Particella β: differenze tra le versioni

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Le particelle beta vengono utilizzate anche nel controllo qualità per testare lo spessore di un prodotto, come la carta, che arriva attraverso un sistema di rulli. Parte della radiazione beta viene assorbita durante il passaggio attraverso il prodotto. Se il prodotto è troppo denso o troppo sottile, verrà assorbita una quantità di radiazioni corrispondentemente diversa. Un programma per computer che monitora la qualità della carta prodotta sposterà quindi i rulli per modificare lo spessore del prodotto finale.
 
Un dispositivo di illuminazione chiamato ''betalight'' contiene trizio e un fosforo. Quando il [[trizio]] decade, emette particelle beta; queste colpiscono il fosforo, facendo sì che il fosforo emetta fotoni, proprio come il tubo a raggi catodici in un televisore. L'illuminazione non richiede alimentazione esterna e continuerà finché esiste il trizio (e i fosfori stessi non cambiano chimicamente); la quantità di luce prodotta scenderà alla metà del suo valore originale in 12,32 anni, l' emivita del trizio.
 
Il decadimento <math>\beta^+</math>(o positrone) di un [[isotopo]] tracciante radioattivo è la fonte dei positroni utilizzati nella [[tomografia]] a emissione di positroni (scansione [[PET]]).