Casella (Asolo): differenze tra le versioni

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== Geografia fisica ==
Sorge in un'area pianeggiante, ai piedi dei colli dove si trova il capoluogo; è delimitata ada est dalla strada provinciale 6 "Castellana", e a nord dalle strade provinciali 248 e 84. Gli altri confini seguono quelli del comune di [[Asolo]]. Non sono presenti corsi d'acqua di rilievo, ma vari canali consortili tra i quali il Fosso ''Brenton'' a sud di Villa Raspa.<ref name=":1">{{Cita libro|titolo=Statuto comunale di Asolo}}</ref>
 
== Toponomastica ==
Il territorio che oggi ricade all'interno della frazione di Sant'Apollinare un tempo era chiamato ''Fratta Longa'', toponimo che rimanda alla presenza di boscaglia e rovi; è ancora oggi presente come "Via Frattalunga". Storicamente la frazione viene talvolta indicata anche come ''Villa d'Asolo'': questo perché si trattava del centro abitato più importante della pianura asolana (la Villa di Asolo, per l'appunto). Dal [[1967]] questo toponimo non indica più la pianura asolana nella sua interezza, bensì il nuovo centro abitato di [[Villa d'Asolo]], nella frazione che era chiamata ''Pradazzi''.
 
L'origine del nome Sant'Apollinare è ovviamente legato al culto del [[Apollinare di Ravenna|santo ravennate]]; il toponimo Casella invece ricorda la presenza di una bottega di un [[maniscalco]].<ref name=":2" />
 
La borgata di Villa Raspa potrebbe derivare il suo nome dal verbo ''raspòn'', raschiare, di lingua [[Longobardi|Longobardalongobarda;]] in questa zona probabilmente venivano riscossi i [[Tributo|tributi]] all'epoca della dominazione longobarda.<ref name=":3" />
 
I vari toponimi ''Loreggia, Loreggiola'' rimandano alla [[Via Aurelia (Veneto)|via Aurelia]], che qui transitava. A sud di Villa Raspa, invece, le ''Brentelle'' ricordano la presenza fin dal [[XVI secolo]] dei canali di irrigazione derivati dal [[Piave]].
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== Storia ==
=== Dall'epoca romana al Settecento ===
In epoca romana il territorio della frazione era attraversato dalla [[via Aurelia (Veneto)|via Aurelia]] (oggi via Loreggia), importante arteria di collegamento tra i municipi di [[Asolo]] e [[Padova]]. Lungo quest’assequest'asse viario venne istituito un agro centuriato, in parte ancora presente specie nella porzione meridionale della frazione. Sporadici ritrovamenti di abitazioni e sepolture, specie in prossimità della parrocchiale e nelle località Cà Vescovo e Tuna, testimoniano la presenza di abitazioni rurali. Proprio in località Tuna la [[Via Aurelia (Veneto)|via Aurelia]] si intersecava con l’antical'antica via di collegamento che andava dal Brenta al Piave, per poi salire al municipio Asolanoasolano.
 
Il Furlani riporta la presenza di una lapide con iscrizioni romane nella vecchia chiesa, della quale si sono perse le tracce. La presenza di resti romani e la dedicazione della chiesa, già oratorio campestre, a [[Apollinare di Ravenna|Sant’ApollinareSant'Apollinare]] lasciano pensare ada una presenza religiosa già in [[Tarda antichità|epoca tardo antica.]]<ref name=":0">{{Cita libro|titolo="100 anni camminando assieme alla comunità", Parrocchia di Sant'Apollinare, 2019}}</ref><ref name=":2">{{Cita libro|titolo="Storia di Asolo vol. 3 - Asolo Romana", Luigi Comacchio}}</ref>
 
Anche la località Casella, situata in un crocicchio molto frequentato, è stata certamente abitata fin dall’dall'[[Storia romana|epoca romana]]. Il toponimo rimanda alla presenza di una bottega di un [[maniscalco]], attestata in epoca tardo medievale. Fin dal 1518 poi si ha notizia della fiera di San Rocco che qui vi si teneva; era presente anche un oratorio dedicato a [[San Rocco]], demolito a fine ottocentoOttocento per ampliare la piazza del mercato, e ricostruito nel 1900.
 
Di probabile fondazione [[Longobardi|longobarda]] è invece la borgata di Villa Raspa: il toponimo rimanda al verbo ''raspòn'', ''raschiare'', ed è possibile che in questa zona venissero riscossi i [[Tributo|tributi]].<ref name=":3">{{Cita libro|titolo="La Valcavasia, ricerca storico ambientale", Comunità montana del Grappa, pag, 304}}</ref> Il Comacchio ipotizza perfino la presenza di una ''Curtis'', un centro agricolo dotato di un oratorio privato. La presenza di un luogo di culto è storicamente attestata dal 1556, dove compare in una stampa il nome villa Raspa sormontato da una croce. Nel [[XVII secolo]] l’oratoriol'oratorio venne riedificato dal nobile Giovanni Pasini, che vi affiancò la propria casa domenicale. Poco distante, nei pressi di borgo Mestre, venne edificata sempre durante l’epocal'epoca della [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] Cà Cinel, un’abitazioneun'abitazione rurale alle dipendenze di villa Barbini.<ref>{{Cita libro|titolo="Storia di Asolo vol. 24 - Gli oratori delle ville dei patrizi veneti e dei nobili di Asolo", Luigi Comacchio}}</ref>
 
