Facciata a salienti: differenze tra le versioni

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La '''facciata a salienti''', o più in generale '''copertura a salienti''', è un termine architettonico usato per definire la forma della facciata di un edificio, solitamente una [[Chiesa (architettura)|chiesa]], quando, come suggerisce il termine stesso, la copertura presenta una successione di spioventi posti a differenti altezze.
 
Solitamente, in una chiesa, la presenza di ogni singolo saliente a lato del vertice di copertura, corrisponde ad una [[navata]] laterale. La facciata a saliente ha origini illustri: era presente infatti sia nell'antica [[San Giovanni Laterano]], anche se non si non si può parlare ancora di una vera e propria "facciata" in quanto l'il suo aspetto non era rilevante per i costruttori e seguiva semplicemente il profilo delle cinque navate interne.
 
Esempi maturi di facciata a salienti si trovano nella [[Architettura romanica|romanica]] [[chiesa di San Michele in Foro]] a [[Lucca]] e nella più tarda la [[basilica di San Giorgio Maggiore]] a [[Venezia]]. Invece, nella [[basilica di Santa Maria Novella]] a [[Firenze]] i salienti delle navate laterali sono celati in facciata da due [[Voluta|volute]] che mutano il classico schema della facciata a salienti.