Parlamentarismo negativo: differenze tra le versioni

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==Procedura parlamentare==
Il parlamentarismo negativo si verifica quando, a seguito di un'elezione o della caduta di un governo, sia necessaria la formazione di un nuovo esecutivo, ma nessuno dei partiti presenti in parlamento ha la possibilità di ottenere, da solo o in coalizione, una [[maggioranza]] anche minima, rendendo di fatto impossibile anche la formazione di un semplice [[governo di minoranza]]. Lo scenario che si configura, infatti, sembra simile a quello di un futuro [[governo di minoranza]], ma si differenzia per il tipo di supporto che è dato al governo: se infatti, in paesi che non prevedono il parlamentarismo negativo, accade che i vari partiti che si astengono dalla votazione non permettono che il governo entri in carica perché [[de facto]] sono considerati fra i contrari e dunque fautori del fallimento di una [[mozione di fiducia]], nei paesi che lo prevedono, la procedura contempla che uno o più [[partito politico|partiti]], [[coalizione (politica)|coalizioni]] o individui (spesso [[Indipendente (politica)|indipendenti]]) si accordino, o fra loro e/o con il governo, per [[Astensione|astenersi]], durante i voti sulla [[Fiducia parlamentare|fiducia]], sulle leggi di bilancio e sulla [[legislazione]] ordinaria, dall’ostacolare o favorire sia lo stesso [[governo]] in carica che l'opposizione, facendo si che quest'ultima non abbia modo di ostacolare il governo e che quest'ultimo sia, [[de facto]], capace di governare in quanto “detentore” di più seggi dell'[[Opposizione (politica)|opposizione]]. Il voto di astensione di questi partiti, coalizioni o individui, a differenza di partiti, coalizioni o individui che, pur non facendo parte del governo, lo appoggiano votando sempre o quasi sempre a favore di quest’ultimo (appoggio esterno attivo), è detto “appoggio esterno passivo”. Tale appoggio, tuttavia, se non ufficialmente stipulato, può essere comunque soggetto alla libertà di voto parlamentare.<ref name=orruparodi> Si rimanda al testo di diritto costituzionale comparato “Codice delle Costituzioni - Volume II” a cura di Romano Orrù e Giampaolo Parodi (pag. 563 e 579)</ref>.
 
==Esempi di parlamentarismo negativo nel mondo==