Erodoto afferma che gli Immortali erano un corpo di [[fanteria]] pesante guidato da [[Idarne (figlio)|Idarne]] e composto da 10.000 uomini, né uno in più né uno in meno: se qualcuno era ucciso, gravemente ferito o seriamente malato era subito rimpiazzato (secondo alcuni fu proprio per questo motivo che vennero chiamati "immortali"). L'unità si basava su un forte spirito di corpo e accettava solo componenti di origine [[medi|meda]] o persiana.
Il loro [[arma]]mento era composto da: [[scudo (difesa)|scudo]] di [[pelle]] e di vimini, una [[lancia (arma)|lancia]] corta con la punta di [[ferro]] e un contrappeso all'estremità opposta a forma di melagrana, un [[Arco (arma)|arco]] e una faretra per le frecce, una [[daga (arma)|daga]] o una [[spada]] corta.
L'equipaggiamento tipico del corpo consisteva in una [[tiara]] o un copricapo di feltro soffice, una [[tunica (antica Roma)|tunica]] ricamata a maniche lunghe, pantaloni e una [[cotta di maglia|cotta]] di [[metallo]]. Le [[tattiche]] utilizzate dagli immortali sono ancora in parte sconosciute. Il corpo era seguito da [[Carro (trasporto)|carri]], [[cammello|cammelli]] e [[mulo|muli]] che trasportavano le loro donne e i servi. Gli Immortali ricevevano del cibo speciale.
Parteciparono alle [[battaglia|battaglie]] di [[battaglia di Maratona|Maratona]] e delle [[battaglia delle Termopili|Termopili]] ed erano tra le truppe persiane che occuparono la [[Grecia antica|Grecia]] nella [[Seconda guerra persiana]] ([[479 a.C.]]) sotto il comando di [[Mardonio (generale)|Mardonio]].
[[Alessandro Magno|Alessandro il Grande]] li sconfisse nella [[battaglia di Isso]] ([[333 a.C.]]).
