il dipinto ''Pablo y Virginia'' (1927), pubblicato nel n. 44 della rivista ''Martin Fierro'' ritraeva, in stile vicino al [[Arte naïf|naïve]], con colori pastello, due giovani dalle sembianze molto simili, vagamente androgini, in un atteggiamento asessuato ispirato all'innocenza e rafforzato dalla presenza di fiori e colombe, simbolo di purezza.<ref name=":8">{{Cita|Lorenzo Alcalá, 2006|p. 24}}.</ref>
 
Le immagini più ricorrenti da questo periodo in poi sono angeli, sirene, bambini, innamorati, adolescenti ritratti con grazia e tenerezza: la sua arte viene definita "delicatamente femminile".<ref name=":9">{{Cita pubblicazione|autore=Alberto Prebisch|titolo=Norah|rivista=Martín Fierro|numero=29/30}}</ref> I critici posteriori noteranno come nella poetica di Norah Borges siano bandite sessualità, mortalità, qualsiasi frutto della caduta.<ref name=":10">{{Cita pubblicazione|autore=Roberta Ann Quance|anno=2007|titolo=Espacios masculinos/femeninos: Norah Borges en la vanguardia|rivista=Dossiers feministes|numero=10|pp=233-248|lingua=es|accesso=16 agosto 2021|url=https://raco.cat/index.php/DossiersFeministes/article/view/102554}}</ref><ref name=":14" />
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Nell'agosto del 1928 Norah sposò lo scrittore e critico d'arte Guillermo de Torre, uno dei fondatori del movimento d'avanguardia ultraista e grande conoscitore delle avanguardie artistiche e letterarie, che aveva incontrato in Spagna a soli 19 anni; con lui ebbe due figli, Luis e Miguel. In occasione del matrimonio Norah realizzò un dipinto ad olio, ''El herbario'' (1928), in cui ritrasse se stessa e il suo sposo seduti ad un tavolo, intenti a leggere insieme un libro; la figura femminile tiene tra le mani una foglia, che ricorda la romantica usanza di custodire tra le pagine un fiore regalato da una persona amata.<ref name=":4" />
 
La coppia si stabilì a Buenos Aires, dove de Torre nel 1931 divenne il segretario editoriale della rivista ''Sur'', diretta da [[Victoria Ocampo]], e assunse la direzione della pagina letteraria del quotidiano di punta ''La Nación.''.
 
Nel 1929 Norah illustrò ''Fuga de Navidad'' di [[Alfonso Reyes]] e ''El pez y la manzana'' di [[Ricardo Molinari]]; l'anno dopo ''Canciones de mar y tierra'' di [[Concha Méndez]], un testo divenuto punto di riferimento per l'affermazione del nuovo protagonismo femminile.
 
I critici hanno colto un certo mutamento nell'estetica di Norah sul finire degli anni ventiVenti, soprattutto nei paesaggi urbani, che assumono un tono metafisico, da alcuni attribuito all'avvenuta conoscenza dell'opera di [[Giorgio de Chirico|De Chirico]], di cui la poetessa e scrittrice argentina [[Silvina Ocampo]], amica della pittrice, era stata allieva.<ref name=":0" /> In ''Paisaje de Buenos Aires'' (1930), la statua equestre del generale [[José de San Martín]], nell'angolo in basso a sinistra, pone l'accento sul passato della nazione, mentre il suo braccio teso punta sulle linee di case basse a un piano, con ingressi ad arco, grate delle finestre in ferro battuto e terrazze, disegnate in prospettiva accelerata.
 