L'abitato principale rimaneva però Sant'Apollinare, il cui oratorio, attestato fin dal 1470, divenne ben presto chiesa sussidiaria della Collegiata asolana. Nel 1744 venne edificata accanto all’oratorioall'oratorio la casa del mansionario, al quale era affidata la '''''Villa d’Asolod'Asolo''''', ovvero l’interal'intera pianura asolana comprendente Sant’ApollinareSant'Apollinare (allora ''Frattalonga'') e l’attualel'attuale [[Villa d'Asolo|Villa d’Asolo]] (allora ''Pradazzi''). In seguito venne affidato un mansionario anche ai ''Pradazzi''. L’oratorioL'oratorio verrà demolito nel 1790, per costruire una chiesa più grande. Il corpo principale dell’edificiodell'edificio, pur con rimaneggiamenti e ampliamenti, è giunto fino ai giorni nostri.
 
La presenza di un [[cappellano]] e di una propria [[chiesa sussidiaria]] fecero aumentare l’importanzal'importanza della frazione, che cercò più volte di rendersi maggiormente autonoma dal centro religioso e amministrativo di [[Asolo]], non sempre con successo. La frazione rimarrà infatti legata ad [[Asolo]], soprattutto dal punto di vista religioso, fino al 1967, quando con lo smembramento della Prepositura di Asolo venne istituita la parrocchia di Sant’ApollinareSant'Apollinare Vescovo e martire.
 
Nel 1853 venne costruito a Sant'Apollinare il nuovo cimitero comunale di [[Asolo]], essendo ormai troppo piccolo quello di Sant'Anna.<ref name=":0" />
 
=== Dal Novecento a oggi ===
[[File:Casella d'Asolo.jpg|thumb|Stazione tramviaretramviaria di Casella d'Asolo, in una foto d'epoca]]Nel corso del novecentoNovecento il crocicchio di Casella, rinomatarinomato per le fiere dell’ottavadell'ottava di Pasqua e dell’Assuntadell'Assunta, fu sede di una stazione del [[tram]], che avrebbe dovuto collegare [[Montebelluna]] a [[Bassano del Grappa|Bassano]]. Il 3 agosto 1913 viene inaugurata la linea [[Montebelluna]] - Casella d'Asolo le cui corse iniziarono però dal 17 agosto; la linea fu poi prolungata fino ad [[Asolo]] il 20 gennaio 1914. La tranvia venne tuttavia soppressa il 1º giugno 1931, vanificando il progetto iniziale di un collegamento fino a [[Bassano del Grappa|Bassano]]. Il 30 aprile 1944 in prossimità di Villa Barbini vennero uccisi quattro partigiani e, alla fine della seconda guerra mondiale, Casella venne bombardata dagli Alleati.
 
Con l’erezionel'erezione della nuova parrocchia, la costruzione delle scuole elementari e dell’Asilodell'asilo (presente dal 1919), la frazione conobbe ben presto un discreto sviluppo urbanistico e demografico. Al contempo, la località di Casella aumentò la propria importanza con la nascita di numerose attività artigianali e commerciali lungo la [[Strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana|strada bassanese]], e la costruzione di nuove abitazioni nella pianura adiacente. Questo processo di espansione urbanistica, avvenuto senza criteri ben precisi, ha portato ai giorni nostri alla formazione di un unico [[Agglomerazione|agglomerato urbano]] che ha compreso Sant’ApollinareSant'Apollinare e Casella, ampliato ada est e a ovest dalle uniche due zone industriali del [[Asolo|comune di Asolo]].
 
Questo sviluppo, che ha reso la frazione la più popolosa del comune, ha comportato negli ultimi decenni la necessità di spostare alcuni servizi importanti per l’interol'intero territorio comunale all’internoall'interno di essa. A Casella si trovano infatti gli impianti sportivi, la biblioteca, le poste, i carabinieriCarabinieri, l’asilol'asilo nido comunale e il nuovo plesso unico delle scuole elementari.<ref name=":0" />
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
 
=== Chiesa parrocchiale ===
Si ha notizia di un oratorio campestre dedicato a [[Apollinare di Ravenna|Sant'Apollinare]] fin dal 1470. Nel 1790 l'oratorio, ormai cadente, verrà demolito per la costruzione di una nuova chiesa a due campate. Nel 1829 verrà installato anche l'orologio nella torre campanaria. Nel 1914, in seguito alla visita pastorale del beato [[Andrea Giacinto Longhin]], la chiesa viene ampliata con la costruzione di due navate laterali, e nel 1942 viene costruito illa nuovonuova abside di forma circolare, su progetto dell'ing. Fausto Scudo. Nel [[1955]] viene collocata la nuova pavimentazione in pietra calcarea in rosso broccato di Verona e [[Biancone (pietra)|biancone]] del Grappa. Negli ultimi anni (1992, 2005, 2022) sono stati realizzati vari interventi di [[restauro]] e rinforzo strutturale.
 
