Hans Egarter: differenze tra le versioni

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Proveniente da una famiglia [[contadino|contadina]] della [[Val Pusteria]], fece studi [[teologia|teologici]] al seminario vescovile ''Vinzentinum'' di [[Bressanone]], che dovette presto abbandonare per ragioni di [[salute]]. Lavorò prima come [[sagrestano]] e poi si dedicò all'attività giornalistica, collaborando con la casa editrice bolzanina [[Athesia]].
 
Fu tra i maggiori oppositori alle ''[[Opzioni in Alto Adige|opzioni]]'' stabilite dall'[[Italia fascista]] e la [[Germania nazista]] nel [[1939]], e nell'anno medesimo, assieme a [[Friedl Volgger]], [[Hans Gasser]], [[Josef Nock]], [[Johann Gamper]], [[Josef Mayr-Nusser]] ed [[Erich Amonn]], diede vita alla ''[[Andreas-Hofer-Bund]]''<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Cerimonia in memoria di Hans Egarter|pubblicazione=[[Alto Adige]]|data=22 aprile 2011}}</ref>. Dopo l'occupazione nazista del Sudtirolo del [[1943]], Egarter rifugiatosi in [[Val Passiria]], organizzò un gruppo formato da giovani disertori che ebbe anche scontri a fuoco con la gendarmeria tedesca e con i fascisti collaborazionisti locali.
 
Nel corso del [[1944]] si mise in contatto con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] in [[Svizzera]], dai quali ricevette istruzioni e finanziamenti. Al termine del conflitto, fu da costoro incaricato di ricercare [[criminali di guerra]] ed [[SS]] nascoste nel [[Merano|Meranese]] e in Val Passiria.