=== Terzo soggiorno in Europa: Madrid (1932-1936), Parigi (1937) ===
[[File:Bioy Casares, Ocampo y Borges.jpg|sinistra|miniatura|[[Adolfo Bioy Casares]], [[Victoria Ocampo]] e [[Jorge Luis Borges]] (1935)]]
Nel corso degli anni trentaTrenta si rafforzò la fase post-avanguardista e neoromantica di Norah. Nel 1932 venne offerta a Guillermo de Torre una collaborazione al progetto dell'[[Universidad Internacional Menéndez Pelayo|Universidad Internacional de Verano de Santander]]; nel febbraio dello stesso anno partì con la moglie per l'Europa e si stabilì a Madrid, dove la coppia visse fino al 1936.<ref name=":3" />
 
Guillermo de Torre, fondatore con Giménez Caballero de ''[[La Gaceta Literaria]]'' di Madrid (1927), collaborò al quotidiano ''El Sol'' e a importanti riviste culturali, tra cui ''Revista de Occidente'', ''La Vie des Lettres'' e ''L'Esprit Nouveau''. Attraverso il marito, Norah riprese i contatti con l'intellighenzia spagnola.; Collaboròcollaborò alle riviste dell'epoca, fra cui ''Arte'' (1932-1933) della Sociedad de Artistas Ibéricos, che nel primo numero le dedicò un articolo scritto da [[Ramón Gómez de la Serna|Gómez de la Serna]].
 
Nel agosto 1934 [[Federico García Lorca]] le chiese di disegnare i costumi per i personaggi di un'opera messa in scena dal gruppo teatrale [[la Barraca]]:, l'''Egloga di Plácida e Victoriano'', di [[Juan del Encina]] (1469-1529).<ref>{{Cita web|url=https://www.pagina12.com.ar/238145-retrato-de-familia-de-una-mujer-vanguardista |titolo=Retrato de familia de una mujer vanguardista |autore= |sito=pagina12.com.ar|data= |lingua= |accesso=28 novembre 2021 }}</ref> Norah realizzò per Plácida un vestito completamente bianco. Luis Sáenz de la Calzada, uno dei membri del gruppo, raccontò come i disegni preparati dall'artista trasmettessero una prodigiosa sensibilità: «disegni di grazia eterea, fatti di broccato e raso».<ref>{{Cita|Baur|p. 35}}.</ref>
 
Nel 1934 tenne la sua prima mostra personale al Museo di Arte Moderna a Madrid e illustrò il libro di poesie di [[Carmen Conde]] ''Júbilos'', con un prologo di [[Gabriela Mistral]].<ref>{{Cita|Lorenzo Alcalá, 2006|p. 13}}.</ref>
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=== Definitivo ritorno a Buenos Aires (1938-1998) ===
Norah Borges e Guillermo de Torre ritornarono definitivamente in Argentina nel 1938, dove l'anno dopo nacque il secondo figlio, Miguel. Nel 1940 l'artista tenne una mostra personale all'Asociación Amigos del Arte, in cui espose circa cinquanta opere tra tempere, disegni, illustrazioni, seguita da una serie di mostre in diverse gallerie di Buenos Aires''.''<ref>{{Cita libro|curatore=Carlos García|titolo=Correspondencia Juan Ramón Jiménez - Guillermo de Torre, 1920-1956|anno=2006|editore=Iberoamericana|città=Madrid|lingua=es|pp=102-103}}</ref>
 
Negli anni trentaTrenta e quarantaQuaranta intensificò la sua attività di illustratrice, iniziata negli anni ventiVenti con le copertine delle prime due raccolte di poesie del fratello, avvicinandosi professionalmente al marito che, dopo il suo ritorno in Argentina, fu fra i fondatori dell'Editorial Rosada, una pietra miliare nell'industria editoriale in tutta l'America Latina. Nel1940Nel 1940 illustrò la prima edizione de ''La invención de Morel'' di [[Adolfo Bioy Casares|Bioy Casares]]; nel 1941 le ''Ballate gitane'' di [[Federico García Lorca|García Lorca]] e ''L'ignoto dalla Senna'' del franco-uruguaiano [[Jules Supervielle]].
 
