Faye Schulman: differenze tra le versioni

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[[File:Faye Schulman with Russias partisans (36645181980).png|Faye Schulman con partigiani russi nel dicembre 1944|miniatura]]{{Bio
{{Bio
|Nome = Faye
|Cognome = Schulman
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|Nazionalità = polacca
|NazionalitàNaturalizzato = canadese
|FineIncipit = è stata una [[fotografa]] e [[partigiana]] [[ebrea]] di origine [[polacca]], l'unica fotografa nel suo genere a immortalare le lotte dei partigiani ebrei nell'Europa [[Europa orientale|orientale]] durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ojmche.org/experience/pictures-of-resistance-the-wartime-photographs-of-jewish-partisan-faye-schulman|dataaccesso=2015-12-01}}</ref>
}}
 
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=== Olocausto ===
Dopo che i [[Nazionalsocialismo|nazisti]] invasero la [[Bielorussia]], la sua famiglia fu imprigionata nel [[ghetto]] di Lenin. Il 14 agosto 1942, le forze tedesche uccisero 1.850 ebrei del ghetto, compresa gran parte della sua famiglia. 26 ebrei non furono uccisi e Schulman fu risparmiata grazie alle sue competenze fotografiche.<ref name="PBS">{{Cita web|url=https://www.pbs.org/daringtoresist/fayeb.html|titolo=faye lazebnik schulman - The War Years|lingua=en|accesso=8 gennaio 2022|sito=PBS}}</ref><ref name="HolocaustEncyclopedia">{{Cita web|url=https://encyclopedia.ushmm.org/content/en/article/faye-schulman|titolo=Faye Schulman|sito=Holocaust Encyclopedia|accesso=8 gennaio 2022|lingua=en|autore=Jewish Partisan Educational Foundation|data=2018}}</ref> Fu reclutata per lavorare come fotografa per i nazisti.<ref name="staceypalevsky">{{Cita web|url=http://www.jweekly.com/article/full/37486/rare-photos-show-hidden-life-of-partisans-who-fought-nazis/|titolo=Rare photos show hidden life of partisans who fought Nazis|autore=Stacey Palevsky|accesso=8 gennaio 2022|sito=The Jewish News of Northern California|data=13 marzo 2009|lingua=en}}</ref> Sviluppò una fotografia in cui poté veder rappresentata la sua famiglia morta in una [[fossa comune]], e questo episodio la convinse a unirsi alla [[Resistenza ebraica|resistenza]].<ref name="staceypalevsky" /> Si unì alla Brigata Molotava, composta principalmente da [[Prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]] [[sovietici]] fuggiti dalla prigionia tedesca, e lavorò per loro come [[infermiera]] dal settembre 1942 al luglio 1944.<ref name="jewishpartisans.org">{{Cita web|url=https://www.jewishpartisans.org//partisans/faye-schulman|titolo=Faye Schulman|sito=Jewish Partisans|lingua=en|accesso=8 gennaio 2022}}</ref> Dopo un saccheggio di Lenin, ottenne la sua attrezzatura fotografica, scattando oltre 100 fotografie della Resistenza.<ref name="HolocaustEncyclopedia" /><ref name="jewishpartisans.org" /><ref name=":0" /> Quando l'[[Armata Rossa]] liberò la Bielorussia nel luglio 1944, si riunì con due dei suoi fratelli e lasciò la brigata dopo essere stata presentata al suo futuro marito, Morris Schulman.<ref name=":0" />
[[File:Faye Schulman with Russias partisans (36645181980).png|Faye Schulman con partigiani russi nel dicembre 1944|miniatura]]
Dopo che i [[Nazionalsocialismo|nazisti]] invasero la [[Bielorussia]], la sua famiglia fu imprigionata nel [[ghetto]] di Lenin. Il 14 agosto 1942, le forze tedesche uccisero 1.850 ebrei del ghetto, compresa gran parte della sua famiglia. 26 ebrei non furono uccisi e Schulman fu risparmiata grazie alle sue competenze fotografiche.<ref name="PBS">{{Cita web|url=https://www.pbs.org/daringtoresist/fayeb.html|titolo=faye lazebnik schulman - The War Years|lingua=en|accesso=8 gennaio 2022|sito=PBS}}</ref><ref name="HolocaustEncyclopedia">{{Cita web|url=https://encyclopedia.ushmm.org/content/en/article/faye-schulman|titolo=Faye Schulman|sito=Holocaust Encyclopedia|accesso=8 gennaio 2022|lingua=en|autore=Jewish Partisan Educational Foundation|data=2018}}</ref> Fu reclutata per lavorare come fotografa per i nazisti.<ref name="staceypalevsky">{{Cita web|url=http://www.jweekly.com/article/full/37486/rare-photos-show-hidden-life-of-partisans-who-fought-nazis/|titolo=Rare photos show hidden life of partisans who fought Nazis|autore=Stacey Palevsky|accesso=8 gennaio 2022|sito=The Jewish News of Northern California|data=13 marzo 2009}}</ref> Sviluppò una fotografia in cui poté veder rappresentata la sua famiglia morta in una [[fossa comune]], e questo episodio la convinse a unirsi alla [[Resistenza ebraica|resistenza]].<ref name="staceypalevsky" /> Si unì alla Brigata Molotava, composta principalmente da [[Prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]] [[sovietici]] fuggiti dalla prigionia tedesca, e lavorò per loro come [[infermiera]] dal settembre 1942 al luglio 1944.<ref name="jewishpartisans.org">{{Cita web|url=https://www.jewishpartisans.org//partisans/faye-schulman|titolo=Faye Schulman|sito=Jewish Partisans|lingua=en|accesso=8 gennaio 2022}}</ref> Dopo un saccheggio di Lenin, ottenne la sua attrezzatura fotografica, scattando oltre 100 fotografie della Resistenza.<ref name="HolocaustEncyclopedia" /><ref name="jewishpartisans.org" /><ref name=":0" /> Quando l'[[Armata Rossa]] liberò la Bielorussia nel luglio 1944, si riunì con due dei suoi fratelli e lasciò la brigata dopo essere stata presentata al suo futuro marito, Morris Schulman.<ref name=":0" />
 
