Lava lamp: differenze tra le versioni

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[[File:Lavalamp.jpg|thumb|upright=0.5|Lava lamp al buio in funzione]]
La '''lampada lava lamp''' (o '''lampada Astro'''), detta anche '''lavalampada lamplava''', è un oggetto di ''[[Disegno industriale|design]]'' decorativo creata nel 1963 da [[Edward Craven Walker]] fondatore dell'azienda inglese di lampade [[Mathmos]]. Il nome della lampada prende ispirazione dalla [[Lava|lava a corda]] (''lava pahoehoe''), la cui conformazione ricorda quella delle sinuose forme di cera.
 
== Come funzionaFunzionamento ==
{{F|design|febbraio 2022}}
Un composto di oli minerali, cera di [[paraffina]] e [[tetracloruro di carbonio]] è versato nell'acqua contenuta in un recipiente di vetro dalla caratteristica forma affusolata. La cera, essendo a più bassa densità rispetto all'acqua, tende a disporsi in superficie ma, combinata al tetracloruro di carbonio (più pesante nonché non infiammabile), permette al composto di rimanere in immersione. La presenza di una lampadina ([[Lampada alogena|alogena]] o a [[Lampada a incandescenza|incandescenza]]) inserita alla base della lampada riscalda i liquidi modificandone densità e consistenza; grazie alla capacità di espansione della cera il composto tende ad alleggerirsi e a divenire più fluido; questo nuovo stato innesca un movimento verso l'alto e il distacco di porzioni di cera. Una volta giunto nella parte superiore del contenitore il composto si raffredda e la sua densità aumenta, il che causa di conseguenza una ricaduta verso il basso. Le frazioni di cera in caduta sul fondo vengono ricompattate grazie alla presenza di un cavetto metallico inserito alla base della lampada che rompe la tensione superficiale del composto. Questo fenomeno circolare presenta delle similarità al processo conosciuto come [[instabilità di Rayleigh-Taylor]].
 
Con una lampadina di {{M|25|ul=watt|end=-40 watt}} ci vogliono circa 45 - 60 minuti per innescare il tipico movimento della cera verso l'alto. I tempi sono molto più lunghi, anche 2-3 ore, se la lampada è lasciata per prolungati periodi in un ambiente a bassa temperatura.
 
Quando la cera è in uno stato fluido la lampada non deve essere scossa o gettata a terra poiché movimenti bruschi possono innescare un processo di [[emulsione]] che potrebbe far perdere ai liquidi la loro naturale trasparenza. Una parziale scomposizione degli agglomerati di cera rientra nel normale ciclo di riscaldamento-raffreddamento; Per ricompattare la cera è consigliato spegnere la lampada e aspettare alcune ore per far sì che la cera si raccolga sul fondo del contenitore di vetro. In alcuni casi eccezionali saranno necessari svariati cicli di riscaldamento e raffreddamento prima che si ristabilisca l'originale nitidezza dei fluidi.
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La Lava Simplex International fu poi ceduta alla fine degli anni 70 a Michael Eddie e Lowerence Haggerty, i quali tutt'oggi detengono i diritti di vendita e distribuzione delle lampade Lava negli Stati Uniti. Ad oggi il termine lampada Lava è oramai divenuto un termine di uso generico nonostante la Lavaworld detenga negli Stati Uniti i diritti di marchio registrato.<ref>{{Cita web |url=http://www.oozinggoo.com/cgi-bin/forum/Blah.pl?b-gb%2Fm-1195169742%2F |titolo=Legal Threats from Lavaworld. - Oozing Goo Lava Line<!-- Bot generated title --> |accesso=21 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130617171118/http://www.oozinggoo.com/cgi-bin/forum/Blah.pl?b-gb%2Fm-1195169742%2F |dataarchivio=17 giugno 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Craven-Walker mantenne i diritti di riproduzione della lampada nel resto del mondo e nonostante la sua azienda negli anni abbia cambiato gestione - passando all'imprenditrice [[Cressida Granger]] - e acquisito un nuovo nome - [[Mathmos]] - la compagnia continua tutt'oggi a produrre le lampade Lava e altri prodotti d'illuminazione negli stabilimenti originali del 1963 con sede a Poole, nel Regno Unito.
 
== Incidenti e rischi d'uso ==
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Nel 2004 Philippe Quinn, un giovane di 24 anni della città di [[Kent (Washington)|Kent]] ([[Washington (stato)|stato di Washington]]), rimase vittima di un incidente mortale mentre cercava di riscaldare il composto di una lampada lava sui fornelli di cucina. L'eccesso di calore produsse una pressione all'interno della lampada tale da far esplodere il contenitore di vetro. Schegge trafissero il torace e il cuore del ragazzo che osservava la lampada a distanza ravvicinata.<ref>[https://www.snopes.com/horrors/freakish/lavalamp.asp Lava Lamp Death] at Snopes.com; [http://www.foxnews.com/story/0,2933,139933,00.html AP story] (via Fox News)</ref> Le circostanze dell'incidente furono riprodotte e confermate nel 2006 in un episodio della popolare trasmissione televisiva [[MythBusters]]. La trasmissione provò inoltre che le schegge di vetro non erano l'unico pericolo poiché anche gli schizzi di liquido incandescente avrebbero comunque causato bruciature gravi a chiunque si fosse trovato in prossimità della lampada. La trasmissione evidenziò che le istruzioni d'uso della lampada indicavano in modo chiaro ed esplicito di non sottoporre la lampada Lava a nessun'altra fonte di calore che non fosse la lampadina alla base della lampada, provvista nella confezione e creata specificatamente per questa funzione.<ref>Mythbusters, Season 4, Episode 60: Earthquake Machine, first aired August 30, 2006.</ref>
 
Istruzioni per riprodurre lampade lava fatte in casa sono disponibili online. È importante tenere presente tuttavia che alcune di questi preparati si basano su combinazioni di elementi altamente infiammabili come l'alcool e i dispositivi creati artigianalmente in caso di rottura o danneggiamento possono essere causa di incendio. Il tetracloruro di carbonio contenuto nel mix di cera è un prodotto velenoso la cui sola inalazione può comportare rischi di salute in particolare per animali domestici e bambini. Casi di ingestione di dosi pari a {{M|400&nbsp;|ul=mg/|upl=kg}} hanno causato la morte di felini mentre secondo quanto riportato anche dosi minime pari a 40&nbsp;mg/kg sono risultate letali per esseri umani.<ref>[http://www.atsdr.cdc.gov/toxprofiles/tp30.pdf Toxicological Profile for Carbon Tetrachloride, US Department of Health and Human Services]</ref>
 
== Note ==