Dopo la nascita dei figli Norah abbandonò progressivamente le relazioni sociali, mentre il fratello acquisì sempre più notorietà a livello internazionale. Il ritorno ad un ruolo femminile incentrato sulla famiglia e gli affetti risulta riflesso nelle sue figure di donna e nella prevalenza di un ordine più tradizionale nella rappresentazione della sua arte.<ref name=":7" />
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1933|lingua=en|accesso=16 agosto 2021}}</ref> due anni dopo, su richiesta di Guillermo de Torre, il poeta spagnolo [[Ramón Gómez de la Serna]] scrisse la biografia di Norah Borges.<ref>{{Cita libro|autore=Ramón Gómez de la Serna|titolo=Norah Borges|anno=1945|editore=Losada|città=Buenos Aires|lingua=es|OCLC=905418052}}</ref>
 
Nel 1946 Norah produsse una serie di venti illustrazioni, di cui dieci a colori, per un'edizione di ''Paul et Virginie,'', progetto iniziato negli anni ventiVenti.<ref name=":14">{{Cita pubblicazione|autore=Roberta Quance|anno=2009|titolo=The Practice of Book Illustration: Three Examples by Norah Borges|rivista=Romance Studies|volume=27|numero=1|pp=72-87|lingua=en}}</ref>
 
Si dedicò all'illustrazione delle opere di [[Juan Ramón Jiménez]], di [[Silvina Ocampo]], [[Victoria Ocampo]], [[Julio Cortázar]] e di emigrati spagnoli in Argentina, tra cui [[Rafael Alberti]] e [[Léon Felipe|León Felipe]].
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==== 1948-1998 ====
Dopo il suo rilascio dal carcere, Norah illustrò il libro del fratello ''Cuaderno San Martin'', come aveva fatto con le sue opere precedenti, come ''Luna de enfrente'' e ''Fervor de Buenos Aires.''. Scrisse come critica d'arte negli ''Anales de Buenos Aires'' (1946-1948), diretti dal fratello, sotto lo pseudonimo di Manuel Pinedo.<ref>{{Cita web|url=https://www.arte-online.net/Notas/Redescubriendo-a-Norah-Borges|titolo=Redescubriendo a Norah-Borges|autore=Vanesa Catellani|data=28 gennaio 2020|lingua=es|accesso=11 agosto 2021}}</ref>.
 
Per l'amica Silvina Ocampo illustrò ''Las invitadas'' (1961), ''Amarillo celeste'' (1972) e ''Autobiografía de Irene'' (1983).
 
Nel 1977, a seguito della scoperta di una serie di quindici litografie inedite prodotte da Norah nel 1925, il fratello Jorge Luis scrisse il prologo al libro che le raccoglie, pubblicato solo in Italia, a lei intitolato.
 
Norah Borges, come la madre, era molto religiosa. Nel 1981 collaborò alla prima edizione della Bibbia argentina, ''Libro del pueblo de Dios. La Bibla,'', illustrando il Nuovo Testamento per l'editore San Paolo: dipinse angeli e santi, elementi costitutivi della sua arte.<ref>{{Cita libro|autore=Jorge Juan Juan Fernandez|titolo=El hecho religioso diario|anno=2019|editore=PPC Editorial|lingua=es|ISBN=9788428833578}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.arquidiocesisbb.com.ar/40-anos-de-la-fundacion-palabra-de-vida/|titolo=40 años de la Fundación Palabra de Vida|autore=Mariano Fritz|data=4 giugno 2016|lingua=es|accesso=13 agosto 2021}}</ref>
 
Continuò a dipingere fino all'età di novantaquattro anni.
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{{Citazione|Dipingeva angeli, arcangeli e tutta la milizia celeste, e anche sirene, perché era sicura che esistessero|Miguel de Torre Borges, ''Nosotros Los Borges. Apuntes de familia'', p. 137|Pintava ángeles, ancángeles y toda la milicia celestial, y también sirenas, porque estaba segura de que existían|lingua=es|lingua2=it}}
 
