Re dei re: differenze tra le versioni

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[[File:Archers frieze Darius palace Louvre AOD487.jpg|thumb|upright=1.4|Due Immortali [[achemenidi]].]]
 
Il ''Gran Rere'', per evitare possibili moti di indipendenza all'interno del così vasto impero persiano, aveva vari ispettori regi sparsi per il [[Paese (area geografica)|Paese]], che erano chiamati "occhi e orecchie del re". Essi dovevano vigilare sull'operato dei [[Satrapo|Satrapi]] e sulle idee dei sudditi; era infatti diffusa l'idea che il re fosse onnipresente e quindi nessuno osava parlarne male.
 
La residenza estiva del ''Re dei Rere'' era a [[Ecbatana]], nella [[Media (satrapia)|Media]], mentre quella invernale era situata presso [[Susa (Elam)|Susa]]. Oltre che in queste città il re risiedeva a [[Babilonia]], [[Persepoli]] o [[Pasargade]] a seconda delle necessità. Nonostante la politica tollerante dei ''Re dei Rere'', l'eterogeneità dell'impero favorì varie ribellioni, fino alla sua definitiva caduta, ad opera di [[Alessandro Magno]].
 
[[Cassio Dione Cocceiano]] racconta che [[Gneo Pompeo Magno]], nel corso del suo soggiorno in [[Limes orientale|Oriente]] durante il periodo della [[terza guerra mitridatica]], si comportò con il sovrano dei [[Parti]], [[Fraate III]], in modo sprezzante. Egli, infatti, avvalendosi di una [[Esercito romano|forza militare]] di grandi dimensioni, occupò la [[Conduene]] senza il consenso del sovrano partico. Oltre a ciò, abolì il fatto di riconoscerlo come ''Re dei Re'', chiamandolo semplicemente "re". Tale affronto non fu ovviamente gradito da Fraate, che intimò a Pompeo di non oltrepassare più l'Eufrate.<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 5-6.</ref>