Tolomeo I dei conti di Tuscolo: differenze tra le versioni

Tolomeo era figlio del conte di Tuscolo [[Gregorio III dei conti di Tuscolo|Gregorio III]] e alla sua morte, avvenuta nel [[1099]] subito dopo l'elezione a Papa di [[Papa Pasquale II|Pasquale II]], gli succedette alla guida del casato, anche se era stato associato al potere a fianco del padre già da circa vent'anni; Tolomeo era molto vicino al Pontefice, tanto che questi, nei suoi mesi di lontananza da Roma nel [[1108]], gli affidò la gestione dei beni papali extraurbani.<ref>{{cita|Beolchini 2006|p. 84}}.</ref> Tuttavia, proprio approfittando dell'assenza di Pasquale II, Tolomeo organizzò un'insurrezione a cui parteciparono [[Tusculum|Tuscolo]], [[Anagni]], [[Palestrina]] e la [[Sabina]] e diventò il riferimento dello schieramento filo-imperiale; nel [[1111]], in occasione dell'incoronazione di [[Enrico V di Franconia]] a imperatore Tolomeo era a capo delle sue truppe a [[Ferentino]] e nel [[1116]] condusse un attacco contro le truppe pontifice in trasferimento da [[Roma]] a [[Fumone]] presso un passo del [[monte Algido]], sconfiggendole.<ref>{{cita|Beolchini 2006|p. 85}}.</ref> Negli anni successivi continuò lo scontro tra Tolomeo e Pasquale secondo, il quale però riuscì a ottenere il controllo del [[Circeo]] e l'appoggio dell'[[Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata|abbazia di Grottaferrata]].<ref>{{cita|Beolchini 2006|pp. 85-86}}.</ref> Tolomeo morì nel mese di giugno del [[1130]], lasciando il controllo della casata a [[Tolomeo II dei conti di Tuscolo|Tolomeo II]], figlio di lui e una certa Dulcisia e marito di Berta di Franconia, figlia dell'imperatore [[Enrico V di Franconia|Enrico V]].<ref>{{cita|Beolchini 2006|p. 88}}.</ref>