La maggior parte degli studi prodotti a partire dagli anni novanta del NovecentoNovanta ha evidenziato il ruolo che i mentori di Norah Borges, in particolare il fratello e il marito, hanno avuto sulla sua carriera e sulla sua arte.<ref name=":18">{{Cita libro|autore=May Lorenzo Alcalá|titolo=Norah Borges : la vanguardia enmascarada|anno=2009|editore=Eudeba|città=Buenos Aires|lingua=es|OCLC=743224836}}</ref><ref name=":10" /> L'influenza che Jorge Luis avrebbe esercitato nell'orientare le prime opere di Norah verso l'espressionismo tedesco e il cubismo è stata ritenuta determinante nel periodo del loro primo soggiorno in Europa (1914-1919), così come l'esperienza ultraista avviata dallo scrittore argentino nelle riviste spagnole ''Baleares, Grecia, Ultras, Alfar'', è stata ritenuta l'occasione di condivisione di questa corrente da parte della sorella, proclamata nel 1920 dal direttore di una delle riviste madrilene, Isaac del Vando-Villar,<ref name=":11" /> la rappresentante ufficiale della pittura ultraista.
[[File:Buenos Aires Café Los Inmortales ca.1920.jpg|miniatura|Buenos Aires, Café Los Inmortales, circa 1920]]
Anche dopo il rientro in Argentina nel 1921 la collaborazione di Norah nelle nuove riviste d'avanguardia come ''Prisma'' e ''Proa'' è stata associata all'attivismo del fratello, così come la svolta stilistica verso un «nuovo romanticismo», da lei intrapresa intorno al 1923-1924,<ref name=":18" /> è stata interpretata principalmente come un passaggio indotto dalle nuove posizioni estetiche assunte dal fratello e dal futuro marito Guillermo de Torre, che in quegli anni si stavano orientando verso una concezione soggettivista dell'arte.<ref>{{Cita libro|autore=Vicente Cervera Salinas|titolo=La poesía de Jorge Luis Borges: historia de una eternidad|anno=1992|editore=Universidad de Murcia|lingua=es|p=69}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marcin Kazimierczak|anno=2007|titolo=El concepto del solipsismo en la escritura postmoderna de Borges|rivista=Itinerarios: revista de estudios lingüisticos, literarios, históricos y antropológicos|numero=5|pp=101-112|lingua=es}}</ref>
 
Il marito, grazie alla posizione occupata nell'Editorial Rosada e alle sue conoscenze, viene infine indicato come l'artefice della carriera di Norah in Argentina. In Spagna, fin dal maggio 1922, come critico d'arte, avrebbe contribuito a promuoverne l'immagine come artista «dotata di una sensibilità femminile cangiante, che aspira a preservare senza mistificazioni cerebrali»;<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Guillermo de Torre|anno=1922|titolo=El Renacimiento xilográfico. Tres grabadores ultraístas|rivista=Cosmópolis|numero=44|lingua=es|accesso=16 agosto 2021|url=http://www.emilioquintana.com/polacos/?page_id=22}}</ref> nel 1945 egli avrebbe commissionato una biografia di Norah a [[Ramón Gómez de la Serna|Ramón Gómez de la Sierna]], per fornirgli un lavoro, essendo questi un esiliato spagnolo oltreoceano, dotato di scarsi mezzi, ma soprattutto per «rinnovare l'immagine pubblica della moglie nell'ambiente porteño».<ref>Linda S. Maier, “La correspondencia inédita de Norah Borges", ''Variaciones Borges'', n. 34, 2012, p. 205</ref><ref name=":13">May Lorenzo Alcalá, ″Ramón inventa a Norah″, ''Cuadernos Hispanoamericanos'', n. 620, 2002, pp. 89-94</ref> In questa biografia, costellata da diverse imprecisioni sulla sua carriera e sulle sue influenze artistiche,<ref name=":13" /> Norah Borges «condivide la centralità con vari individui o con vari soggetti molto lontani dalla sua pittura, come il pittore spagnolo [[Julio Romero de Torres|Julio Romero de Torre]], suo fratello Jorge Luis, suo marito Guillermo de Torre e l'importanza della Spagna per l'America».<ref>Sebastián Urli, "Norah o Jorge Luis? Nota sobre (hacia) un dactiloscrito de Ramón Gómez de la Sierna," ''Variaciones Borges'' n. 37, 2014, p. 142</ref>
 
