Sulayman ibn Qutulmish: differenze tra le versioni

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Due anni dopo Sulayman garantì il suo sostegno a un altro pretendente, [[Niceforo Melisseno]].<ref>[[Georg Ostrogorsky]], ''History of the Byzantine State'', trad. Joan Hussey , Rutgers University Press, 1969, pp. 348-9.</ref> Fu quest'ultimo Niceforo a spalancare le porte di [[Nicea]] ai Turcomanni, consentendo a Süleyman di stabilire là una sua base permanente.<ref>[[Claude Cahen|Cahen]], p. 75.</ref> Tutta la [[Bitinia]] fu presto sotto il controllo di Sulayman, una circostanza che gli permise di tagliare le comunicazioni fra la capitale bizantina e i suoi sudditi nell'[[Anatolia|Asia Minore]].
 
Nel 1084 Sulayman abbandonò Nicea, lasciandovi in sua vece il suo parente [[Abu l-Qasim (governatore di Nicea)|Abū l-Qāsim]], governatore di Nicea dal 1084 al 1092.
 
Süleyman ampliò il suo regno, ma fu assassinato presso [[Antiochia]] nel 1086 da [[Tutush I]], il signore [[Selgiuchidi|selgiuchide]] di [[Siria]]. Il figlio di Süleyman, [[Kilij Arslan I]], fu catturato e [[Malik Shah|Malik Shāh]] lo trasferì come ostaggio nella sua capitale di [[Isfahan]]. Non sappiamo se Tutush abbia ucciso Süleyman per segnalare la sua lealtà nei confronti di Malik Shāh I o semplicemente per il proprio tornaconto personale.