Riguardo ai [[Resistenza sovietica|partigiani sovietici]], Schulman ha ricordato che {{quote|il sesso non era un grosso problema nel nostro gruppo. Non pensavamo in termini di uomini e donne, ragazzi e ragazze. Ci siamo trattati alla pari. Non c'erano privilegi speciali per le donne; eravamo tutti partigiani e sapevamo che la morte in guerra non risparmiava nessuno. Certamente in battaglia non c'era differenziazione tra uomini e donne. Tutti i nostri pensieri erano concentrati sulla sconfitta del nemico.}} Nelle sue memorie, ha raccontato di furti e ubriachezza, di un ufficiale che l'ha quasi uccisa quando ha rifiutato le sue avances, e di [[antisemitismo]], scrivendo: "Poiché ero ebrea, ho dovuto lavorare il doppio per essere considerata degna quanto le ragazze [[gentili]]. Quando lavoravo notte e giorno mi dicevano: 'Non sei come una ragazza ebrea. Sei proprio come le ragazze russe.' Questo doveva essere un complimento". Lei rispondeva sempre: "'Sì, ma io sono ebrea.' Il mio lavoro come infermiera, fotografa e soprattutto come soldatessa è stato un motivo sufficiente per me per stare in piedi, per essere orgogliosa di me stessa e del mio retaggio."<ref name="Lazare 2014">{{Cita news|nome=Daniel|cognome=Lazare|url=https://www.jacobinmag.com/2014/09/timothy-snyders-lies/|titolo=Timothy Snyder's Lies|pubblicazione=Jacobin|data=9 settembre 2014|accesso=8 gennaio 2022|lingua=en|autore=Daniel Lazare}}</ref>
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=== Vita privata ===
Nel 1948 Schulman emigrò a [[Toronto]]. LasciòMorì all'età di 101 anni, lasciando due figli (Sidney e Susan), sei nipoti (Michael, Daniel, Nathan, Rachelle, Matthew e Steven) e tre pronipoti (Imogene, Beckham e Lila).<ref>{{Cita news|url=https://www.washingtonpost.com/local/obituaries/faye-schulman-dead/2021/05/08/6f89b6b6-adc7-11eb-acd3-24b44a57093a_story.html|titolo=Faye Schulman, partisan photographer who captured Jewish resistance during the Holocaust, dies at 101|pubblicazione=The Washington Post|autore=Emily Langer|accesso=8 gennaio 2022|data=8 maggio 2021|lingua=en}}</ref>
 
== Eredità e scritti ==