Roberta Ann Quance sostiene nei suoi studi che Norah Borges avrebbe finito con l'adattarsi alle forme espressive che le convenzioni del tempo consentivano alle donne artiste, alle quali era permesso «agire solo a margine di scambi con altri artisti».<ref name=":10" /> La sua arte sarebbe il frutto di una forma di compromesso con cui lei avrebbe negoziato il suo status di artista donna, alla periferia dei gruppi di avanguardia, un modo per non rinunciare all'innovazione artistica senza scontrarsi con le aspettative sociali e culturali del contesto in cui viveva. Quance rileva tuttavia come Norah sia rimasta sempre fedele alla propria visione del mondo, che contemplava sia gli esperimenti avanguardisti, che i dipinti color pastello di un mondo utopico, popolati da sirene, bambini asessuati e santi, in sintonia con la sua profonda cultura religiosa.<ref name=":10" />
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Secondo May Lorenzo Alcalá l'opera di Norah risulterebbe connotata dall'uso della femminilità come maschera, indossata per avere accesso al mondo dell'arte, un territorio maschile che aveva «il permesso di sorvolare, ma non di colonizzare». Durante la sua fase formativa, individuata fra il 1915 e il 1930, Norah Borges avrebbe sopportato lo sforzo di due forze opposte: «dipingere come avrebbero dovuto fare le buone ragazze di famiglia, o come gli uomini della sua generazione». Il processo di cambiamento estetico di Norah verso i canoni femminili dell'epoca si sarebbe realizzato durante il periodo del suo fidanzamento con Guillermo de Torre. Nel suo libro ''Norah Borges. La vanguardia enmascarada'', Lorenzo Alcalá analizza l'oscillazione della pittrice tra preoccupazioni artistiche e imposizioni sociali, e invita a cogliere l’ambiguità delle figure da lei dipinte, androgine e asessuate, irraggiungibili e assorte, che sembrano nascondere la loro vera natura.<ref name=":18" />
 
Il peso esercitato dalle pressioni di un ambiente sociale tradizionale, come quello della Buenos Aires degli anni ventiVenti, sulla trasformazione avvenuta nello stile di Norah, fino ad allora aperta alle correnti d'avanguardia europea, è stato studiato, fra gli altri, da Daniel E. Nelson. Analizzando due disegni di Norah dallo stesso titolo (''Las tres hermanas'') e soggetto, ma destinati a un pubblico differente (Madrid, 1922; Buenos Aires, 1925), egli ha attribuito il diverso stile, uso degli spazi e dei colori, canoni di bellezza femminile assunti come riferimento in ciascuno di essi, alla necessità dell'artista di adattare la sua produzione a quanto, nei rispettivi ambienti culturali, poteva esserle consentito in riferimento alla sua posizione sociale. Una volta stabilitasi in Argentina, Norah avrebbe perseguito strategie di autocensura − fra le quali Nelson annovera il manifesto estetico scritto nel 1927, ''Un cuadro sinóptico de la pintura −'' limitando il proprio spazio d'azione, ammorbidendo progressivamente lo stile, utilizzando «marcatori di ruoli tradizionalmente femminili».<ref name=":15">{{Cita pubblicazione|autore=Daniel E. Nelson|anno=2009|titolo=Norah Borges: (Self-)Criticism,
(Self-)Censorship, (Self-)Effacement|rivista=Romance Studies|volume=27|numero=1|pp=45-58|lingua=en}}</ref>
 
