Finanza frattale: differenze tra le versioni
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Nella prima metà degli [[anni 1960|anni '60]], i primi lavori di Mandelbrot tesi ad evidenziare la natura turbolenta dei mercati, costituenti [[sistemi dinamici]] estremamente complessi in quanto affetti insieme da fattori [[esogeno|esogeni]] ed [[endogeno|endogeni]], suscitarono allo stesso tempo grande interesse e vivaci controversie, perché potenzialmente in grado di minare alla base le concezioni ortodosse in materia, basate su assunti troppo semplicistici di [[regolarità]] e [[razionalità]].
Le formulazioni originali di [[Benoit Mandelbrot|Mandelbrot]], ancora non giunte a completa maturazione, vennero lasciate cadere all'inizio della decade successiva, anche a causa dell'amplissima diffusione raggiunta dalle teorie finanziarie ormai classiche elaborate da [[Harry
È soltanto negli [[anni 1990|anni '90]] che l'evoluzione delle teorie finanziarie di Mandelbrot e la crescente popolarità della modellistica frattale, unite al verificarsi di alcuni crolli dei mercati (quali il crollo di [[Wall Street]] del [[19 ottobre]] [[1987]] e la crisi dei mercati asiatici della fine degli [[anni 1990|anni '90]], di cui le teorie classiche difficilmente possono rendere conto) portano ad una rinascita dell'interesse per la finanza frattale, da parte sia del mondo accademico che dei professionisti del settore. Tale rinascita è avvenuta nel quadro dello sviluppo di una nuova branca della ''scienza'' chiamata [[econofisica]].
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