L'edificio si presenta in stile [[Neoclassicismo|neoclassico]], con un corpo rettangolare suddiviso in tre navate, e il [[presbiterio]] rialzato che si conclude con l'abside semicircolare. Il soffitto si presenta con un grande affresco centrale raffigurante [[Apollinare di Ravenna|Sant'Apollinare in gloria]], [[San Rocco]], [[Liberale d'Altino|San Liberale]] e [[Giovanni (evangelista)|San Giovanni Evangelista]] della scuola di [[Noè Bordignon]]. Nel presbiterio, a destra, una pala di [[Apollinare di Ravenna|Sant'Apollinare]] della prima metà del XVIII secolo ma di scuola Bassanesebassanese. Nel soffitto del coro, un'[[Assunzione di Maria|Assunzione della Vergine]] con stucchi delicati (forse incisione del veronese [[Jacopo Guarana]] 1753-1815). Nella chiesa sono inoltre conservate una tela di [[Liberale d'Altino|San Liberale]], una statua di [[Biagio di Sebaste|San Biagio]], e una tela della [[Candelora|presentazione di Gesù al tempioTempio]], della scuola di [[Jacopo Bassano|Jacopo da Ponte]].
 
Il campanile, situato a nordovest del corpo centrale, è dotato di un orologio e di un concerto di 3tre campane in si b maggiore, fuse in epoche diverse.<ref>{{Cita web|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=69113&Chiesa_di_Sant%27Apollinare_Vescovo__Casella_d%27Asolo,_Asolo|titolo=Chiesa di Sant'Apollinare}}</ref>
 
== Società ==
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L'unica parrocchia presente è così chiamata: "Parrocchia di Sant'Apollinare Vescovo e martire in Casella d'Asolo".[[File:Chiesetta di San Rocco a Casella d'Asolo.jpg|thumb|Oratorio di San Rocco, Casella]]
 
La parrocchia di Sant'Apollinare ha però un territorio leggermente più piccolo della sua frazione: mentre la frazione ha per confine settentrionale la strada provinciale n. 84 "Didi Villa Barbaro", nel caso della parrocchia invece non si va mai a nord della chiesetta di San Rocco e della [[Strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana|strada provinciale 248 "Schiavonesca-Marosticana"]]: tutto ciò che sta a nord della strada appartiene alla parrocchia di Asolo.
 
Le chiese presenti nel territorio invece sono tre: la chiesetta di [[San Rocco]] a Casella d'Asolo, la chiesa parrocchiale di [[Apollinare di Ravenna|Sant'Apollinare]] nell'omonimo centro, e la chiesa di [[Giovanni (evangelista)|San Giovanni]] evangelista a Villa Raspa.<ref name=":0" />
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=== Casella e Sant'Apollinare ===
Nella piazza di Casella si trova l'[[UfficioServizio Postalepostale|ufficio postale]] e ogni sabato mattina si tiene il [[mercato]]. In via Montello è presente una piccola chiesetta dedicata a [[San Rocco]], condivisa con la parrocchia di Asolo.[[File:Chiesa parrocchiale di Sant'Apollinare.jpg|thumb|La chiesa parrocchiale, intitolata a Sant'Apollinare.]]
 
A Sant'Apollinare invece è situata la chiesa parrocchiale e il [[cimitero]], oggi parrocchiale ma un tempo cimitero comunale. Poco distante dal centro si colloca il distaccamento dei [[VigiliVigile del Fuocofuoco|vigili del fuoco]] volontari.
 
Nella [[conurbazione]] compresa tra la piazza di Casella e il centro di Sant'Apollinare si trovano gli impianti sportivi comunali, la sedestazione dei carabinieriCarabinieri, la biblioteca, l'asilo nido comunale, il nuovo plesso unico delle scuole elementari.
 
=== Cà Vescovo ===
Il toponimo Ca' Vescovo era riferito ada una casa di campagna della [[Curia diocesana|curia]] di [[Treviso]], demolita negli anni '601960. Oggi viene indicata con questo nome la fermata degli [[autobus]] l'ampio parcheggio adiacente, dove il lunedì pomeriggio viene allestito il mercato ortofrutticolo. Nel terreno dove sorgeva la ''Cà del Vescovo'', venne costruito lo stabilimento [[Brionvega]], opera dell'architetto [[Marco Zanuso]].
 
=== Villa Raspa ===
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== Infrastrutture e trasporti ==
Posta lungo la [[Strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana]], dal [[1913]] al [[1914]] Casella rappresentò il capolinea provvisorio [[Tranvia Montebelluna-Asolo]], soppressa nel [[1931]], che rappresentò al tempo un importante strumento di sviluppo per l'economia della zona. La posizione della stazione era stata definita quale primo elemento di una mai realizzata direttrice su ferro fra [[Bassano del Grappa]] e [[Susegana]].
 
A Ca' Vescovo fermano gli autobus della Mobilità di Marca (MoM), inoltre il comune di appartenenza (Asolo) è dotato di un servizio di bus navetta.
 
== Note ==