Spettrofotometria: differenze tra le versioni

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[[File:Spektrofotometri.jpg|thumb|upright=1.5|Uno spettrofotometro]]
[[File:Spettrofotometro portatile.jpg|thumb|upright=1.4|Uno spettrofotometro portatile]]
In [[fisica]] il termine '''spettrofotometria''' designa lo studio degli [[spettro elettromagnetico|spettri elettromagnetici]]. Si tratta di un termine più specifico del termine generale [[spettroscopia]] elettromagnetica, in quanto la spettrofotometria si occupa di luce [[spettro visibile|visibile]], dal vicino [[Radiazione ultravioletta|ultravioletto]] al vicino [[Radiazione infrarossa|infrarosso]]. Inoltre il termine <u>{{Sottolineato|testo=non</u>}} comprende le tecniche di [[spettroscopia]] con risoluzione temporale.
 
La spettrofotometria richiede l'uso di spettrofotometri. Uno di tali strumenti è un [[fotometro]], cioè un dispositivo per la misura dell'intensità luminosa, che può determinare l'intensità come funzione della [[lunghezza d'onda]] della radiazione luminosa. Sono disponibili molti generi di spettrofotometri. Tra le distinzioni più importanti adottate per classificarli vi sono gli intervalli di lunghezze d'onda nei quali operano, le tecniche di misurazione che adottano, le modalità secondo le quali acquisiscono uno spettro e le sorgenti dell'intensità luminosa variabile per la cui misura sono stati progettati. Altri aspetti importanti degli spettrofotometri includono la loro banda spettrale e il loro intervallo di linearità.
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== Spettrofotometri della regione del visibile ==
La spettrofotometria della regione del visibile, tra circa 400 e circa {{M|700&nbsp;[[nanometro|ul=nm]]}}, viene usata estesamente nella [[colorimetria]] scientifica.
I produttori di inchiostri, le aziende della stampa, i produttori di tessili e molti altri tipi di imprese necessitano di dati ottenibili attraverso la colorimetria. Solitamente, nella spettrofotometria del visibile si effettuano misurazioni ad intervalli di lunghezza d'onda di 10 nanometri e si produce una [[curva di riflettanza spettrale]]. Queste curve possono essere utilizzate per controllare i lotti di coloranti per verificare se soddisfano i requisiti specifici. Gli spettrofotometri del visibile tradizionali non riescono a rilevare se un colorante presenta fluorescenza. Questo rende loro impossibile operare correttamente sui colori quando qualcuno degli inchiostri da stampa analizzato è fluorescente. Per i coloranti che presentano fluorescenza occorre usare uno [[spettrometro fluorescente bispettrale]]. Sono disponibili due assetti principali per gli spettrofotometri per lo spettro visibile chiamati rispettivamente d/8 o sferici e 0/45. Questi termini sono derivati dalla geometria della sorgente luminosa, dell'osservatore e dell'interno della camera di misurazione.
 
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== Spettrofotometri UV e spettrometri IR ==
Gli spettrofotometri più comuni sono usati nelle regioni [[Radiazione ultravioletta|UV]] e [[Spettro visibile|visibile]] dello spettro; alcuni di questi strumenti (spettrometri IR) operano altrettanto bene nella regione dell'[[Radiazione infrarossa|infrarosso]] vicino. Gli spettrometri progettati per la regione principale dell'infrarosso sono molto differenti, a causa delle esigenze tecniche delle misurazioni in questa parte dello spettro. Uno dei fattori principali è il tipo di sensori efficaci nelle diverse regioni spettrali, ma le misurazioni nell'infrarosso risultano impegnative anche perché, virtualmente, tutti gli oggetti emettono radiazioni IR a causa di fenomeni termici, specialmente per lunghezze d'onda maggiori di {{M|5&nbsp;|ul=µm}}.
 
Molti spettrofotometri per analizzare lo spettro usano un [[monocromatore]] a prisma o a reticolo; sono però disponibili anche spettrofotometri che usano sequenze di fotosensori e, specialmente nell'infrarosso, vi sono spettrofotometri che utilizzano una tecnica di [[trasformata di Fourier]] per acquisire le informazioni spettrali; tale tecnica è conosciuta con la sigla [[FTIR]].