Valdocco: differenze tra le versioni

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[[File:Monument to San Giuseppe Cafasso in Turin, Italy.jpg|thumb|left|upright=1.2|Statua di Cafasso sul ''Rondò dla Forca'']]
La tradizione vuole che il toponimo derivi dal [[Lingua latina|latino]] ''vallis occisorum'' (in italiano "valle degli uccisi") perché in questa zona venivano eseguite le sentenze capitali. Altre e più semplici ipotesi, ricondurrebbero invece il toponimo a ''vallis occidentalis'' (a ovest, di Torino, appunto), oppure ''occitanis'', in riferimento alle vicine valli [[Occitania|occitane]]. <br/>
In particolare, non è chiaro se già al tempo della colonia degli [[Conquista della Gallia|antichi romani]], la parte occidentale dello stesso ''[[castrum]]'' del [[Quadrilatero Romano]] oltre le mura della cosiddetta "Porta Segusina" (nei pressi dell'attuale [[Piazza Savoia]]), fosse utilizzata per le esecuzioni capitali, ma sicuramente veniva utilizzata come [[necropoli]]<ref>[http://www.museotorino.it/view/s/b57b7c95988447eaa6cf8aebb163fc62 Tombe a inumazione in corso Valdocco - MuseoTorino]</ref>. In tempi più recenti, più precisamente dal [[1821]] al [[1835]], le impiccagioni dei condannati venivano eseguite in questa zona nell'attuale piazzetta di Via Carlo Ignazio Giulio, mentre dal [[1835]] al [[1852]] venivano eseguite alla confluenza degli attuali Corso Valdocco - Via Cigna - Corso Regina Margherita, piazzetta che negli anni divenne appunto, tristemente famosa ai torinesi con il soprannome dialettale di ''Rondò 'dla Forca''<ref>[http://www.atlanteditorino.it/monografie/esecuzioni.html Torino Esecuzioni Pena di morte]</ref>. I condannati a morte venivano spesso seguiti da un prete della [[Misericordia (confraternita)|Confraternita della Misericordia]] prima di salire al [[patibolo]]. In ricordo di quegli eventi, sulla piazzetta-rotonda, all'inizio di Corso Valdocco, una statua, fortemente voluta da tutti i carcerati d'Italia nel [[1961]] e opera dello scultore Virgilio Audagna, raffigura San [[Giuseppe Cafasso]], spesso soprannominato "il prete della forca", nell'atto di confortare il condannato.
 
Altre fonti propongono un'origine toponomastica del luogo dalla antica [[Lingue germaniche|lingua germanica]], tratta dalla radice ''wald'' (bosco o, più letteralmente, gualdo), a indicare la morfologia del territorio nei secoli passati; al pari di [[Vanchiglia]], il terreno scosceso verso il fiume [[Dora Riparia|Dora]] formava una bassura ricca di boscaglie acquitrinose, un paesaggio naturale sopravvissuto fino all'inurbamento dell'area nel [[XIX secolo]].<ref>{{cita libro|cognome=Cognasso|nome=Francesco| titolo=Storia di Torino |editore=Giunti Editore|anno=2002 |p=12}}</ref><ref>[http://www.salesianilombriasco.it/viewobj.asp?id=341 Lombriasco. Ma che nome è questo?]</ref>.