Le sue tecniche di autocensura, secondo Nelson, avrebbero trovato una perfetta corrispondenza con gli elementi utilizzati dai critici "maschi" per neutralizzare la sua creatività come artista dagli anni ventiVenti in poi e per cancellare dai canoni il ruolo pionieristico da lei svolto nella fondazione dell'arte d'avanguardia argentina: «eliminazione degli elementi oscuri o negativi presenti nelle sue opere, infantilizzazione o spiritualizzazione dell'arte e dell'artista, restringimento del suo campo d'azione, infine deviazione dell'energia sessuale dalla natura all'ambiente domestico». Fra le tante recensioni di critici a lei contemporanei che confermerebbero questa tesi, Nelson riporta i giudizi dell'avanguardista spagnolo [[Ramón Gómez de la Serna|Gómez de la Serna]], che in un articolo del 1924, pubblicato nella ''[[Revista de Occidente]]'' di [[José Ortega y Gasset]] e dedicato ai due fratelli Borges, e nella successiva biografia della pittrice argentina, da lui scritta nel 1945 su commissione del marito, avrebbe per lo più presentato Norah come un'artista ingenua e sentimentale, contrapponendo le donne da lei raffigurate a quelle di Romero de Torres, «innocenti, ma più donne delle adolescenti di Norah».<ref name=":12">{{Cita libro|autore=Gómez de la Serna|titolo=Norah Borges|anno=1945|città=Buenos Aires|lingua=es|p=7}}</ref>
 
Marta J. Sierra ha rilevato come gli studi che hanno privilegiato la lettura di Norah Borges attraverso i suoi legami con la produzione del fratello e del marito, abbiano impedito di prendere in dovuta considerazione gli elementi essenziali della sua opera artistica e la complessa gamma delle sue posizioni. I suoi elementi innovatori, che confermerebbero il dialogo stabilito negli anni ventiVenti e trentaTrenta con la cultura della modernità e la creazione di uno spazio femminile all'interno della cartografia artistica e letteraria dell'epoca, risiederebbero nella sperimentazione delle tecniche della duplicazione, del negativo e del fotomontaggio (l'incisione, usata largamente da Norah, imita l'immagine fotografica), elementi centrali nella retorica visuale delle avanguardie.<ref>{{Cita libro|autore=Marta J. Sierra|titolo=Geografías imaginarias: Espacios de resistencia y crítica en América Latina|anno=2014|editore=Cuarto Propio|lingua=es|ISBN=9789562606684}}</ref> La duplicazione, l'interazione fra l'originale e la sua rappresentazione, il concetto di copia e di [[doppio]], contro la pretesa di un'unicità dei dati della realtà, sarebbero ad esempio rilevabili nell'incisione di influenza picassiana ''Las tres hermanas'' (1922), nel collage di ritratti familiari di ispirazione cubista ''Daguerrotipos'' (1922) e in alcuni dipinti degli anni quarantaQuaranta, come ''Adolescencia'' (1941) e ''Las Trenzas'' (1942), in cui le immagini di altri gruppi di donne, asessuate e con qualità infantili, vengono duplicate e destabilizzate; la categoria di "donna" appare frammentata, decostruita nei suoi aspetti di metafora artistica ed entità biologica: secondo Sierra, Norah «gioca con la qualità artificiale delle immagini di genere».
 
== Mostre postume ==
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*1996. {{Cita libro|titolo=Norah Borges : casi un siglo de pintura : julio-agosto 1996, Centro Cultural Borges|anno=1996|editore=Centro Cultural Borges|città=Buenos Aires|OCLC=36214867}}
 
* 1999. {{Cita libro|curatore=|altri=Curatore: Fernando Huici|titolo=Fuera de orden : mujeres de la Vanguardia Española : María Blanchard, Norah Borges, Maruja Mallo, Olga Sacharoff, Ángeles Santos, Remedios Varo : Madrid, 10 de febrero-18 de abril de 1999|anno=1999|editore=Fundación Cultural Mapfre Vida|città=Madrid|lingua=|ISBN=9788489455276}}
 
* 2006. {{Cita libro|curatore=|titolo=Norah Borges : mito y vanguardia|url=https://www.mnbaneuquen.gov.ar:8200/wp-content/uploads/NoraBorgesenMNBA.pdf|accesso=13 agosto 2021|anno=2006|editore=MNBA-Neuquén|città=Neuquén|lingua=|p=9|ISBN=|altri=Mostra: julio-agosto en el Museo Nacional de Bellas Artes Neuquén, septiembre-octubre en el Fondo Nacional de las Artes. Curatori: May Lorenzo Alcalá e Sergio Baur|OCLC=433718043}}