Avarizia: differenze tra le versioni

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L''''avarizia''' è la scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede, per una forma di "gretto attaccamento al denaro"<ref name="avarìzia in Vocabolario - Treccani">{{cita web|http://www.treccani.it/vocabolario/avarizia/|Avarizia}}</ref>. Anticamente, la parola "avarizia" indicava anche l''''[[avidità]]''', o '''cupidigia''', cioè il "desiderio intenso di ricchezze"<ref name="avarìzia in Vocabolario - Treccani" /><ref>{{cita web|https://www.treccani.it/vocabolario/avidita|Avidità}}</ref>.
 
L''''avidità''' è un desiderio incontrollato di aumentare l'acquisizione o l'uso di guadagni materiali (che si tratti di [[cibo]], [[denaro]], [[terra]] o [[beni]] animati/inanimati); o valore sociale, come lo status o il potere. L'avidità è stata identificata come indesiderabile nel corso della storia umana conosciuta perché crea un conflitto di comportamento tra obiettivi personali e sociali.
 
In altre parole, l'avaro è colui che ha e non dà, mentre l'avido è quello che cerca di arricchirsi sempre di più.