Sant'Antioco (Italia): differenze tra le versioni
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La sagra di sant'Antioco è tra le più antiche feste religiose tra quelle ancora celebrate in età contemporanea in Sardegna<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/04/11/660a-edizione-per-festa-di-s.antioco_76981038-83e4-4c41-856d-f9739ae615c4.html|titolo=660/a edizione per Festa di S.Antioco|pubblicazione=[[ANSA]]|data=11 aprile 2019|accesso=4 maggio 2019}}</ref>. L'origine della sagra attuale fu inizialmente datata al 1615, anno di ritrovamento di quelle che si reputano le reliquie del santo nelle catacombe sottostanti la basilica, per volere dell'allora arcivescovo di Cagliari Francisco d'Esquivel.
In realtà successive acquisizioni testimoniano lo svolgimento della festa in tempi molto più remoti. Un primo documento, attualmente depositato presso l'[[Archivio Generale della Corona di Aragona|archivio della Corona d'Aragona]] in [[Barcellona]] e risalente al [[1360]], informa sulla rivendicazione da parte dell'allora [[Vescovo di Sulci]], Francesco Alegre (1359-1364) dei diritti per sé sulla vendita del vino e la pesca in mare durante i giorni di festa. Mentre un ulteriore documento, successivo all'acquisizione sopra menzionata e risalente al [[1466]], tratta di un privilegio reale, nello specifico del re di Spagna Giovanni, che su richiesta del Vescovo Giuliano di Iglesias conferma i privilegi al Vescovo sia durante la festa della chiesa di Sant'Antioco che al di fuori di essa
Il primo di agosto si celebra un'altra edizione della sagra in onore del santo, certamente non meno suggestiva di quella primaverile, anche questa con processione religiosa e parata di gruppi in abito sardo. Il 13 novembre si celebra la ricorrenza religiosa ufficiale con processione serale.
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