Valerian Vladimirovič Kujbyšev: differenze tra le versioni
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Iscritto al [[Partito Operaio Socialdemocratico Russo]] dal 1904, fu espulso per la sua attività politica prima dall'Accademia di medicina militare (1906) e poi dalla facoltà di giurisprudenza dell'Università di [[Tomsk]]. Arrestato numerose volte dalla polizia zarista e ripetutamente spedito al confino in [[Siberia]], fu definitivamente amnistiato dopo la [[Rivoluzione russa di febbraio|Rivoluzione di febbraio]] del 1917 e ricoprì ruoli dirigenziali politici e militari dapprima a [[Samara (Russia)|Samara]] e poi nel [[Repubblica Socialista Sovietica Autonoma del Turkestan|Turkestan]]. Nella seconda metà del 1920 fu rappresentante diplomatico del [[Comitato esecutivo dell'Internazionale Comunista]] e della [[RSFS Russa]] nella [[Repubblica Sovietica Popolare di Bukhara]], per poi iniziare a rivestire ruoli a livello centrale fino all'ingresso, dall'aprile 1922 all'aprile 1923, nel [[Comitato Centrale del PCUS|Comitato Centrale]], nella [[Segreteria del Comitato centrale del PCUS|Segreteria]] e nell'[[Orgburo]] del Partito bolscevico.
Divenne quindi Presidente della [[Commissione centrale di controllo del
In suo onore la città di [[Samara (Russia)|Samara]] fu chiamata Kujbyšev dal 1935 al 1991.<ref>{{cita|''Istorija pereimenovianij gorodov Povolž'ja''}}.</ref>
== Note ==
<references/>
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