Francesco II del Balzo: differenze tra le versioni

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Dopo la vittoriosa [[battaglia di Troia]] (1462) contro le armate del duca [[Giovanni II di Lorena|Giovanni d'Angiò-Valois]] e i baroni napoletani ribelli, tra i quali il principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo ed il principe di [[Rossano (Italia)|Rossano]] [[Marino Marzano]], Francesco rientrò in possesso del feudo di Andria, una Signoria in possesso della famiglia Del Balzo sin dal Trecento. Il ducato di Andria uno dei più ricchi feudi del Regno, al centro della Terra di Bari.
 
ottenendoFrancesco II cognato di re Ferrante, per aver sposato la sorella di Isabella Chiaromonte, figlia del conte di Copertino e nipote del principe di Taranto, era uno dei più fidati baroni del Regno e il più fermo sostenitore della corona d'Aragona, grazie alla sua vicinanza al Re ottennne anche leimportanti cariche, dioltre ad essere nominato ambasciatore presso la corte Pontificia, divenne infatti [[Connestabile|gran connestabile]] del Regno di Napoli e di presidente del Sacro Regio Consiglio.
 
FrancescoIl del BalzoDuca morì, secondo alcuni in fama di santità, l'8 agosto 1482, come afferma la lapide posta sulla sua tomba<ref>Nella ''Cronaca'' di Notar Giacomo (''Cronaca di Napoli'', a cura di Paolo Garzilli, Napoli, 1845, p. 150) è scritto che morì nell'agosto del 1483.</ref>, ma in realtà negli ultimi anni della sua vita era stato sollevato dai diversi incarichi politici e burocratici ed esautorato dal titolo di Duca dal figlio Pirro, per problemi di salute mentale. Il suo corpo è custodito, mummificato, nella [[Chiesa di San Domenico (Andria)|Chiesa di San Domenico]] di Andria<ref name="F. Canali e V. C. Galati">{{Cita|F. Canali e V. C. Galati|vol. 2, pp. 12-23}}.</ref>. Sovrasta l'arca un busto attribuito a [[Francesco Laurana]] o, secondo altri, a [[Domenico Gagini]]. Il duca in effetti non è vestito da terziario, come da sempre hanno sottolineato gli studiosi, ma risulta indossare un abito scamiciato, probabilmente in velluto, come era consuetudine tra la nobiltà dell'epoca. Sullo stesso scamiciato è rappresentato con un collare d'orato recante il motto latino {{maiuscoletto|ne quid nimis}}, molto probabilmente desunto dall'''Andria'' del [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]]<ref name="F. Canali e V. C. Galati"/>. Sulla base di ciò, il busto di Francesco molto probabilmente non era stato concepito per la chiesa dei domenicani, ma per un luogo civile, come il Palazzo Ducale o il [[Castel del Monte]], e poi trasferito nella chiesa, dopo gli interventi sei-settecenteschi<ref name="F. Canali e V. C. Galati"/>.
 
== Discendenza ==