Carbone vegetale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m WPCleaner v2.04 - Fixed using WP:CW (Categoria con uno spazio)
m WPCleaner v2.04 - Fixed using WP:CW (Collegamenti esterni senza descrizione)
Riga 16:
Si ricopre quindi il resto con fogliame tenuto fermo con dei bastoni e si aggiunge uno strato di terra per impedire il contatto diretto dell'aria con la massa legnosa. A lavoro finito si sfila il palo centrale e nel foro lasciato libero, che funge da camino, si fanno cadere delle braci accese fino a innescare la combustione, che poi va regolata chiudendo il camino con pezzetti di legna, foglie e terriccio per far uscire il fumo molto lentamente dall'intera superficie esterna del pojat.<ref>{{cita libro|Pierino| Mantovani| Ricordi di un carboner | 2006| Antolini Editore | Tione di Trento}} pag. 19</ref> Il processo di carbonizzazione poteva durare fino a 5 o 6 giorni. Nelle carbonaie si accatastano in genere dai 30 ai 40 quintali di [[legna]] da cui si ricavano dai 6 agli 8 quintali di carbone.<ref>Vedi preambolo allo statuto del Comune di [[Bondone]] art. 1 commi 9 e 10</ref>
 
La produzione del carbone vegetale è stata un'attività economica importante per parecchie realtà locali d'Italia nei secoli passati fino agli anni '50 e '60 del secolo scorso venendo ricordata nelle seguenti località: [[Bondone]], [[Cadria]], [[Brumano]], [[Arola]], [[Badia Prataglia]], [[Foza]], [[Fuipiano Valle Imagna]], [[Morterone]], [[Valsecca]], [[Gerosa]], [[Badia Calavena]], [[Laturo]], [[Canzo]], [[Santa Luce]], nei comuni della [[Montagna pistoiese]], dell'[[Appennino modenese]] e [[Appennino cesenate|cesenate]], [[Cessapalombo]], [[Arquata del Tronto]], [[Tornimparte]], [[Villa Santa Lucia degli Abruzzi]], [[Roccacaramanico]], [[Vallepietra]], [[Aquilonia (Italia)|Aquilonia]], sui [[Monti Lucretili]], sui [[Monti Marsicani]]<ref>[http://www.esploramonti.it/blog/i-carbonai-di-feudo-intramonti I carbonai di Feudo Intramonti - Esploramonti]</ref> e sulla [[Sila]].
 
Il carbone in questo periodo è protagonista di una particolare situazione nel cuore dell'[[Africa]]. "La Pista del carbone di legna" è una realtà che logora le foreste congolesi orientali. Quest'attività viene svolta nel cuore del lussureggiante [[Parco nazionale di Virunga|parco Virunga]], dove il legno duro (prodotto con alberi secolari) viene reso combustibile mediante appositi forni di fango. Questa pratica è illegale<ref>{{Cita news|autore=Ufficio Stampa WWF Italia ONLUS|url=http://www.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/comunicati%20stampa/cs_WWF_parco%20virunga_26_11_07.pdf|titolo=WWF - Parco Nazionale del Virunga. Piantati dieci milioni di alberi: così si salva il gorilla di montagna e si ferma la produzione illegale di carbone.|pubblicazione=[[Comunicato Stampa]]|giorno=26|mese=novembre|anno=2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101224025138/http://wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/comunicati%20stampa/cs_WWF_parco%20virunga_26_11_07.pdf|dataarchivio=24 dicembre 2010}}</ref>.